Ciao Fede833, un racconto molto realistico, scritto davvero bene sfruttando un tema attualissimo di grande drammaticità, mi ha molto ma molto colpito, speravo che il povero protagonista ci ripensasse all'ultimo e che NON mettesse in atto il suo intento ma alla fine sente che non può fare diversamente, suicidandosi sotto un treno.
Brutta bestia la depressione, difficilissima sconfiggere questa bestia nera causata da un governo che non aiuta. È proprio vero...senza lavoro non c'è dignità!
Già alle prime battute del racconto si capisce chiaramente il disagio vissuto dal protagonista.
Amarisissime righe come la condizione interiore del protagonista. Il monologo di questo suicida mi ha lasciato di stucco. Avere tutto dal punto di vista affettivo ma sentirsi nel contempo inutili e inguaiati fino al midollo osseo. Un vuoto interiore descritto davvero bene. Non nascondo che a volte anch'io mi sento così... la mancanza di lavoro è una piaga che colpisce giovani e meno giovani.
Il suicidio non risolve i problemi, ok li azzera ma non è ne la cura e ne la soluzione.
Molti preferiscono porre fine alla propria vita...
Inutile negarlo: in questo mondo si muore a grappoli. Le statistiche parlando chiaro.
Il bello è che i suicidi causati dal lavoro a seconda dei paesi hanno un qualcosa di paradossale.
In paesi come il nostro la gente si ammazza perchè non ha un lavoro, in paesi invece economicamente avanzati come Giappone e Corea del Sud, la gente si ammazza per troppo lavoro.
Il lavoro comunque nobilita l'uomo, in fondo capisco la condizione del protagonista del tuo racconto ma non condivido la scelta, finchè il cuore batte c'è speranza.
In conclusione "Pensieri di un suicidio" elargisce profonde riflessioni, sia perchè il racconto è una chiara denuncia sull'indifferenza e inefficienza di questo Governo che non aiuta i disoccupati e sia per gli elementi importanti che hai inserito in maniera diretta che sono Dolore,Disperazione, Angoscia...per un dramma che finisce in tragedia, righe difatti disperate di chi ha perso appigli per vivere.
Uno dei tuoi racconti migliori, i miei complimenti anche per via che stavolta a differenza di altri scritti precedenti che ho avuto il piacere di leggere, non presenta ripetizioni a manetta delle stesse parole, la forma di scrittura sempre corretta nonchè fluida e riguardo i refusi mi è sembrato di non scorgerli, insomma sei stato attento su tutto e non solo riguardo l'intreccio narrativo che vira risulta come sempre valido.
Un buon pomeriggio e alla prossima!!! |
