Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 351 recensioni.
Positive : 351
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/18, ore 14:44

Dopo aver recensito la OS di Halloween del 2016, non potevo non passare direttamente a questa, no?
Questa è tremendamente divertente, bisogna dirlo, qui i Johnlock sono una coppia consolidata, ed è stato davvero bello vederli affrontare Halloween così (anche se la tempistica di Sherlock risulta essere a dir poco pessima, ma dettagli). Ovviamente già all’inizio, quando John vede qualcuno scendere dal treno insieme a lui, o sente la porta aprirsi, il sentore che non fosse poi tanto solo è scattato... per non parlare del lugubre augurio del taxista, della location intimidatoria o dei due inservienti dell’albergo vagamente inquietanti, che rispettano appieno i soliti canoni: anziani, distanti, freddi, spariscono di continuo, ci sono solo loro a gestire l’albergo ecc... e ovviamente John risulta essere l’unico ospite, casualità. Mi chiedo quasi come non abbia potuto pensare che potesse essere uno scherzo organizzato dal suo “premuroso” compagno, anche se bisogna capirlo, io al suo posto sarei scappata urlando ben prima XD Sherlock, questa volta l’hai fatta grossa, ma bisogna pur sempre guardare il lato positivo: è stato senza dubbio originale e ci avrà messo molto impegno, prendila come l’ennesima prova di quanto tenga a te, dottore.

Recensore Master
15/12/17, ore 21:34

Che bella storia per Halloween!
Fino a quasi la fine sembra un misto fra Poe, un racconto horror e il film "The Others" da cui penso tu abbia preso la "sorpresa" con cui si concludo lo scherzo.
E' molto da Sherlock affidarsi a qualcosa tipico della cultura di massa come Cosmopolitan, ma interpretando i contenuti dal SUO punto di vista, travisando e prendendo troppo sul serio i loro consigli. Il finale, per fortuna, è divertente e tenero, a smorzare tutto quello che c'è stato prima.

Recensore Master
04/12/17, ore 16:40

sono un po' in ritardo, ma ho avuto vari problemucci, diciamo!
che bella! io stravedo per il gotico classico e anche se (per una volta! ^^) avevo subito capito che era uno scherzo di Sherlock, volevo vedere dove si sarebbe spinto
tutti i dettagli sono perfetti, le reazioni di John assolutamente IC
In parte logiche, da buon laureato in medicina, da una parte quelle di un uomo che ormai convive con l'incredibile. In ogni senso
bravissima!
Setsy *-*

Recensore Veterano
02/11/17, ore 18:06

Molto sfiziosa! Viste le premesse, l'albergo spettrale, la campagna desolata, i proprietari decisamente strani e inquietanti, i rumori, eccetera, mi aspettavo una storia horror di fantasmi e mostri in piena regola, non mi aspettavo che ci fosse Sherlock dietro, mi ha molto divertito la sua spiegazione ed ovviamente anche la reazione di John.

Recensore Master
02/11/17, ore 15:20

Mi piace sempre molto quando si entra, con gradualità, nel nucleo della ff partendo con uno sguardo d’insieme che costruisca l’ambiente in cui si svolgerà l’azione. Infatti è decisamente invitante il quadro di quel treno che viaggia, semideserto, nel grigio, nel freddo e sotto la classica pioggia inglese. Se poi animiamo il tutto con il dottor Watson, insonnolito e momentaneamente senza la presenza ingombrante di Sh, gli ingredienti per una lettura interessante ci sono, anche perché rimane in sospeso il “quando” quest’ultimo entrerà in scena e “cosa” farà al di fuori degli schemi, come al solito.
“…uno spiffero d’aria gelida sul collo lo fece rabbrividire…”: si aggiungono anche questo tocco di sorpresa e di tonalità “gialla” che rende la ff ancora più avvincente. La tua capacità di raccontare, creando atmosfere particolari, qui si diverte a dare, qui e là, tocchi di mistero, segnali quasi invisibili, ma inquietanti, come il preoccupante viaggio in taxi (gloriosi ed indimenticabili tempi di ASIP!), erbacce, “un’edera triste e scheletrica”, il “fioco lampioncino”…
L'aspetto della storia che la connota in modo originale, secondo me, è l'accelerazione, via via più evidente, che tu imprimi al ritmo "horror", raggiungendo il vertice parossistico, comico e preoccupante allo stesso tempo, di un John che, dalla sicurezza iniziale, passa, verso la conclusione, alla paura più devastante ed irrazionale. Per cui un applauso scaturisce spontaneo quando gli fai immergere la testa di Sh nella pozzanghera per schiarirgli le idee. Questo clima angosciante e da vero romanzo del terrore, nel senso classico del termine, di quelli che piacciono a me, come dicevo, va via via dilagando nella ff, grazie al martellamento sempre più fitto di rumori sordi, telefonate agghiaccianti, frasi minacciose che non si sa da chi vengano pronunciate: se prima si trattava di qualche pennellata dark, man mano che si procede nella lettura, ci si trova immersi in un'atmosfera da incubo, davvero, in cui l'unica sicurezza concreta di John diventa la barra metallica del portasciugamani. Verrebbe da dire, come spesso qui nel fandom, in questa sezione, "Povero John!" ma siamo tutti d'accordo nel ritenere che, quello che gli succede, sia il giusto prezzo da pagare per avere quel pezzo unico che è Sh.
Come al solito, ciò che racconti è espresso in un modo accattivante, personale, che rende perfettamente sia le caratteristiche dei personaggi sia l'ambiente in cui agiscono. Qui il quadro terrorizzante, sinceramente, ha agitato un po' anche la sottoscritta e la voce di Sh ha riportato tutto alla normalità (...non c’è alcun fantasma, sono io...), se normali si possono ritenere gli effetti causati da un Holmes in piena manifestazione affettiva. E, siccome John è speciale, lo deve essere anche l’Halloween organizzato per lui. Solo che i canoni di giudizio di Holmes sono, a dir poco, originali.
La conclusione ci premia della tensione trascorsa con il calore e il clima accogliente del 221b.
Proprio una bella storia, ma non avevo dubbi.
(Recensione modificata il 02/11/2017 - 03:21 pm)

Recensore Veterano
02/11/17, ore 03:55

Leggere la tua storia alle 4 di notte ha aiutato molto per l'atmosfera, un po' meno per il mio già poco coraggio. E io come faccio ora a mettermi a dormire?? Complimenti davvero, hai creato davvero un'atmosfera estremamente suggestiva, la storia mi è piaciuta tanto. Ammetto di essermi immedesimarsi molto in John, quando da una parte cercavo di ripetermi che probabilmente era tutta una trovata di Sherlock, mentre d'altro canto rabbrividivo ad ogni rigo. Trovo tutta la raccolta fantastica e quando vedo che hai aggiornato e c'è un nuovo capitolo sono felicissima! Ora però avrai sulla coscienza il fatto che sobbalzo ad ogni rumore! Vorrà dire che dovrò andare a rileggermi un capitolo di Hot stuff per consolarmi un po' ahahah! Spero di leggere presto altre tue storie, a presto.
(Recensione modificata il 02/11/2017 - 04:00 am)

Recensore Master
01/11/17, ore 17:19

Prima di tornare indietro e recensire le altre che mi mancano, mi fermo un attimo a commentare questa. Perché l'ho letta un paio di sere fa e voglio lasciare un commento quando ancora c'è lo spirito di Halloween nell'aria. Che poi è quello che mi ha di più stupita della tua storia ovvero l'atmosfera suggestiva che sei riuscita a creare. Di storie di Halloween se ne possono scrivere con toni differenti. Dalla festa in maschera al fantasy vero e proprio. Questa verte molto di più sull'horror classico di genere e quindi con tutta la pantomima di fantasmi, case abbandonate e fatiscenti... cimiteri... c'è tutta l'iconografia classica dei racconti del brivido o più in generale di questa festa. Qui vengono messi in una storia che, però, è molto originale di quanto non sembrerebbe detta così. Secondo me non è affatto facile scrivere una storia come questa e riuscire a essere innovativi e a dare al racconto quel pizzico di cosa in più, come invece hai fatto tu e molto bene tra l'altro. Come sempre a vincerla è l'ironia e l'aspetto comico della faccenda. Questa storia ha spesso del grottesco, ma di quello fatto bene e non l'assurdo malscritto. Ci sono tratti inquietanti in ciò che capita a John e la suggestione ha più di una volta preso anche me, che mi sono immedesimata molto in John in alcuni momenti. Eppure, le situazioni che si vanno a creare e ciò che succede a John ha spesso del fantozziano, ecco. Il suo capitare in una casa diroccata, per esempio. Classicone intramontabile. La villa immersa nella nebbia inglese, abitata forse per davvero ma un secolo prima. Con due soli camerieri un po' inquietanti già di loro per aspetto fisico, e che appaiono e scompaiono nel nulla. E poi roditori. Telefoni che squillano... un cimitero. Fuochi nella nebbia... Fa quasi ridere, perché il povero John viene messo davvero alla prova. Fino al finale, con tanto di rovinosa caduta nel fango e improperi contro Sherlock.

Il fatto che fosse tutto un piano di Sherlock a un certo momento diventa piuttosto chiaro. O meglio, è chiaro che si tratta di uno scherzo. Chi ne sia davvero l'autore, forse diventa più palese dalla telefonata in avanti. Credo sia stato allora che l'ho capito. Ma questo non ha affatto rovinato l'effetto sorpresa finale. Anzi.

Premio molto la scelta che hai fatto. La spiegazione di Sherlock, disarmante, che altro non voleva che fare un qualcosa di buono per la sua relazione con John e regalargli un festeggiamento di Halloween degno di questo nome. Il fatto che, poi, lo scherzo venga fatto il giorno seguente è un dettaglio... per Sherlock lo è di sicuro! Però, cavolo... è così dannatamente da lui!

Anche qui, finale che strappa un sorriso. Come spesso succede premio il lato comico e l'intreccio che hai saputo creare.
Koa