Recensioni per
Stripped
di Aliseia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/10/18, ore 00:53
Cap. 1:

Awww che bella la reazione di Elijah quando ha sentito la voce di Klaus al telefono 💜💜💜
Bo io sarò un po stupida ma non ho mica capito se Hailey è al telefono o di persona xd


E tu?» chiese Elijah all’improvviso, con un passo indietro per poterlo guardare tutto.
«Io cosa?» Tristan riuscì a dominarsi.
«Tu mi hai perdonato?»


Bella frase <333
(Recensione modificata il 07/10/2018 - 01:44 pm)

Tristan è riuscito addirittura a farlo gridare! Fantastico! 💜

Che bello l'Elijah che fa l'amore lentamente con Tristan 😍😍💜

Ahahah sono confusa dal finale, nel senso ..
"Perché Tristan?"
E qui mi chiedo perché cosa? Perché non voleva spezzare il legame? 😆
Ma Tristan gli risponde con un'altra domanda...quindi Booo o.o
Bello quando gli dice poi, che lui ritorna sempre 💜
(Recensione modificata il 07/10/2018 - 05:51 pm)

Recensore Master
20/11/17, ore 19:42
Cap. 1:

Sono appena tornata da una giornata davvero impegnativa e faticosa e per tutto il giorno non ho fatto che pensare a che cosa mi avrebbe riservato questa storia e... non ci sono parole sufficienti a descriverne la bellezza e l'incanto! Non potevo nemmeno sognare tanto splendore! Ogni volta che leggo una tua nuova storia resto sempre incredula, mi sembra impossibile che tu riesca a scrivere ogni volta meglio, regalando emozioni più intense, tratteggiando i personaggi con sempre maggior perfezione, in ogni loro caratteristica.
La storia rasenta la perfezione (la rasenta solo, perché tanto so che, con la prossima storia, farai ancora meglio, per quanto ora sembri impossibile!). C'è una prima parte che sembra una vera e propria puntata di The Originals, realistica, verosimile, piena di dettagli e di personaggi. Il pericolo rappresentato dal ritorno di Inadu, la telefonata della famiglia Mikaelson, l'arrivo di Vincent a Marsiglia per chiedere l'aiuto di Elijah... mi domando se tutto questo è frutto della tua fantasia o nasce da qualche spoiler, tanto è vero e reale.
E poi c'è Tristan, c'è fin dal principio e campeggia su tutto il resto, con il suo sguardo azzurro e luminoso, la raffinatezza con cui gusta le dolcezze di New Orleans, l'orrore per ciò che è diventata la "sua" Davilla Estate, il tremito appena percepibile nella sua voce e in tutto il suo essere nel parlare della Serratura... (quanto dolore in quelle poche parole, dirette e essenziali!). Che meraviglia vedere Tristan affrontare Vincent e dichiarare con tanta decisione il suo ruolo di alleato di Elijah, tanto intenso e appassionato che perfino Vincent comprende il rapporto che lega i due e pensa bene di andarsene...
E con l'uscita di scena di Vincent si apre la seconda parte della storia, tutta dedicata, invece, all'infinito amore e all'eterno e inscindibile legame tra Elijah e Tristan. Doloroso e straziante il dialogo iniziale, ancora una volta incentrato sul tema del perdono, un perdono che Tristan non potrà mai concedere fino in fondo, per quanto totalmente ami il suo Sire. Elijah lo ha fatto soffrire più di una volta, prima con l'abbandono e l'inganno, poi con la tortura nel container e infine, peggiore di tutti e più oltraggioso per il giovane Conte, scegliendo di dimenticare, cancellando ogni ricordo di loro, annullando il loro millenario legame, gettando ancora una volta Tristan nell'oblio, così come anni prima lo aveva gettato negli abissi dell'oceano. Alla fine è sempre il solito copione: Elijah getta via Tristan, lo getta via nel 1002 soggiogandolo e facendone un'esca per Mikael; lo getta via in Grecia, rifiutando la Strix guidata da lui; lo getta via nel container; lo getta via cancellando ogni ricordo di lui.
Eppure Tristan c'è. C'è sempre per Elijah, lui è fedele, lui rimane, lui combatte per l'uomo che ama. E' stato lui a ritrovarlo a Manosque, lui a rieducarlo e ad aiutarlo a ricordare, ancora lui a riportarlo a casa, da quella famiglia che tanto lo ha fatto soffrire. Tristan ha fatto, fa e farà tutto per il suo Sire, senza risparmiarsi, senza condizioni, senza volere nulla in cambio... perché ciò che vuole è solo Elijah stesso. E in quella notte, nel giardino della Davilla Estate in rovina, Elijah sarà soltanto suo e lui sarà completamente di Elijah, in un susseguirsi di immagini emozionanti, incantevoli e sensuali da far venire i brividi di piacere anche a chi legge. Una notte in cui il sesso appassionato è solo un veicolo per dare e ricevere amore e accoglienza, in cui entrambi si dedicano più al piacere dell'altro che al proprio, in cui ogni gesto, ogni sospiro, ogni bacio, ogni movimento è puro amore e perfezione.
E nel finale scopriamo che Tristan è venuto a New Orleans proprio per quella notte, per stare vicino al suo uomo e donarsi a lui, quando avrebbe potuto fare una semplice telefonata... ma, come dicevo prima, Tristan non si allontana mai troppo.
"Io torno sempre" potrebbe essere il manifesto della vita di Tristan e della sua dedizione ad Elijah: tradito, abbandonato e torturato, lui c'è sempre, lui ritorna sempre, lui è pronto a tutto per stare vicino al suo Sire.
E in quella frase c'è tutta la grandiosità di Tristan, la bellezza di questa OTP, la forza inarrestabile del suo amore.
Un capolavoro, che mi emoziona tanto di più per la dedica... pensare che un semplice dettaglio di una mia storiella ti abbia ispirato un racconto tanto bello, perfetto e appassionato è per me una gioia e un onore... anche se non ne sono degna, ogni mio scritto diventa un'insulsaggine di fronte a storie incantevoli e magiche come questa!
Grazie perché questa tua storia mi ha illuminato tutta la giornata, specie nel leggerla e viverla, ma già nel pensarla e nell'aspettarmela per tutto il giorno le ore sono trascorse più lievi.
Grazie ancora, per tutto.
Abby

Recensore Junior
19/11/17, ore 20:50
Cap. 1:

La felicità è un viaggio attraverso i sensi. La voce di un fratello lontano, il suo legame speciale. La felicità è blu come due occhioni enormi in cui cerchi conferme. La felicità è un morso sul naso.
La felicità è il gusto salato della pelle pallida e tenera.
La felicità è tutta un viaggio attraverso il tempo e lo spazio ma che se guardi bene si trova dentro di te, dietro una porta bianca con ali dorate.
Pensavo che Tristan si trattenesse a lungo, che aspettasse di ritrovare Elijah con la memoria di nuovo funzionante. E invece è volato a New Orleans per una notte passata in un giardino decadente. Con un letto fatto d'erba. A farsi scompigliare capelli e anima.
Non c'è verso di non rimanere totalmente sconvolti dalla visione di quel dio nudo. Sfacciato. Svergognato. Sexy. Ma il bello è che come in uno specchio strano guarda davanti a sè e vede la sua parte mancante perfettamente combaciante. E non capisce più nulla. È AMORE. Puro. Non è sesso, non è complicità, non è che l'altro è di una delicatezza e bellezza uniche. No. È di più, molto di più.
Milord, noi torniamo sempre. Anzi, non ce ne andiamo MAI.
Happiness is YOU, madame. E io non smetterò mai di ripeterlo.
My heart in a jar only for you.