Tu mi vuoi far piangere! Questa storia è un capolavoro, è tutto ciò che ho sempre desiderato nelle tue storie, è qualcosa che va ad aggiungere una nuova luce di perfezione alle tue ultime storie che già io ritenevo perfette e ineguagliabili... e invece ti sei superata ancora una volta! Sono così confusa, emozionata e praticamente stremata proprio come Tristan da non trovare nemmeno le parole adatte a commentare un tale crescendo di emozioni e passione sempre più forte e intensa, davvero la tua storia si è sviluppata insieme all'atto d'amore che ha legato Tristan e Elijah, più appassionata, più frenetica e coinvolgente fino a giungere all'estasi finale e alla tenerezza che fa venire le lacrime agli occhi.
Potrei dire di aver fatto praticamente l'amore con la tua storia...
Ma cerchiamo di ricomporci...
Innanzitutto sono felicissima che tu abbia iniziato una nuova serie di ff con questo capolavoro immenso (il che fa ben sperare per le storie che seguiranno...). Mi piace da impazzire l'idea di approfondire momenti della loro storia insieme, momenti che legano il loro passato al presente e a un futuro da costruire. Ci sarebbe tanto da dire e da scoprire sul loro passato e noi possiamo farlo soltanto tramite i sogni e le fantasie... questa serie ci voleva proprio!
Ma questa storia è talmente bella che, per commentarla adeguatamente, devo riportare le frasi che più mi hanno colpita e emozionata, perché sono andate a toccare le corde del cuore e posso parlare solo tramite le emozioni.
"Era sempre stato così. Fin da quella notte di mille anni prima, quando il bel barbaro dai modi un po’ rudi con lui aveva usato mille attenzioni, seppure mascherate e confuse con la lussuria. L’invasore era stato delicato e appassionato con il piccolo despota che si era arreso. Con il giovane signore che aveva ceduto a lui, che di giorno lo disprezzava e la notte lo andava a cercare. Quella notte tra le sue braccia Tristan si era sentito un ragazzino indifeso, quando invece era quello esperto. Il dissoluto, il libertino, quello che sapeva come ottenere l’amore di un uomo." Qui ci siamo lette nel pensiero, mi pare! E' proprio così che io ho immaginato la loro prima notte, anche se nel mio headcanon è stata anche l'unica. Lo spietato e arrogante figlio del Conte che, tra le braccia di Elijah, si sente piccolo e indifeso e il barbaro rude che, per riguardo al giovane signore, si fa più tenero e delicato.
"Ma le mani, che provocavano e ferivano e confortavano, per lungo tempo le aveva solo sognate. Ne spiava il movimento elegante, naturalmente elegante, quando il barbaro le premeva sulle spalle di Klaus, quando scherzosamente lanciava a Kol un pezzetto di legno o una pallina di pane, quando sfiorava in una carezza lieve le guance rotonde di Rebekah." Che dolcezza e insieme che malinconia in queste frasi! Come mi sono riconosciuta in quel Tristan che non bramava soltanto il sesso, ma che desiderava le carezze e i gesti affettuosi di Elijah così come li vedeva rivolti ai fratelli e alla sorella. Questa "gelosia" per la famiglia di Elijah che nasce già nell'anno Mille, nei loro primi incontri, per poi crescere e dilatarsi sempre più in seguito. A Tristan non è mai bastato avere Elijah fisicamente, il godimento sessuale poteva averlo da chiunque volesse: lui desiderava tutto, il suo cuore, il suo affetto, i suoi pensieri. Da allora e per sempre.
"Tristan infine si lasciò andare. Si arrese al tremito incontrollato delle proprie gambe tra quelle dell’altro, a quel grido che saliva dai polmoni come a ritrovare il fiato, e sciolse la tensione del ventre e del cuore in un sussulto incontrollato, finalmente e completamente nelle mani del suo signore.
Stretto a lui non capì più nulla, nemmeno dov’era. Non sapeva come fosse arrivato fin lì, a tanti anni dalla loro riconciliazione, a secoli da quella prima notte fatale." Che meraviglia questa visione di Tristan che, ora come allora, pur essendo il più esperto e scafato, pur cercando di mantenere il controllo sulle proprie emozioni, alla fine sceglie di donarsi interamente al suo Sire e di ritornare un ragazzino indifeso in balia del suo uomo, del suo barbaro. E, con lui, di perdere ogni consapevolezza del tempo e dello spazio... un po' come succede a me quando leggo le tue storie!
E che infinita tenerezza la scena finale, che si scioglie in un momento di dolcezza e di affetto dopo tanta passione e desiderio, che mostra i due amanti legati oltre i secoli e non solo dal sangue, non solo dalla brama, ma anche e soprattutto da un'intesa e complicità che finalmente hanno raggiunto dopo tanti ostacoli e dolori e che dovranno lottare per mantenere, perché il tormento è parte integrante della loro storia.
Un capolavoro, te l'ho detto, un'emozione infinita che ha fatto fremere anche me... e la coincidenza mi sbigottisce pensando che, proprio prima di leggere questa tua meravigliosa ff, anch'io stavo scrivendo qualcosa di simile... anche se non così bello, ovviamente, ma sempre legato ai loro ricordi del passato e alla loro passione presente che diventa vero amore.
Grazie della dedica, della storia e delle inesprimibili emozioni che mi regali sempre, con ogni ff, con ogni commento. E grazie per avermi fatto conoscere Elijah e Tristan, perché io credo proprio che siano loro a spingerci a dare sempre il meglio di noi stesse. Ho sempre amato le tue storie e l'incanto che sapevi creare, ma adesso davvero sei a un livello che non avevi mai raggiunto prima e ti migliori ogni volta!
Grazie ancora, un abbraccio pieno di affetto!
Abby |
