Recensioni per
La seconda vita di Merope Gaunt
di c_underwater

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/12/17, ore 14:53

Sesta classificata al contest "Flashiamo! - III edizione


Grammatica: 9.3/10 
 Ho trovato alcuni errori inerenti l'uso del soggetto e la coniugazione dei verbi, ma in linea di massima va bene. 
 • "Passano tra agli alberi": 'tra gli', errore di distrazione. 
 • "Da quel giorno Merope Gaunt aveva vissuto una nuova vita. Con il denaro di Tom, tra lo stupore e i pettegolezzi generali che circolavano in paese, avevano acquistato una bella villa a pochi chilometri di distanza, e lì trascorrevano le loro giornate placide": devi mettere 'aveva acquistato' e 'trascorreva', il soggetto di 'aveva vissuto' è 'Merope', nella seconda e nella terza frase non cambia, perciò i due verbi segnalati vanno concordati al singolare (- 0.20x2); è evidente che volessi intendere una condivisione d'azioni tra Merope e Tom, perciò suggerisco di rivedere il periodo, magari scrivendo: 'Con il denaro di Tom aveva acquistato [...] e lì trascorreva insieme a lui giornate placide'. 
 • "ma la libertà la rendeva ebbra e fremeva dalla voglia di": è Merope a fremere, ma dal momento che hai coordinato 'rendeva' e 'fremeva' senza specificare il cambio di soggetto sembra che sia sempre la libertà a compiere l'azione (- 0.30); suggerisco di scrivere 'ma la libertà la rendeva ebbra e la faceva fremere dalla voglia di'. 




Stile: 7.5/10 
 Semplice e lineare, tutto sommato piacevole da leggere, ma a volte è proprio la sua linearità a penalizzarti. Ho notato che tendi a coordinare quasi tutte le frasi allo stesso modo e, se questa a volte si rivela una scelta efficace per conferire un certo ritmo alla narrazione, qui la scorrevolezza del testo si perde: "Le sembra di galleggiare senza peso, senza un corpo, gli occhi le si riempiono di quell’immagine, poi ecco le mani di Tom a cingerle la vita, il pelo caldo dell’animale a contatto con le sue cosce, ora tocca a lei abbassare la testa perché i capelli non si impiglino tra i rami, ride con lui": "ora tocca a lei" e "ride con lui" sono due proposizioni principali indipendenti - sia da quelle precedenti che l'una dall'altra, coordinarle con la virgola da un lato rende la lettura troppo frettolosa, dall'altro appesantisce visivamente il testo. 
 "Con il denaro di Tom, tra lo stupore e i pettegolezzi generali che circolavano in paese, avevano acquistato una bella villa a pochi chilometri di distanza, e lì trascorrevano le loro giornate, placide e indisturbate, Tom reso innocuo dal filtro con cui ogni sera Merope, a sua insaputa, diluiva il vino.": qui invece ci sono troppo incisi, la lettura risulta eccessivamente rallentata; dire "si era fatta una piacevole ragazza" per descrivere un miglioramento dell'aspetto esteriore è a mio avviso una scelta infelice, anche perché quel "si era fatta" appartiene più al linguaggio del parlato. In linea generale non ci sono periodi confusi o troppo contorti, né fai uso di un lessico eccessivamente povero. Il vero problema di questo stile è che non comunica, sembra semplicemente un riassunto di quanto accaduto tra Tom e Merope. L'introspezione è quasi inesistente, appena visibile sulla superficie, e nonostante il testo racconti una storia che abbraccia diversi archi temporali il finale risulta precipitoso, non dà modo al lettore di provare empatia verso i protagonisti, né di entrare nel loro mondo. Avrei preferito leggere qualcosa di meno riassuntivo, meno incentrato sul "cosa è successo" e più sul "come". 
 A tal proposito ho apprezzato tanto l'incipit: "Merope aspetta. Ogni pomeriggio siede alla finestra, in attesa di udire il familiare insieme di suoni: il fruscio tra la vegetazione, lo scalpiccio degli zoccoli, le risate." Qui succede il contrario, giochi sulle percezioni sensoriali della protagonista e rendi le azioni che descrivi vivide, portandoci vicino a Merope. 



Titolo e introduzione: 5.5/10 
 Al titolo ho assegnato 2, all'introduzione 3.5. Secondo me "La seconda vita di Merope Gaunt" non rispecchia la storia. Il finale mostra la presa di coscienza di Tom, libero dal filtro d'amore, e lascia tutto - Merope stessa - in sospeso. L'ultima cosa che ricordiamo è il disgusto con cui Tom la guarda, il focus si sposta su di lui e mette lei in secondo piano. Dal momento che per il resto della storia hai prevalentemente riassunto i fatti, senza invece raccontarli, non ho letto di una "seconda vita", ma di azioni elencanti i fatti che sono state effettuate con distacco, senza mai mettere i personaggi in primo piano. Merope è la protagonista, eppure la sua storia s'interrompe di colpo, viene troncata in modo davvero brusco dopo averci offerto poco dei suoi pensieri e sentimenti. Per queste ragioni non trovo il titolo pertinente, anche se preso in sé non è male. L'introduzione si apre con un'immagine sensoriale d'effetto che trasporta subito il lettore vicino alla protagonista, io mi sono sentita vicina a lei, come se stesso ascoltando a mia volta i suoni che s'udivano davanti alla finestra. In genere, tuttavia, preferisco introduzioni sintentiche e incisive. Quella che proponi è costituita dall'intero primo paragrafo della storia e si rivela quindi dispersiva, perdendo proprio in incisività. La parte estrapolata dal testo che hai scelto è ottima, consiglio semplicemente di non riportarla per intero. 



Caratterizzazione personaggi: 7.5/15 
 Sappiamo poco di Tom e Merope, perciò parlerò di caratterizzazione. Nella tua storia a Merope piace credere che sia stato l'amore per Tom a restituirle i poteri, a darle la forza di agire, e questo è un aspetto che mi è piaciuto tanto. In poche righe riveli molto di lei e del sentimento incondizionato che nutre per Tom, ci mostri il suo lato più innocente, quello di chi sogna a occhi aperti e spera in un lieto fine, con l'ingenuità tipica di una ragazzina alle prese col primo amore. Merope sembra vivere in un mondo sospeso, da fiaba, e credo che questa caratterizzazione rispecchi la vera lei. Merope smette di dare il filtro a Tom in virtù di questa sua ingenuità, è l'indole da sognatrice a prevalere in lei. L'"Imperio" di cui si serve per convincere Tom a bere il filtro la prima volta si rivela plausibile: Merope è stata disposta a farsi amare per mezzo di un inganno ed è con l'inganno stesso che qui la mostri dare inizio a tutto; questo gesto rispecchia il suo desiderio disperato, Merope è vittima di un sentimento talmente ceco e incondizionato da dimenticare la morale e il rispetto altrui sin da subito, nel momento in cui pretende di poterlo vivere davvero. Ti darei il massimo se Tom non fosse così assente. Di lui non percepiamo praticamente nulla, nemmeno i sentimenti fasulli che Merope l'ha costretto a provare, non ho niente su cui basarmi per parlarne, a parte l'iniziale diffidenza che nutriva nei confronti di Merope. Peccato, perché con la protagonista sei stata veramente brava! 



Sviluppo della coppia: 5/15 
 "Uno sguardo vacuo e un sorriso sornione ricambiarono l’espressione preoccupata di Merope. In quel momento la giovane strega seppe che Tom Riddle era innamorato di lei." Ho scelto questo periodo per aprire la valutazione perchè, purtroppo, ne costituisce la sintesi. Sarebbe stato carino raccontare tramite sensazioni, anziché azioni. Tutti sappiamo che Merope ha fatto innamorare Tom Sr con l'inganno, riscriverlo parlando soltanto del "cosa" e non del "come" non aggiunge niente di nuovo, si rivela ripetitivo ed estremamente noioso da un lato, privo di coinvolgimento dall'altro. Per esempio avresti potuto descrivere come si è sentito Tom dopo aver bevuto il filtro, oppure come si è sentita Merope nel vedere che lui aveva cambiato modo di guardarla. Soffermarsi su uno di questi aspetti avrebbe dato un tocco diverso alla storia, un'impronta sua. Purtroppo come ti ho già fatto presente il testo non comunica e la coppia, complice la presenza di Tom appena abbozzata, non si sente. All'inizio eri partita splendidamente con la descrizione di Tom a cavallo, ti eri soffermata sulle sensazioni di Merope con realismo e ricchezza di particolari, ma poi la trama si è inaridita. Manca l'introspezione, mancano i ricordi stessi che descrivi, perché il lettore non ha modo di percepire quello che provano i personaggi. Il pathos non c'è, mi spiace, non ho provato nulla. 



Totale: 34.8/60 

Recensore Junior
28/12/17, ore 00:47

Non navigo nella sezione di Harry Potter di EFP da tanto tempo, ma sono contenta di aver trovato questa piccola perla: breve, semplice, ma impossibile da non notare! Sia per il personaggio e gli eventi che racconta, sia per il modo in cui è scritta.
Mi rendo conto del rapporto malato e dell'ossessione di Merope, tutto tranne che sana, ma amo il modo in cui hai descritto i suoi sentimenti. Anche se con la consapevolezza del fatto che è schizzata, l'ho trovata estremamente tenera. Ingenua, ma non stupida o sciocca, e neanche disperata in maniera banale. Non si strugge piangendo o strepitando - non che ci sia niente di male, ma questa è una visione della psicologia di Merope e dell'amore impossibile per Tom fresca e nuova. 
La cosa più bella della fanfiction è che si riesce perfettamente a simpatizzare con Merope, o almeno a capirla, e si entra nella sua mente senza problemi... talmente tanto da arrivare a convincerti di essere, dopotutto, nel giusto. Ed è perfetto, perché entrando dentro la testa di qualcuno deve riuscire a convincermi di qualsiasi cosa, anche delle idee più becere - almeno fino alla fine della lettura.
Insomma, tanti, tantissimi complimenti (e buone feste, anche se in ritardo!)

Recensore Junior
24/12/17, ore 23:07

Voto 10/10 
E' duro da ammetterlo, ma questa storia mi ha colpito tantissimo!In modo semplice l'autrice ha saputo descrivere i sentimenti di Merope, il desiderio quasi morboso -eppure l'unica cosa che la riesce a rendere libera e sognatrice, a darle una "giovinezza" - che l'assale e che la spinge ad un gesto estremo, la somministrazione del filtro d'amore. 
Mi è piaciuto anche come, sempre in modo semplice, sia stato descritto il momento in cui Merope decide di liberare dall'incanto Tom, convinta che le sarebbe restato accanto. 

Buone feste!

Recensore Master
24/12/17, ore 20:06

Ciao, cara!
Ti lascio la mia valutazione anche qui:
Autrice presunta: chia_3
5/10
Questa storia non mi è piaciuta molto, soprattutto perché non mi ha lasciato niente.
È una descrizione, non particolarmente fantasiosa e nemmeno particolarmente originale, di quello che è successo tra Tom Sr. e Merope. Di storie così ce ne sono tante e, viste le restrizioni imposte dal canon (nel senso, quello succede, non altro), mi rendo conto che dare un’interpretazione particolare della vicenda non fosse facile, ma ho letto storie su questa coppia che ho trovato straordinarie – sia che portassero una visione completamente nuova, sia che fossero un fedele missing moments.
Lo stile è molto semplice, fluido, di scorrevole lettura, ma non mi ha trasmesso più di tanto.
Inoltre, la coppia praticamente non c’è. Tom compare nella storia solo per bere il filtro e mettere incinta Merope, è praticamente un fantoccio senz’anima e se, dopo l’assunzione del filtro d’amore potrebbe anche essere accettabile, prima non lo è. È un personaggio completamente piatto che non hai sviluppato e che rimane privo di “voce”, senza un’introspezione che ne rappresenti lo stato d’animo: la protagonista assoluta della storia è Merope e, se in una storia normale può andar bene, in un contest incentrato sull’amore di coppia non direi.
Mi è piaciuta molto invece la caratterizzazione di Merope. Non saprei dirti neanche di preciso il perché, ma l’ho trovata originale e simpatica nelle sue esternazioni emotive: i moti di entusiasmo, la frenesia, l’amore assoluto, gli scatti di autoconvincimento. È una Merope accecata dall’amore ma anche molto consapevole – tranne, naturalmente, nel finale.
Unica nota dissonante: secondo me non avrebbe usato l’Imperio, nemmeno per costringere Tom a bere il filtro.
Buon Natale!

Un bacio,
Mary

Recensore Junior
24/12/17, ore 19:36

Ciriciao! Lascio anche qui il mio commento.

Voto: 6/10 

Inizio dicendo che apprezzo l’uso di questa coppia, in questo contest in particolare, poiché è atipica: è frutto prima della fantasia malata di una ragazza tanto innamorata da incantare l’uomo che ama. 
Devo ammettere, tuttavia, che questa storia non mi ha conquistata; l’ho trovata carina, ma non mi ha dato quell’effetto “wow" che speravo per questa coppia. 
Penso che il motivo principale sia la struttura del testo: questa divisione temporale, a mio avviso, sarebbe stata migliore se avessi inserito degli elementi che caratterizzano il periodo. Questa cosa è presente in parte nel “Luglio 1925”, quando Merope decide di “tentare in una giornata particolarmente calda". Personalmente avrei apprezzato più dettagli simili, come il cinguettare degli uccellini in Aprile, ad esempio, o lo scoppiettare del fuoco nel camino durante Ottobre: pochi dettagli che potessero far capire il tempo in cui il momento è ambientato, perchè non mi basta la semplice dicitura del mese. 
Il tutto mi sembra accadere troppo velocemente, non ci addentra abbastanza. 
La prima parte è quella che più ho apprezzato, soprattutto quando Merope immagina di cavalcare con Tom Sr: il sogno è vivido, tanto che la ragazza avverte tutto ciò che lei crede la circondi, come la mani dell’uomo o i rami degli alberi. Mi è piaciuta anche la parte finale, perché sei riuscita a dare una stupenda spiegazione sui motivi che spingono Merope a interrompere il dosaggio della pozione. 
In generale trovo che lo stile sia troppo semplice per una coppia tanto drammatica e complessa come questa. Infine hai descritto una stupenda Merope, illusa e persa in una fantasia che può essere reale solo con la magia, ma sento davvero poco Tom e avrei preferito che fosse stato ugualmente approfondito. 

In caso di qualche dubbio non farti scrupoli a farmi sapere, sarei felice di spiegarmi meglio nel caso.
Ti auguro Buone Feste.
Un bacione
M.P.

Recensore Veterano
24/12/17, ore 15:56

3.5/10 
Fondamentalmente, la storia non ha nulla che non va dal punto di vista formale e grammaticale. Il problema è proprio il contenuto: la vicenda di Merope e Tom è molto particolare e affascinante, offre miriade di spunti, più o meno oscuri e travagliati, eppure qui è stata come “sprecata”. La storia racconta cose che già sappiamo: praticamente sono state prese tutte le informazioni del canon, allungandole leggermente (ma nemmeno tanto), senza aggiungere nulla di nuovo, senza lasciare il segno, senza nemmeno caratterizzare il tutto da uno stile particolare o da particolari degni di nota… non dico di inventarsi chissà cosa, ma perlomeno raccontarcela in modo più innovativo, inserendo elementi, fatti e quant’altro… ma, soprattutto, curando l’introspezione! La storia è puramente la descrizione di un fatto, nudo e crudo, e trasmette zero emozioni. I personaggi sono lontanissimi dal lettore, l’introspezione è praticamente nulla, non percepiamo né la confusione di Tom, né la follia e la disperazione di Merope… Peccato, davvero, anche perché le premesse iniziali mi avevano fatto ben sperare (la scena in cui Merope immagina di essere a cavallo con Tom e ne richiama le sensazioni era azzeccatissima), ma poi sono rimasta delusissima dal resto. 

In bocca al lupo per la fine del contest e buone feste :)
 

Recensore Master
24/12/17, ore 13:17

Ciao ^^

La storia mi è piaciuta ma non mi ha emozionato. Ho trovato Merope non caratterizzata benissimo. La vedo molto più complicata, arrabbiata e che si vede più inutile e maltrattata di così. Avrei preferito un'introspezione molto più torbida, perché è stata umiliata tutta la vita e una storia più forte e violenta l'avrei apprezzata di più. Cosi mi ha trasmesso poco.
Avrei apprezzato una caratterizzazione meglio concepita insomma. Ma la storia è comunque molto carina e ben scritta.
Un bacio