Recensioni per
There is no way to be forgotten
di Moriko_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/03/18, ore 19:41

Ave carissima pinguina scrittrice. E credo che questo tuo quadro ritragga, una volta per tutte, la tua figura di Gowasu, che penso si possa riassumere in una sola parola: dignitoso.
Dignità è ciò che ho percepito trasparire da queste righe: Gowasu mantiene un atteggiamento che è un incrocio tra il dolore, la fermezza e la speranza, diviso tra i suoi doveri e la sua personalità più vera, e i suoi rimpianti, ovviamente. Righe sufficienti a descrivere in maniera non scarna, ma esauriente tutto ciò che vedi in questo personaggio, e da cui traspare anche il motivo per cui ti ci sei, a ben ragione, affezionata.
Complimenti vivissimi, ancora una volta, per la delicatezza con cui tratteggi i personaggi, dandogli sì quella dignità che in un universo bislacco e d'azione come questo viene spesso e volentieri accantonata. Questa volta, mia cara, credo ti sia superata, trattando i sentimenti contrastanti del nostro protagonista in maniera decisa, ma non affrettata, piena di umanità come solo tu sai fare.
Alla prossima!
Stellaskia

Recensore Master
26/02/18, ore 15:36

Ciao, eccomi qua finalmente a recensirti questo piccolo capolavoro!

Sì perché adoro questo stile e questo tono. Struggente, malinconico, Frasi brevi e di impatto quando serve per colpire il lettore, per mettere ko il suo cuore. Frasi più articolate quando è necessario argomentare.
Ammetto che è lo stile e l'effetto che cerco di rendere anch'io quando scrivo (o almeno, ci provo). Beh, se il risultato sul lettore dovesse essere questo, ne sarei felice e soddisfatto.

Per il resto, ne abbiamo già parlato altre volte di questo rapporto Gowasu/Zamasu e so bene come la pensi, quanto amore hai per questi personaggi e per il loro legame. Gowasu è estremamente buono e paterno, forse anche quasi un nonno rispetto al giovane apprendista se consideriamo la differenza di età e il bene incondizionato e totalizzante che trasmette, proprio come quello che sa dare un nonno a un nipotino. Verosimile anche il fatto che continui a struggersi per la fine del suo discepolo, un misto di dispiacere e senso di colpa.
Sarebbe interessante esplorare anche i punti di vista di Zamasu in altre occasioni...
Nel senso, cosa gli è passato per la testa quando ha deciso di assassinare il suo maestro? Ha vissuto un dramma interiore prima di prendere la decisione? O anche dopo aver compiuto il terribile gesto?
O ancora, se alla fine della saga che lo vede protagonista fosse ancora da qualche parte e potessimo vedere i suoi pensieri (ad esempio sotto forma di spirito negli Inferi, la butto lì), cosa direbbe? Si sarebbe pentito? Avrebbe nostalgia anche lui di Gowasu?
Tanti interrogativi o forse anche solo tanti spunti ;)

"「Che questo profumo… possa raggiungerti, ovunque tu sia.」" Bellissima l'immagine di un Gowasu che prepara il tè anche per il defunto discepolo e spera che il profumo possa raggiungerlo, in qualche modo. Malinconia a palate in chiusura, un pugno nello stomaco al lettore a suggellare la storia: molto, molto bene per come la vedo io!

Inoltre, amo troppo queste due righe e la loro musicalità:

"Se solo avessi il coraggio di lasciarmi il passato alle spalle e dimenticarti…
Se solo fossi come tutti gli altri e iniziassi ad odiarti…"

Se dovessi scrivere una canzone su un amore andato male, ti chiederei il permesso di inserirle, mi piace davvero tanto il suono che ha, oltre che l'effetto, il senso. Fai finta che io la stia cantando questa parte e vedi che bell'effetto che fa! :)
Sono serio comunque, lo penso davvero!

Come credo che se questa tua storia non avesse l'introduzione che specifica per bene i personaggi protagonisti, sarebbe bellissima anche applicata a una storia d'amore finita male, una bella descrizione della nostalgia e il dolore che prova almeno una delle due parti in causa!

In definitiva, ancora complimenti e leggerò volentieri anche altri episodi sull'Universo 10!
A presto.
Teo5Astor

Recensore Junior
13/02/18, ore 09:30

Eccomi di nuovo, a leggere un'altra stupenda storia sul mio Kaioshin preferito e sul suo assistente.
In questa storia mostri il povero Gowasu a cercare di dimenticare Zamasu, senza riuscirci, continuando a lacerarsi interiormente, cercando di odiarlo e di andare avanti. La divinità del Decimo Universo ripensa al tè, la magnifica bevanda che il suo assistente li preparava ogni giorno, versando qualche lacrima, mentre sbaglia il dosaggio, preparandone sempre due, e cercando una sorta di contatto con Zamasu, anche se questo non esiste più.
Come sempre la storia ti fa venire voglia di piangere.
Ti saluto e alla prossima storia.

Davos

Recensore Master
10/02/18, ore 17:38

Buonasera 😊
Passo subito al sodo col dire che credo che tu abbia dato la giusta profondità al personaggio di Gowasu e ai sentimenti che sicuramente ha provato. Zamasu era il suo allievo, dunque Gowasu si era certo abituato alla sua presenza (non fatico nell'immaginarlo mente sbaglia il dosaggio del tè, com'è accaduto qui) ed è difficile accettare del tutto che non ci sia più, soprattutto dato che la loro "separazione" è stata così traumatica.
Lo stile scrittura semplice, ma tutt'altro che banale o scarno, rende il tutto ancora più gradevole da leggere (nonché coinvolgente) ☺
In sintesi, complimenti 👍😊 alla prossima!

Recensore Master
08/02/18, ore 12:57

La tua storia mi è piaciuta molto: triste ma allo stesso tempo molto intensa.
Gowasu, nonostante il suo allievo avesse tentato di ucciderlo, non riesce ad odiare Zamasu e, allo stesso tempo, non riesce a dimenticarlo.
Dopotutto, per un periodo, loro due erano amici, anche se poi le idee di Zamasu hanno finito per contagiare la sua anima, e immagino che lui, più di tutti abbia sofferto per il suo tradimento e continua a preparare una seconda tazza di tè per lui, come se sperasse che il vecchio Zamasu tornasse.
Comunque sia, questa storia mi è piaciuta davvero tanto, anche se è un po' triste...
Alla prossima.
Il Corsaro Nero.