Penso che il problema di fondo sia il fatto che io, te, tutti noi, ci ostiniamo a cercare dei collegamenti logici e psicologici nei personaggi fra lo Z e il Super. I personaggi sono gli stessi, in teoria, le storie sempre quelle, ma... il problema è che non ci può essere una vera coerenza perché Z e Super sono due serie di genere completamente diverso.
Se è vero che nello Z Vegeta non ha mai dimostrato apertamente alcun interesse, nostalgia, affezione, chiamiamola come vogliamo, per i Saiyan come popolo e pianeta, così non è nel Super, dove come giustamente sottolinei questo sentimento è diventato la base di una nuova orripilante trasformazione. Non mi pronuncio sui brillantini, è meglio, e neanche voglio disquisire su quanta poca fantasia hanno alla Toei... cosa ci proporanno al prossimo giro? I capelli verdi a pois rossi? Ma anche no, orrore, basta.
Sullo Z è stato come applicato... un filtro, come i filtri di Instagram, tutti i personaggi sono diventati più ebeti, le storie più demenziali, i nemici meno spaventosi, il dramma meno drammoso, il sangue è diventato saliva. Nella nuova caratterizzazione di Vegeta acquista un qualche senso che lui, un principe decaduto, provi interesse per il pianeta dei Saiyan di un altro universo, non suona nemmeno così strano. E' esagerato, certo, molto esagerato, quasi caricaturale, c'è in ballo la sopravvivenza dell'universo dove ci sono sua moglie e i suoi figli (e se stesso!), ma lui pensa all'universo affianco. Abbastanza assurdo. Anche se... a volte mi scopro a pensare che se questo fosse accaduto nello Z, penso che Vegeta ne sarebbe comunque stato curioso.
In merito al contenuto stretto della storia, che dire, è come al solito scritto benissimo come piace a me e hai spiegato in un modo delizioso e tagliente al tempo stesso. E' una bella interpretazione, anche se appunto, rimane un'interpretazione, non sappiamo cosa Vegeta abbia pensato davvero (ne sto parlando come se esistesse, sono da ricovero <3) e sono plausibili tante, tante strade di introspezione ugualmente credibili, secondo me. Vegeta non è mai stato un asso nel contatto con la propria emotività "debole", ricordiamoci che prima di ammettere, a se stesso e al mondo, di provare un qualunque tipo di affezione per Mirai Trunks, ha dovuto attendere di vederlo morto...ed erano passati diversi anni, di tempo e sviluppo del personaggio. Inoltre, non penso che Vegeta fosse così tanto peggiore rispetto alla gente con cui si circondava Freezer, ma il modo in cui tu lo hai caratterizzato come un essere autenticamente "mostruoso" l'ho trovato molto affascinante ;)
Non colgo il tuo invito sul fare filosofia, sarebbe vincere facile per te, specialmente da un punto di vista retorico. Io penso che l'identità di una persona sia fondamentalmente formata dalla sua storia, dal bagaglio di esperienze che ha e dalle credenze che si è formata su se stessa, sulle altre persone e sul mondo.
Certo che ci sono altri modi dimostrare i propri sentimenti, ma il Super è la serie sbagliata a cui rivolgersi in cerca di realismo psicologico. Non quadra pressoché nulla e alla Toei non interessa di farla quadrare, ormai il dramma, le lunghe attese cariche di tensione, le stragi e i momenti epici di Z non hanno più posto. Un personaggio come il Vegeta dello Z, ancora oscuro e pieno di contraddizioni, sarebbe fuori posto in un contesto così poco serio.
Lo si continua a guardare per nostalgia e per una sorta di masochista speranza che le cose possano cambiare anche se, viste le recenti dichiarazioni, non sembra che questo desiderio verrà mai avverato con il Super, magari in futuro con qualche altro prodotto. Mi hai fatto tornare una nostalgia pazzesca della saga di Namecc, temo che andrò a riguardarmela.
Buona serata,
Nu
PS: Continuo a ripetere che non accetti il cambiamento :)
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