Ehi, buonasera!
I confronti tra padri e figli sono sempre stati al centro di un'attenzione non indifferente nella serie, è una costante che, generazione dopo generazione, è sempre interessante da percepire e notare per le motivazioni per i quali vengono mossi.
L'idea di questa flash è chiara e scorrevole fin dal suo principio, va a parare esattamente su una confessione a livello umano e personale, distaccandosi dalla componente più sociale, sul non essere un buon ninja, all'altezza della fama di suo padre, anche facendo un paragone di età tra i due.
È possibile percepire quanto Orochimaru e Mitsuki non siano soliti passare tantissimi momenti insieme durante le varie giornate, che il loro rapporto non è convenzionale e accostabile a nessun altro, tuttavia questa scena risulta essere importante e conferma che c'è un supporto solido e notevole tra i due, sotto molti punti di vista.
Difatti non è affatto facile fare coming out perché ci sono incertezze, timori e possibilità che le persone intorno a noi fraintendano e trasformino la propria opinione, limitati da un qualcosa che non dovrebbe affatto essere un'etichetta per definire qualcuno; tra l'altro devo dire che mi è piaciuto il tono iniziale e quasi solenne con il quale Mitsuki si approccia a Orochimaru per poi fargli la rivelazione, quasi come se fosse pronto (a prescindere) nel ricevere frasi di disprezzo, di creare il peggio e dare al genitore una batosta, specie in quel silenzio scandito con mistero e interminabilità.
Fortunatamente suo padre è un uomo dalle larghe vedute e capace di andare oltre ogni situazione, e complice per comprensione dell'argomento di conversazione, si dimostra sagace e pungente nel modo più affettuoso possibile, mostrandosi pieno di acume e serenità a riguardo.
Si percepisce una scena carica di una comicità sottile e crescente, arricchita anche da uno spettatore impiccione come Suigetsu, dal tale potenziale non indifferente (mi viene quasi da pensare che in Boruto ci siano casi di spionaggio in certi istanti, da parte dei personaggi), c'è una distensione dei sentimenti molto palpabile ed è una flash positiva che mette in chiaro lucidità, verità e seraficità tutte percettibili nello sviluppo e nel conseguente finale, veramente molto carino e candido, anche per l'accostamento a Mitsuki stesso.
Questa confessione è scorrevole, pulita e molto diretta ma con moderazione, è immersa nel contesto quotidiano ed esprime, con dialoghi sintetici ma centrati, le volontà tra padre e figlio di sostenersi e incontrarsi, raggiungendo un equilibrio di emozioni, con le quali Mitsuki andrà dritto per una strada più lineare che avrà il sostegno e il rispetto di persone a lui care, in primis suo padre, un pilastro fondamentale per la sua vita, nonostante tutto.
Non si parla mai esplicitamente di orientamenti sessuali all'interno di quest'opera e trovo gradevole che ci siano idee sviluppate in merito, immerse nella quotidianità e per questo percettibili come normali, trattabili a seconda di generi più leggeri e godibili, per esempio.
Per quanto mi riguarda, oltre ad essere stata una lettura piacevole, la storia mi ha intrattenuto e fatto sorridere e ridere in certe sue parti, ancor più di quanto le aspettative facessero presupporre, il che significa che con una semplice flash hai fatto un lavoro più che ottimo, per cui bravissima!
Un abbraccio grande,
Watashiwa |