Recensione premio per il contest "The Dark side od Fantasy" 1/2 Piano piano, ma arrivo ovunque. Sto leggendo "Dannate Piramidi" per cui presto o tardi arriverà la recensione anche per quella. Intanto, mi sono dedicata alla lettura di questa storia, attirata dal fatto che fosse di un solo capitolo, ma è stato un capitolo intenso, che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa. Il colpo di scena finale è stata davvero geniale e ha dato una svolta a una storia piuttosto lineare e canonica. Gli elementi che la costituiscono sono quelli tipici del racconti di avventura, forse un po' stereotipati con la figura del professor esperto e vagamente fanatico e della sua spalla più ingenua e imbranata che mi ha ricordato Sam Gamgee con lo zaino con tutte le pentole e le padelle. È un peccato che questa storia si limiti a un capitolo: sarebbe stata interessante anche tutta la parte precedente con le "incomprensioni" con il governo francese, la scoperta dla tomba e le prime mummie. Ho trovato originale, anche se un po' "tirata" la scelta di un fiore (anche se credo fosse più il libro) che controlla le mummie e mi piace pensare che queste mummie siano gli avventurieri che hanno cercato, di anno in anno, di prenderlo finendo per diventare una sua vittima. Mi è piaciuto anche come il libro sia praticamente egocentrico e pensi solo al proprio tornaconto, ingannando l'altro. Hai reso benissimo questo aspetto attraverso ciò che vede il protagonista e ciò che Dan non vede, completamente assorbito dalla sua visione. Altri punti forti sono il fatto che, come sempre, tu riesca a far entrare il lettore nella storia e a coinvolgerlo, probabilmente avvantaggiato dalla prima persona ma anche da uno stile semplice, spontaneo e immediato. Le frasi sono brevi, icastiche a volte e rendono il ritmo più serrato e incalzante; forse, volte, sono risultate fin troppo elementari ma non è un vero e proprio difetto siccome è giustificato dal fatto che la storia sia un racconto riportato da qualcun altro in un diario o qualcosa di simile e una persona, in confidenza, non scrive come Dante Alighieri. In questa storia anche la commistione tra lo stile semplice e quello più ricercato e colto, poetico, e a volte forzato, è meno forte: la storia si mantiene su un lessico piano e non troppo pretenzioso, con piccoli sprazzi che, però, non stonano. Sei stato coerente con il contesto permettendo un'immersione quasi totale e rendendo ancora più efficace l'ultima scena. Complimenti! Racconto senza particolari pretese ma molto piacevole che potrebbe essere una buonissima base di partenza per una storia più lunga. Anche l'elemento macabro e horror non era esagerato, ma discreto ed equilibrato: l'unica parte un po' splatter è stata quella del lago di sangue e della fusione con il libro. A tal proposito, l'unico appunto che ti faccio è quello di spiegare meglio il meccanismo che lega il professore al libro, perché io non lo ho compreso così bene e ho capito solo rileggendolo la parte che si fosse fuso con esso, per quanto possa essere una visione relativa essendo il punto di vista del protagonista che non vede o non comprende bene gli avvenimenti.

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