4 - “C'è la guerra...” di Guido.EFP.
Totale: 30.6/40.
1) Grammatica e ortografia: 4.6/5.
La grammatica va bene, ci sono soltanto alcune imprecisioni.
“Mamma, Papà” sta dicendo “...c'è la guerra, non so se tornerò.”: non c'è motivo di mettere la maiuscola a “papà” (- 0.20).
Lo stesso qua: “Addio, Papà. Addio, Mamma.” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 3/5.
Devo dire che, in linea di massima, ho trovato lo stile che hai utilizzato eccessivamente semplice. Capisco che la scelta sia stata dettata dal voler rappresentare lo stato mentale alterato dei tuoi protagonisti, che si presenta “frammentato” e si presta quindi molto bene a essere rappresentato con frasi corte e un lessico semplice. Tuttavia, mi aspettavo qualcosina in più: dato che non potevi arricchire il testo con metafore/immagini o un lessico più ricco per non incidere sulla caratterizzazione, penso che avresti potuto lavorare sull'incisività delle frasi. I periodi corti si prestano molto bene ad essere lapidari, categorici... penso che avresti potuto fare qualcosa di più studiato, vista la semplicità del testo.
Un'altra cosa che non ho gradito particolarmente è la confusione che si è venuta a creare alternando i due punti di vista (che sono privi di soggetto per il discorso fatto prima) senza separarli con segni grafici. La prima volta che ho letto la storia non ho capito niente, sono sincera. Ti consiglio di separare le parti o con degli asterischi, oppure spostando a destra tutti i punti di vista di un determinato personaggio, per esempio Alice.
Inoltre, ti consiglio di cambiare in questa frase “E quella vecchia che sta fissando ora... perché è sempre qui con me?” l'aggettivo “vecchia”, perché a una prima lettura ho pensato ti stessi riferendo alla nonna di Neville, che sappiamo lo accompagna in queste visite. È vero che rileggendo il periodo si capisce a chi ti riferisci, ma è una flash di nemmeno 500 parole e l'immediatezza, senza alcun tipo di confusione, mi pare essenziale.
Il motivo principale per cui lo stile non ha ottenuto più punti, tuttavia, è un altro. Hai scelto di descrivere una situazione molto commovente: Frank e Alice che si sono dimenticati l'una dell'altro, la presenza di Neville, l'espediente piuttosto angst delle caramelle – immagine che ricorre per tutta la storia. Insomma, il tutto dovrebbe far piangere qualunque lettore, ma a me non ha commosso più di tanto. La storia non mi ha coinvolta da un punto di vista emotivo, non mi ha emozionata e, anzi, mi è stato piuttosto difficile sentirmi vicina ai personaggi o immedesimarmi in essi.
Ho trovato lo stile un po' carente nel trasmettere l'emotività della situazione, e per quanto mi riguarda penso che ci sia da lavorare su questo punto.
3) Titolo: 2/5.
Sarò molto sincera, questo titolo non mi piace. In primo luogo, trovo che l'uso delle virgolette sia un'atrocità: non lo gradisco per niente e, anche se riprendesse un dialogo presente nel testo – e non è questo il caso -, non lo trovo corretto, sia a livello visivo che di forma. Tralasciando la questione delle virgolette, il titolo in sé non mi fa impazzire: è un po' generico, un po' nostalgico (e questo è un aspetto appropriato, data la natura della storia), ma non mi piacciono quei tre puntini alla fine – come non trovo corretto il punto finale, il titolo va lasciato “aperto”.
Trovo che un titolo debba essere categorico, incisivo e d'impatto, dato che è il biglietto da visita della storia, deve invogliare i lettori alla lettura. Sono tutti aspetti che non ho riscontrato nella tua scelta, sebbene la sfumatura malinconica che hai prediletto non mi dispiaccia del tutto.
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 10/10.
In questo parametro, devo dire che sei stato davvero bravo.
Trovo che ogni particolare della tua storia rispecchi alla perfezione le caratterizzazioni dei due personaggi, soprattutto lo stile che, anche se non ha incontrato pienamente il mio gusto per la sua eccessiva semplicità, riesce perfettamente a trasmettere la sensazione dello stato mentale alterato in cui vivono Frank e Alice.
Mi è piaciuto come hai descritto questa sorta di “dissociazione dalla realtà” che la loro mente ha utilizzato come meccanismo difensivo alla tortura. Penso che tu sia stato estremamente verosimile, soprattutto nel sottolineare come basti anche una parola (“guerra”) a incrinare il delicato “equilibrio” di una mente instabile, come basti un niente per farli ripiombare nell'orrore di ciò che hanno subito.
Alla luce di ciò, risulta terribile che, per proteggersi, siano stati costretti a dimenticarsi l'una dell'altro. È davvero un dettaglio atroce, che secondo me avrebbe meritato anche più spazio nella storia – che gli potevi dare, visto che eri ben lontano dalle 500 parole.
Un altro particolare che mi è piaciuto tanto è stato quello delle caramelle: l'unica cosa bella del passato che non è stata rotta o sporcata da Bellatrix e che resiste, nonostante tutto, grazie all'istinto materno di Alice, che riconosce istintivamente Neville senza riconoscerlo davvero.
Sei stato davvero bravo, complimenti.
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/5.
Il pacchetto che hai scelto è: “18) Coppia: Alice Prewett-Paciock/Frank Paciock.
Indicazioni: Dopo essere stati torturati da Bellatrix le loro facoltà mentali sono state drasticamente ridotte, tanto che faticano a riconoscersi, nonostante il loro amore. Per un breve istante uno dei due ricorda, ma poi ritorna la confusione.”
Devo dire che penso tu sia stato abbastanza fedele al pacchetto, anche se forse non del tutto.
L'indicazione generale (“Dopo essere stati torturati da Bellatrix le loro facoltà mentali sono state drasticamente ridotte, tanto che faticano a riconoscersi, nonostante il loro amore.”) senz'altro è stata rispettata. Anzi, direi che l'hai esasperata ancora di più, perché i due, in effetti, non si riconoscono mai.
Tuttavia, nella tua storia manca un vero e proprio momento di consapevolezza, che era ciò che si chiedeva invece alla fine del pacchetto (“Per un breve istante uno dei due ricorda, ma poi ritorna la confusione.”). Manca questo ricongiungersi, dal mio punto di vista. Spesso Frank nella storia arriva ad afferrare qualche ricordo di Alice, ma io avrei interpretato l'indicazione in maniera diversa e la tua interpretazione non mi ha convinta, né soddisfatta, fino in fondo.
6) Gradimento personale: 7/10.
La tua storia in linea di massima mi è piaciuta, sebbene questa non sia tra le coppie che amo di più. Trovo che tu sia stato molto bravo nella caratterizzazione e nella descrizione del particolare stato in cui versano i tuoi personaggi: delineare in maniera credibile dei protagonisti dissociati dalla realtà a causa dello stato di follia in cui versano senz'altro non è semplice.
Tuttavia, devo dire che questa storia non mi ha entusiasmata. Lo stile è eccessivamente lineare per i miei gusti e, se da un lato è un pregio perché ti permette di comunicare in maniera più immediata la situazione in cui vivono i tuoi personaggi, dall'altro non mi ha elettrizzata e non mi ha coinvolta più di tanto. La storia avrebbe dovuto essere triste e coinvolgente, visto l'argomento che tratta, eppure non me ne sono sentita toccata particolarmente.
In linea di massima, una storia gradevole, ma che, per quanto mi riguarda, non rimane impressa.
Giudizio dell’Autrice del pacchetto, Lady Vel: 30/30.
Non sono la migliore nello scrivere recensioni quindi spero di essere chiara. È esattamente ciò che volevo leggere. Il cuore si è leggermente rotto parola dopo parola, la presenza di Neville poi è quel qualcosa in più che me l'ha fatta veramente amare. Il momento in cui Neville gli dice addio e loro non capisco perché piange è assolutamente magnifica. Sebbene mi abbia ucciso leggerla non posso far altro che dare il massimo, dopotutto era quello che volevo. I miei più sentiti complimenti. |