Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe
Dopo aver recensito la OS di Halloween del 2016, non potevo non passare direttamente a questa, no? |
Che bella storia per Halloween! |
sono un po' in ritardo, ma ho avuto vari problemucci, diciamo! |
Molto sfiziosa! Viste le premesse, l'albergo spettrale, la campagna desolata, i proprietari decisamente strani e inquietanti, i rumori, eccetera, mi aspettavo una storia horror di fantasmi e mostri in piena regola, non mi aspettavo che ci fosse Sherlock dietro, mi ha molto divertito la sua spiegazione ed ovviamente anche la reazione di John. |
Mi piace sempre molto quando si entra, con gradualità, nel nucleo della ff partendo con uno sguardo d’insieme che costruisca l’ambiente in cui si svolgerà l’azione. Infatti è decisamente invitante il quadro di quel treno che viaggia, semideserto, nel grigio, nel freddo e sotto la classica pioggia inglese. Se poi animiamo il tutto con il dottor Watson, insonnolito e momentaneamente senza la presenza ingombrante di Sh, gli ingredienti per una lettura interessante ci sono, anche perché rimane in sospeso il “quando” quest’ultimo entrerà in scena e “cosa” farà al di fuori degli schemi, come al solito. |
Leggere la tua storia alle 4 di notte ha aiutato molto per l'atmosfera, un po' meno per il mio già poco coraggio. E io come faccio ora a mettermi a dormire?? Complimenti davvero, hai creato davvero un'atmosfera estremamente suggestiva, la storia mi è piaciuta tanto. Ammetto di essermi immedesimarsi molto in John, quando da una parte cercavo di ripetermi che probabilmente era tutta una trovata di Sherlock, mentre d'altro canto rabbrividivo ad ogni rigo. Trovo tutta la raccolta fantastica e quando vedo che hai aggiornato e c'è un nuovo capitolo sono felicissima! Ora però avrai sulla coscienza il fatto che sobbalzo ad ogni rumore! Vorrà dire che dovrò andare a rileggermi un capitolo di Hot stuff per consolarmi un po' ahahah! Spero di leggere presto altre tue storie, a presto. |
Prima di tornare indietro e recensire le altre che mi mancano, mi fermo un attimo a commentare questa. Perché l'ho letta un paio di sere fa e voglio lasciare un commento quando ancora c'è lo spirito di Halloween nell'aria. Che poi è quello che mi ha di più stupita della tua storia ovvero l'atmosfera suggestiva che sei riuscita a creare. Di storie di Halloween se ne possono scrivere con toni differenti. Dalla festa in maschera al fantasy vero e proprio. Questa verte molto di più sull'horror classico di genere e quindi con tutta la pantomima di fantasmi, case abbandonate e fatiscenti... cimiteri... c'è tutta l'iconografia classica dei racconti del brivido o più in generale di questa festa. Qui vengono messi in una storia che, però, è molto originale di quanto non sembrerebbe detta così. Secondo me non è affatto facile scrivere una storia come questa e riuscire a essere innovativi e a dare al racconto quel pizzico di cosa in più, come invece hai fatto tu e molto bene tra l'altro. Come sempre a vincerla è l'ironia e l'aspetto comico della faccenda. Questa storia ha spesso del grottesco, ma di quello fatto bene e non l'assurdo malscritto. Ci sono tratti inquietanti in ciò che capita a John e la suggestione ha più di una volta preso anche me, che mi sono immedesimata molto in John in alcuni momenti. Eppure, le situazioni che si vanno a creare e ciò che succede a John ha spesso del fantozziano, ecco. Il suo capitare in una casa diroccata, per esempio. Classicone intramontabile. La villa immersa nella nebbia inglese, abitata forse per davvero ma un secolo prima. Con due soli camerieri un po' inquietanti già di loro per aspetto fisico, e che appaiono e scompaiono nel nulla. E poi roditori. Telefoni che squillano... un cimitero. Fuochi nella nebbia... Fa quasi ridere, perché il povero John viene messo davvero alla prova. Fino al finale, con tanto di rovinosa caduta nel fango e improperi contro Sherlock. |