Ricominciamo con la confusione ahha |
Io non so cosa dire. Mi sento letteralmente in estasi. E non solo per Tristan, che senza ombra di dubbio è la nostra felicità, che è di una raffinatezza e di uno splendore unici, non solo per il nostro bellissimo e dolcissimo barbaro, che già da solo mi manda in estasi. Ma no, non è solo (e non è poco) questo. È la nostra casa, nostra a tutti gli effetti perché la vediamo e ci viviamo insieme ai nostri mostrini. È nostra perché dentro c'è amore puro e incondizionato, c'è arte, che musica, c'è profumo di caffè nero stordente e di rose, di quelle rarissime e superprofumate che piacciono così tanto al nostro Milord. È mostra perché vi si accede da un portone blu, antico e malconcio, attraverso una rampa buia si accede al primo piano, un grazioso appartamentino per una pericolosa quanto graziosa fanciulla millenaria, se saliamo ancora, al secondo piano c'è il nostro nell'appartamento, quello della felicità, dell'amore e delle rivelazioni fatte sulle labbra, quasi confessioni di quelle intime e fatte col cuore. E poi c'è la mansarda: un piccolo loft arioso, da artista, con tanti cavalletti, colori, tele e pennelli, dove ispirarsi nella luce dell'alba marsigliese e dove un fratellino possa far visita senza turbare l'intimità del fratello maggiore, ma stando abbastanza vicino da non sentirsi escluso, anzi, più amato che mai, parte di una felicità che ha sempre desiderato per il suo big bro. |
Sì, immagino che andare a rubare un dipinto dal Museo per decorare la propria stanza non sia una grande idea... però che tenero Tristan che mette il broncio alle ragionevoli obiezioni di Elijah! Lo adoro quando è così ragazzino! <3 |