Recensioni per
Sotto la stessa luce, nella stessa ombra
di Pittrice88

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/12/17, ore 00:42

Wow che bella !!!! davvero è molto molto dolce e la frase " Quello era l'unico luogo in cui voleva essere, non solo per Natale" mi ha scaldato il cuore, è decisamente amore ed è palpabile. Continua a scrivere ancora

Recensore Master
23/12/17, ore 11:16

Ciao, avevo da giorni notato questa storia ma era rimasta drammaticamente ferma nell'elenco di quelle da recensire e da lì non si era mossa. Ho notato nel frattempo che hai aggiustato la formattazione del testo e di questo te ne sono grata, perché il modo in cui era strutturato prima avrebbe reso difficoltosa una lettura fluida. Questo è più chiaro e ferisce meno la vista, cosa che ritengo fondamentale quando si legge online. Inoltre (così ce lo leviamo di torno) e giusto perché si parla di testo, a onor del vero devo dire che qualche errorino c'è qua e là. La grammatica non è ben solida, ogni tanto manca un punto alla fine di una frase, altre volte una lettera maiuscola, c'è un errore nella parola "Backer"... ma in generale non ci sono enormi problemi. Se mi permetti, però, vorrei invitarti a lavorare di più su quello che scrivi e a non smettere perché questa storia dimostra che c'è del potenziale. Magari potresti trovare qualcuno che legge i tuoi testi e ti aiuta con gli errori. Difficilmente su queste cose mi sbaglio, se non vedessi del buon potenziale non te lo direi.

Detto questo passiamo a delle cose molto più piacevoli, la storia mi è piaciuta. Molto concentrata su un John che sembra quasi vagare senza una meta precisa, in cerca di un perché o un percome. John che frequenta una certa Samantha, ma che non sembra un granché coinvolto. Anzi tu ce lo descrivi come un John che sì, frequenta una donna e che cerca svago e distrazione, ma che durante l'incontro è a propria volta distratto e non pensa molto alla persona che sta a fianco. Ciò che dalle tue parole si capisce benissimo è che non è esattamente lei che John ha in testa. Sherlock viene nominato soltanto alla fine, ma è sufficiente la descrizione degli occhi di John che si illuminano per capire come mai con Samantha non ha funzionato. La storia non ha strettamente una tematica slash, forse è più pre-slash, eppure il rapporto profondo e l'amore totale che c'è tra John e Sherlock, è chiarissimo. Viene fuori in maniera perfetta. L'immagine poi che dai di Sherlock, è una di quelle a cui sono più affezionata. Lui a Baker Street, che suona il violino... John stesso ne è affascinato. Su di me ha fatto lo stesso effetto.

Come dicevo, la storia mi è piaciuta. Un piccolo viaggio dentro la mente titubante di John, alla scoperta dei suoi sentimenti per Sherlock. Alla scoperta della sua casa e di chi realmente vuole. Non c'è Natale con nessuna Samantha che tenga se paragonato a Sherlock Holmes...

Koa

Recensore Junior
22/12/17, ore 08:57

Che dolcezza in questa fic!! John tre continenti Watson che capisce che l'unico posto dove vuole stare è accanto a Sherlock. Il silenzio carico di parole non dette, sentimenti ancora non rivelati per l'eccessivo pudore e il suono del violino. Il violino che ha il compito di riempire quel vuoto carico di significato tra i due. Mi è piaciuta molto questa storia, potresti farne un seguito. Molto delicata, dipinta con mano gentile. Brava! Continua così!

Recensore Veterano
20/12/17, ore 18:08

Ciao tesoro! Sto ancora cercando di capire per quale assurdo motivo tu fossi restia a pubblicare una fanfiction in questo fandom!! È veramente veramente deliziosa!! E te lo dice una che non legge mai storie con personaggi aggiunti! I sentimenti di John traspaiono limpidi e trovo la parte finale in cui Sherlock gli sorride semplicemente adorabile!! Scrivi e pubblica ancora! Assolutamente;)!

Recensore Master
18/12/17, ore 10:17

Una storia, questa, che definirei tranquilla, che scorre senza particolare tensione emotiva fino all'immagine finale in cui John entra a Baker Street e trova la risposta alle sue inquietudini. Si rende conto, solo guardandolo, Sh, che tutto ciò di cui ha bisogno è lì, seduto silenziosamente sulla sua poltrona. Nella stanza c'è solo il rumore rassicurante della legna che brucia nel camino, poi le note di una melodia che sostituiscono le parole. Così svaniscono la tristezza ed il senso di vuoto di John che nemmeno l'affettuosa presenza di Samantha era riuscita a far dissolvere. Un racconto apparentemente semplice, il tuo, ma che mi ha colpito proprio perché, in poco spazio, racchiude il significato di un legame, quello tra Watson ed Holmes, che, nonostante i silenzi, ha sviluppato radici profonde.
P. S. In un MP ti annoto alcune osservazioni sul testo, qui desidero soltanto comunicare che ciò che hai scritto mi ha colpito ed interessato.