ciao sono passata per lasciare il mio voto per la sfida.
conoscendo la serie Lucifer non potevo non leggere qusta storia, però devo dire di essere un po' perplessa.
rispetto della consegna e originaità

mi fa piacere che ti sia distaccata dalla serie (avrei tenuto il nome in Inglese e l'ambientazione americana, ma ok). però più che Lucifero della tradizione esoterica o religiosa mi sembra di aver letto le storie di un demone comune, se il suo nome fosse stato Astator (nome a caso) e avessi saputo che si diverte come un matto a portare la follia nel mondo mi sarei sentita molto più siddusfatta. invece in questa storia mi mancano dei pezzi. perché qualcuno che dovrebbe essere portatore di luce, di libero arbitrio fa impazzire la gente? cone sceglie le sue vittime? lo fa solo con gli psicologi o anche con panettieri, insenganti, piloti di linea e netturbini? 
la tua storia parla del diavolo perché c'è si presenta come tale, ma davero non mi è sembrato molto luciferino nel suo modo di agire. o meglio, non sono riuscita a ritrovare le mie poche conoscenze sull'argomento nella tua versione di Lucidero. anche quando racconta della cacciata era ... banale. forse un discorso che fosse apparentemente più metaforico avrebbe funzionato di più. 

grammatica e sintassi

purtroppo in questa storia ho riscontrato un po' di problemi: ci sono refusi di battitura e problemi con i tempi verbali. i refusi sono pochi e facilmente rintracciabili, ma nell'ultima parte della storia passi dal passato al presente e poi torni al passato, e di questo non posso non tenere conto.
ti segnalo anche qualche esempio:
Il suo sguardo si fece più cupo, come se quei ricordi fossero state  (fosseri stati) spine ancora ben conficcate dentro di lui e, smuovendole, gli causassero dolore
Angelica era lì, con i capelli neri spettinati ed alcune ciocche davanti al viso, lo sguardo spiritato e gli altri  bloccati.(dimmi che sono gli arti e non altri  bloccati da qualche parte nella stanza imbottita)
Dante lesse (verbo al passato) un’ultima volta la cartella di Iblis, un ragazzo di religione islamica che è (verbo al presente) stato rinchiuso nella struttura dopo ben sette omicidi, a danno di donne giovani e dai tratti macabri.

voto finale 6.5
 in bocca al lupo, 
Aris

Ciao, sono qui per la sfida di Halloween.
Parto subito con i voti.
Per quanto riguarda la consegna, trovo che tu l'abbia azzeccata perfettamente, quindi nulla da ridire.
Anche su grammatica e punteggiatura non trovo nulla di male: la lettura è andata avanti in modo semplice e scorrevole, non mi sono mai fermata per colpa dello stile, nessun errore che mi ha dato da pensare.
Tecnicamente trovo tutto fatto bene, mi piace anche l'idea del banner e trovo s'intoni molto bene con la storia.
Mi è dispiaciuto davvero molto però che tu non abbia descritto cosa fa il Diavolo per far impazzire i suoi prescelti e il perché li scelga. Il cambio del suo aspetto tra una vittima e l'altra mi piace, la storia in sé l'ho trovata gradevole e il finale mi ha stupita perché non mi sarei immaginata un simile distacco tra Lucifero e le vittime.
Bellissimo l'inizio, quando parla del Padre: pensavo finisse sul comico, il che non mi sarebbe dispiaciuto vista la dicotomia tra la comicità in generale e il tema richiesto. Però c'era un prompt da seguire.
Voto: 8.
Alla prossima!

- A.

Ciao =)
Sono qui per la sfida di Halloween e... Oh mamma...
Ho amato questa storia, ma devo dirtelo... Io mentre leggevo tutto questo mi immaginavo il Diavolo della serie Lucifer, cioè.. mi immaginavo proprio lui, cosa che poi mi ha anche facilitato perchè ci sono tante similitudini tra i due XD

- quanto ha rispettato la consegna (è la parte più importante ovviamente): Penso che l'hai rispettata in pieno, sopratutto la prima parte è quella che si concentra il tuo prompt, ma anche le altre 2 storie vanno ad incastrarsi con la prima. Sì, è stata decisamente rispettata la consegna.

- grammatica, punteggiatura: Sinceramente non ho trovato nessun errore, anzi mi è piaciuta tanto come hai impaginato la storia. La cosa che mi ha colpito innanzitutto è stato il titolo e poi la disposizione del testo. La grammatica e il resto del testo, poi il titolo e l'impaginazione sono le 3 cose che per me contano davvero, ovviamente oltre alla storia che viene raccontata. Tu hai centrato entrambi i fattori rendendo una storia impeccabile e davvero coinvolgente.

- come ha sviluppato il tema richiesto, il gradimento personale della storia. Oddio... incredibilmente bene. Ho amato leggere questa storia. Stiamo parlando di tre pazienti diversi con un unico fattore comune: il diavolo. E' vero, può sembrare che si tratta di persone diverse, ma no.. in qualche modo sei riuscita a farli unire tutti, indipendentemente dal fattore comune. MI piace come hai portato in evidenza la figura del diavolo in persona. Beh, il fatto che Lucifer - la serie- ti ha ispirato per me non ha fatto altro che dare un punto in più alla storia.

[Malattie diagnosticate in passato: nessuna, a quanto risulta]
Questa è stata divertente... Cioè... mi ha fatto ridere perchè immaginavo davvero la scena e pensavo che qualcuno avesse potuto scriverla

[“Lei pensa di odiare suo padre, ma in realtà vorrebbe essere amato da lui per quello che è e non per quello che lui vorrebbe che lei fosse”]
Questa frase è stata rivoluzionaria, forse un clichè ma è stata incredibile. Lo so, forse mi ripeto, ma a me è stata... emozionate e toccante. In quel momento ho visto la vulnerabilità del Diavolo, ho visto la parte buona... Non lo so, mi ha colpito tantissimo.

[“Mi annoiavo. E voi umani siete così divertenti. Ho scelto lei per fare un gioco, un gioco molto divertente: la sfido a guarirmi. Se non ci riuscirà, sarà lei a diventare pazza oggi.”]
Beh, questo è ciò che mi immagino io di lui, un Diavolo con il senso dell'umorismo, proprio come Lucifer. Sembra come se lui fosse stato messo su carta XDXD

[Questo è un paziente come un altro. (.....) Un giorno come tanti altri. Solo un giorno come tanti altri. ]
Mi ha divertito anche questa parte, si vede quanto il dottore ami il suo lavoro, ma allo stesso tempo traspare la paura, pur se cerca di rimanere professionale. A volte è più difficile far risaltare la vulnerabilità che il resto delle emozioni. Perchè la vulnerabilità è una di quelle emozioni che è difficile da scrivere, tanto quando da far capire, ma tu ci sei riuscita.

[“Salve, dottore. Io sono il Diavolo. Ora, appena finisco la mia tisana, potrò parlare tranquillamente con lei – ne bevve un sorso con garbo – anzi, lei mi piace… Sì, ho deciso. Io e lei giocheremo. È pronto, dottore?”]
Beh, e infine questa... Direi che la tua storia si è mantenuta nel genere, ha avuto anche della suspense che intriga il lettore più di quanto già la storia non faccia. Il tutto è racchiuso non solo in una storia ben scritta e strutturata, ma anche dal suo filone comico che, aggiunge quel pepe in più per renderla perfetta.

Complimenti... Io ti do 10... Non posso fare altrimenti. Davvero brava <3 *_*

Alla prossima,
Claire

Ciao cara, sono qui per la sfida "Dolcetto o scherzetto?".
Inizio subito la mia recensione facendoti i complimenti per il tuo stile di narrazione, l'ho trovato perfetto, ho tenuto gli occhi puntati sullo schermo del computer fino alla'ultima riga della storia,talmente mi ai appassionata!
Inoltre, ti devo fare i complimenti anche per il banner, decisamente appropriato per la storia :)
Ora passo ai voti per i parametri della sfida:
Come aderenza al prompt: 10 pieno
grammatica e ortografia:9,5 ( questo, perché ho trovato un errore di distrazione).
gradimento personale: MI è piaciuta un sacco la tua storia, non seguendo poi la serie televisiva che nomini nelle note d'autrice come fonte cui ti sei ispirata solamente per la parte iniziale della storia, io l'ho trovata del tutto originale e l'ho letta prendendola come tale.
Direi che il genre qua é appropriato, un altro 10.
Quindi, il mio voto complessivo é: (10+9,5+10):3=9,83

Ciao!
Eccomi qui per la sfida di Halloween indetta sul gruppo.
Allora, inizio con il farti i miei complimenti perché la storia è maledettamente bella. Amo profondamente il diavolo, quell’atteggiamento strafottente da schiaffi mi ha conquistata completamente *^*
È un sadico bastardo che si diverte a tormentare le persone indiscriminatamente da chi siano e lo fa solo per il gusto di farlo. Lo amo. Ufficialmente. Sappilo u.u

Quanto è stata rispettata la consegna: trovo che la consegna sia stata ampiamente rispettata. Mi piace l’idea che il diavolo si presenti in diverse forme: il tizio con i capelli rossi, poi sotto forma di voce nella testa della protagonista ed infine come paziente arabo nell’ospedale.

Grammatica e punteggiatura: ho trovato soltanto un errore. Quando lo psicologo prende in mano la cartella del diavolo, c’è un verbo al tempo sbagliato. Per il resto è tutto pulito ;)

Come è stato sviluppato il tema richiesto: a mio avviso, il tema è stato sviluppato in modo davvero originale. Mi aspettavo di leggere tutt’altro onestamente. L’idea della psicologa mi è piaciuta un sacco ed il giochino che propone il diavolo è un’espediente… intrigante per accalappiare le persone.
Niente, per ora, questa è la mia storia preferita *^*
Un bel 9 te lo meriti tutto.
Un bacio <3

Ciao! Sono qui per la sfida :)
Mi fa piacere scoprire che non sono l'unica a conoscere Lucifer, ho apprezzato i riferimenti che hai inserito in questa storia.
La trama mi ha subito intrigato molto, anche perche il tuo Lucifero non è affatto quello della serie evidentemente. Anzi direi che il tuo è davvero malvagio!
Povere le anime sventurate che se lo troveranno davanti...
La consegna è stata sviluppata molto bene, la storia in sè mi è piaciuta molto, la punteggiatura e l'impaginazione sono perfette e ho notato solo un paio di errorini di distrazione.
Quindi non posso che farti i complimenti!
Direi che come voto ti do un bell'8 :)
A presto!

trovo l'idea dei "files" dei pazienti come espediente narrativo assai creativa e bellina.

l'unico consiglio che mi viene da dare all'autore è quello di attenzionare maggiormente il metalinguaggio dei segni degli scrittori che preferisce e che lo ispirano, sono sicuro che ne trarrebbe beneficio, come ne trarrebbe beneficio il lettore ormai abituato a virgolette caporali e ad una sintassi "commerciale" (nell'accezione positiva del termine)

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