Ehilà!
Ammetto di aver letto questa OS già qualche settimana fa, ma per pigrizia - e lavoro - non sono riuscita a recensirla subito.
Era però necessario farlo, perché anche se non mi piacciono moltissimo le AU, anche se Kanan sirena sta così bene e male insieme (trovo Kanan troppo handsome per fare la sirena, ma allo stesso tempo chi meglio di lei potrebbe esserlo?), questa storia è oro. Non solo perché è una KanaMari, e con mio dolore la prima e sola KanaMari della sezione prima del mio glorioso arrivo. Ma anche perché è scritta veramente in maniera divina e il crescere della relazione tra le due ragazze nei mesi è così appassionante da leggere che mi sono divorata la OS come se no ci fosse un domani. Alla fine il domani c'è stato, e io sono finalmente qui a recensire.
Devi sapere che Kanan, in Love Live, è la mia best girl, per cui nelle storie tendo più a osservare lei e come viene descritta. Qui, però, devo dire di essere rimasta particolarmente colpita dal personaggio di Mari, novella Lady Oscar obbligata dal padre a ereditare un'azienda che chiede il suo erede: Mari che all'inizio sogna i suoi obiettivi, che ridacchia, sorride, urla al vento, vaneggia, shinyzza, è così tanto Mari, la nostra Mari, che mi ha strappato più di un sorriso. Poi Mari che crolla, che smette combattere, che si fa più silenziosa in una maniera così naturale che non faccio distinzione tra la Mari di questa AU e quella del canon: lei è sempre lì, anche a pezzi, a cercare con gli occhi la sirena, il suo proprio obiettivo, che la porti via da un destino che non vuole. Che nel canon sarebbe la chiusura della Uranohoshi, di cui lei si rammarica fino alla fine, quasi più di Chika.
E il finale, quel gesto di follia, Kanan che la salva, Mari che la riconosce, è descritto in maniera così affascinante e trasportante che non ce la fai a non fangirlare. Pazzo, le aveva detto prima. Pazza, le dice dopo. Non saprei definire Mari diversamente. L'ultima scena, quando Kanan la solleva e la porta al sicuro, sapendo che lui è lei, fa così tanto scena dell'episodio 1 season 2 - che hai giustamente messo nell'immagine alla fine - che mi viene da urlare.
"«Grazie... per avermi salvato.»
Sapeva che Mari non si riferiva soltanto a ciò che era accaduto quella notte. Quella volta fu lei, con mani e labbra tremanti, a baciarla con disperata riconoscenza."
E la chiusa, dio, cosa non è questa chiusa. I FEEL THE LOVE. La disperata riconoscenza. La disperata riconoscenza. Non so per quale motivo quest'espressione mi piaccia così tanto, forse è semplicemente azzeccata, ma tant'è.
Ancora, complimenti per l'idea della storia, la vicenda in sé, la scrittura scorrevole e piacevolissima, il focus sulla mia OTP. Grazie di questa perla! Long live KanaMari!
Alla prossima,
Alex
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