Recensioni per
Dolce, amaro, indomabile serpente.
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/18, ore 23:59

Inizialmente mi aveva ingannato l'uso delle descrizioni così delicate, Eros è pensieroso e rimugina sulla sua vita e poi l'incontro con quella giovane ragazza cambia tutto perché si mostra il vero volto di quel dio che ama la sofferenza, il veder annullarsi l'essenza delle cose.
Lui ama poter far innamorare ma se avesse avuto il potere di cambiare il tempo lo avrebbe usato a proprio vantaggio.

Mi ha messo tanta tristezza vedere il possessore di simil potere, essere così cinico.

Recensione premio "Raccontami una storia" -milla4

Recensore Master
12/04/18, ore 11:16

Recensione premio del contest "Porno - Drabble Contest" indetto da
outshined_ e valutato da missredlights sul forum di EFP

Ti devo fare i miei complimenti per il modo sublime con cui hai scritto questa OS su Eros. Di solito lo si descrive come qualcuno che fa del bene e che porti l'amore. Tu invece hai fatto sì che il lettore lo conoscesse per come è realmente, per come i grandi della letteratura latina e greca lo avevano descritto. Per questo ti ringrazio, per aver fatto conoscere la versione alternativa del mito che prevede Eros figlio di povertà e ingegno invece che di bellezza e guerra.
Toccante la parte in cui hai menzionato Saffo (che adoro in maniera quasi impudica) e la stessa fine che hai fatto fare a quella povera ragazza, ribellandosi al destino che Eros, con Zeus adirato e Ade felice.
Hai un modo di scrivere decisamente bello, che prende il lettore e lo lascia andare solo alla fine. Ti dirò, questo racconto mi ha riempito tanto quanto la morte della ragazza ha riempito Eros. Quindi complimenti!

Questa recensione fa parte del 10.000 Recensioni in un anno indetto dal Giardino di EFP

Recensore Master
22/03/18, ore 21:25

Ciao!
Ti ho vista in giro in alcuni contest sul forum, e ho pensato di dare un'occhiata alle tue storie; dato che adoro la mitologia greca, ho iniziato da qui.
Il tuo stile è veramente molto particolare: emozionale, avvolgente, con un lessico semplice ma una struttura complessa, un condensato di pensieri. Mi piace TANTISSIMO! Mi è piaciuta anche l'interpretazione originale che hai dato alla figura di Eros che, in effetti, un po' sadico deve anche essere... (scusami se ho detto delle inesattezze, ma non sono un classicista, anche se amo la cultura greco-ellenistica). Spero di leggere ancora altro di tuo. Un saluto,
mystery_koopa

Recensore Junior
01/01/18, ore 22:55

Travolgente. Ho letto tutto d'un fiato. L'ho sentito, ho sentito il frusciare delle ali e la disperazione nel silenzio del salto. È stato bellissimo, grazie.

Recensore Master
27/12/17, ore 12:02

Primo Posto: 
“Dolce, amaro, indomabile serpente” di alix katlice





◊ Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile) 

Ho un unico appunto da fare sul lato grammaticale: abbondi della congiunzione e e di virgole, anche quando potrebbero essere omesse o venire inseriti altri segni d’interpunzione/congiunzioni (– 0,2 totale). 
Per lo stile, invece, non ho nulla da dire: l’ho trovato molto delicato, in particolare quando sciogli i dialoghi, dove rasenti il lirismo, o comunque tocchi il tono classico che, da classicista – eh, ti sei trovata proprio quella giusta – tanto amo. 
La stessa bellezza l’ho riscontrata nell’introduzione al contesto, il paesaggio: sublime la prima scena di Eros che cammina sull’erba, il senso del fruscio e dell’eco, rumori impalpabili creati dal tocco delle sue ali sul suolo, così come sono stupende le immagini della divinità le cui ali scivolano sul corpo degli amanti, quasi a proteggerli – e a condannarli al medesimo tempo, per sempre. 
Alcune parti sono assoluta poesia, non so davvero dirti quanto mi siano piaciute e abbiano colpito; complimenti, davvero. 



◊ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10 

Adesso iniziamo a divertirci sul serio. Eros: dio dispettoso e sfuggevole, il vero padrone del mondo in quanto perfino Zeus, padre divino, non può sfuggire alle sue ali; potente, trattato dai vari autori in mille modi, da tenero vaso di gioie a sadico portatore di sventure, qua abbiamo un birbante particolarmente crudele: tutto gli appartiene, tutto gli si deve inchinare, tutto deve morire. Teso verso qualcosa di irraggiungibile, sublime, perfetto e quindi inesistente, nella sua corsa travolge ignare e innocenti anime e le guarda agonizzare nei loro sentimenti in cerca del sogno che può soddisfarlo, della gioia che può riempire il suo incolmabile vuoto; e non si ferma davanti alla schiera disperata che si forma ai suoi piedi, suo trono e popolo, prima vittima e insoddisfacente balocco. 
Mi è davvero piaciuto come, sfruttando la trattazione che Socrate fa di questa divinità a cui ogni cosa deve obbedire, il tuo Eros ha assunto tali toni di sadismo, e allo stesso tempo di disperazione: perché gli espedienti non aiutano, e il suo viaggio non avrà mai fine. 
Come il dolore di chi incontra. 
La fanciulla ha ragione: non è delicato, non è gentile. Vive nel e per la sofferenza di chi imbriglia nella passione, le lacrime sono il suo pasto; e io sono qui a esaltarmi come una folle per aver dato tale impronta abbastanza inquietante, ma che non si discosta dall’ambiguità e ambivalenza che il fanciullo alato ha sempre avuto, passino gli anni o i secoli. 



◊ Introspezione: 10/10 

Naturalmente, non potevo amare come hai deciso di tratteggiare la famosa mancanza che Eros tenta di colmare; e così la sua fuggevolezza, l’essere superiori agli altri. 
Domina anche nelle cose comuni: le sue ali coprono, i suoi piedi pestano, il suo sguardo si abbassa, il suono sale; osserva e investe le vittime con il suo potere, non riesce a vivere nulla di ciò che gli altri gli accusano e ritorcono. 
C’è quel senso di amarezza, però, che non risparmia nemmeno lui: proprio in quella perenne insoddisfazione e assenza, che è ciò che lo rende, per qualche istante, ancora più misero delle sue prede. È simile a un eroe tragico quel suo provocare, tormentare e spingere alla follia per trovare la propria pace, la ricerca che lo accumuna e lo rende l’altro lato della medaglia delle sue vittime. 
I pensieri di Eros sono così intrisi di distacco e, legate indissolubilmente a questo, ombre di tristezza per sé stesso e il suo continuo desiderio, che finiscono per rendere questa una storia molto partecipe, la quale ha preso spunto da un testo splendido e gli ha dato una sua profondità e completezza: è un lavoro che merita il suo elogio, di sicuro. 



◊ Gradimento personale: 10/10 

Mi è piaciuta, a dir poco. A tutto quello che ho detto sopra aggiungo solo la lode per il riferimento a Saffo: semplicemente splendido. E pensa che ci avevo pure pensato, mi ero chiesta se prima o poi avresti parlato della povera poetessa: ed ecco la sorpresa finale. 
Hai inserito una delle vittime più tristi e illustri di Amore, e quindi basta, direi che possiamo chiudere in bellezza. Il mio animo greco ringrazia tale perla, è stato un piacere intenso leggerla. 



◊ Eventuali punti bonus: 2/2 per aver scelto il fandom Mitologia greca 



Totale: 41,8/42