2 - “D'Amore ed Ossessione” di id_s.
Totale: 35/60.
1) Grammatica e ortografia: 10/10.
Ottima.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 5/10.
Devo dire che questo stile non è stato esattamente di mio gradimento.
Ho avuto l'impressione, per tutta la storia, che tu abbia voluto “strafare”, senza riuscirci. Ci sono molte frasi che sono troppo cariche, sia dal punto di vista della sintassi (troppe coordinate e subordinate in un unico periodo) che dal punto di vista delle lessico e delle figure retoriche.
Ti faccio un esempio. “Nei miei ricordi, invece, brillavi delle fiamme che t’animavano i capelli, quel fuoco danzante intorno al tuo volto virgineo da Madonna su una tomba bianca, di seta come le coperte che t’avvolgevano – una Madonna con una bocca da puttana.”: questa frase è decisamente troppo, viene addirittura a perdersi il senso logico (cos'è di seta? La tomba? È un aggettivo un po' strano per una “tomba”, a meno che non intendessi l'interno della bara, il rivestimento di stoffa. O intendevi il suo volto?). Il lessico è aulico in una maniera che, secondo me, non risulta vincente: “virgineo” abbinato a “Madonna” è molto adatto, ma è un termine di una sfera semantica così particolare che stona con tutto il resto della flash.
Anche le citazioni che hai inserito nel testo non si amalgamano bene, in particolare quella dei Baustelle, che salta proprio all'occhio – forse perché la conoscevo già, ma secondo me è perché è troppo lineare rispetto allo stile barocco di tutto il resto. Quella di Lolita si amalgama meglio, anche se viene completamente svilita dal contesto: come rovinare una delle più belle citazioni della storia letteraria del '900.
Inoltre, in tutte le tue storie ho sempre l'impressione – mi auguro erronea – che non sia tutta farina del tuo sacco, come se tendessi a farti influenzare, magari anche involontariamente, dallo stile di autrici che ti colpiscono particolarmente. L'ho notato più in altre storie che in questa, ma espressioni come “il mio peccato e il mio tormento”, “agognato fiore lasciato ad appassire” non mi sono nuove e mi ricordano autrici più capaci.
Nel complesso, trovo che tu tenda a eccedere con lo stile, caricandolo di immagini a cui non dai il giusto spazio e di un lessico aulico che però non si accompagna bene alla sintassi, che invece di risultare intricata in un modo armonioso sembra soltanto contorta e appesantisce la lettura.
Il mio consiglio è di semplificare e alleggerire un po' lo stile, perché così appesantito e “barocco” penso non renda al meglio. Non è semplice gestire uno stile “importante”.
3) Titolo: 2/5.
Come mi pare di averti già detto in passato, le parole in un titolo devono essere tutte in minuscolo. E non è una questione di gusto personale, ma di correttezza oggettiva. La maiuscola andrebbe bene soltanto se l'Amore e l'Ossessione fossero personificati, cosa che non mi sembra di intuire dalla storia, con cui tra l'altro il titolo ha poco a che fare (non c'è alcun amore in qualcuno che ti usa violenza, la scelta mi sembra infelice).
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 9/15.
Parto col dire che la scelta di non nominare James nemmeno una volta non mi sembra vincente, visto che in una flash le cose più importanti sono la chiarezza e l'immediatezza, così che il lettore non si senta perso nel testo.
Per quanto riguarda la trama, francamente non la trovo realistica, anche perché è molto esile. Si sa soltanto che James, pazzo d'amore, aggredisce Rose e forse la uccide: il tutto senza una spiegazione, un perché, un po' di introspezione. So che in una storia con così poche parole non c'è tanto spazio per dilungarsi nelle spiegazioni, ma non puoi scrivere di un qualcosa di così inusuale (perché violentare la cugina non è la normalità!!) senza giustificazioni di sorta, diventa inverosimile e molto poco credibile.
In questo senso, anche le caratterizzazioni dei personaggi lasciano a desiderare.
Con la focalizzazione su James, Rose è presentata ai lettori soltanto attraverso l'idea che ne ha lui, e infatti esce una figura dai capelli rossi a metà tra una “Madonna” e una “puttana”, senza una personalità e senza caratteristiche che rendano il suo personaggio sfaccettato. Rose è una vittima, quello è il suo ruolo, ma la ragazza della storia poteva essere lei come Lily o come Victoire. Non c'è niente che la renda “Rose”, non le hai costruito una personalità, non le hai dato una “voce”. In questo mi hai ricordato un po' la struttura di Lolita, in cui lei è sempre presentata attraverso gli occhi di Humbert, ma in quel romanzo c'è – per il lettore attento, come direbbe Nabokov – qualche scorcio della vera Lolita, mentre nella tua storia la vera Rose è morta e sepolta.
Per quanto riguarda James, secondo me, hai perso un po' il senso della prospettiva. Tutta la storia è praticamente un delirio su quanto lui ami Rose, su quanto la trovi bella e terrificante, su quanto la desideri e su quanto si senta in colpa. Ti sei persa in una serie di riflessioni deliranti più adatte a un personaggio poco sano di mente, quando invece avresti potuto usare un “tono” lievemente più ragionevole e dare qualche spiegazione in più per il lettore. In tutto questo, James non dà mai una giustificazione del suo atteggiamento, non c'è rimpianto vero e proprio, ma solo un mix caotico di desiderio – mi rifiuto di chiamarlo amore! -, di violenza e di senso di colpa.
Con le parole che avevi a disposizione si poteva fare molto di meglio. Ho notato anche in altre tue storie che hai l'abitudine di “perderti via” nelle trame di uno stile inutilmente complesso o in un'introspezione molto descrittiva che però non lascia niente sul piano emotivo al lettore e che non svela nulla dei personaggi. Penso dovresti focalizzarti un po' di più su quello che vuoi dire e trasmettere, piuttosto che lasciarti andare a uno stile descrittivo che, in fin dei conti, risulta sterile.
5) Sviluppo del genere dark e/o horror e attinenza alla tematica scelta: 4/10.
Devo ammettere che non sono rimasta particolarmente soddisfatta da come hai utilizzato il genere e la tematica scelta.
Per quanto riguarda il genere dark, ti ho assegnato 2/5.
Il genere c'è, ma è davvero velato. La violenza e l'omicidio – che sarebbero stati sicuramente attinenti al dark e forse anche all'horror – sono appena accennati, lasciati come un sottofondo. Mi rendo conto che non sono temi che tutti sono in grado di gestire, ma per lasciarli ai margini in un contest che chiedeva esattamente quello come tema cardine è meglio fare un'altra scelta di tematiche.
Ci sono alcune immagini che, però, mi hanno colpita, come questa: “Il tuo volto era scavato ed i tuoi occhi scuri come pozzi di buio – e il tuo corpo scheletrico correva danzante verso un cimitero a cielo aperto senza neanche voltarsi indietro, verso le mie mani ancora pregne del tuo sangue, quello di cui mi ero nutrito sottraendoti alla vita goccia dopo goccia.”. A parte l'eccedenza stilistica che trovo davvero disturbante (eliminerei l'espressione “pozzi di buio” che è ridondante e cambierei “pregne” con un termine un po' più incisivo), è un'immagine molto forte, James che immagina il corpo denutrito di Rose che corre verso un cimitero senza voltarsi indietro. Ecco, mi sarebbe piaciuto che approfondissi certe metafore estremamente forti e incisive, nonché decisamente macabre, piuttosto che dilungarti sulla simbologia di “Madonne”, “angeli”, “peccati” e “tormenti”, in cui è molto più difficile risultare originali.
Per quanto riguarda la tematica dello stupro, ti ho assegnato 2/5.
Trovo che sia troppo poco descritta, sia nelle motivazioni di James – e “la amo talmente tanto da non vedere che mi disprezza” non basta! - sia nell'atto in sé. Dato che era un contest dark, avresti potuto spingere con qualche scena “forte”. Era uno dei temi più facili da sviluppare, ma sei rimasta troppo soft e l'hai lasciato a margine, senza dargli la giusta rilevanza.
6) Gradimento personale: 5/10.
Devo essere sincera, la storia non mi ha appassionata.
Questa è una delle mie coppie preferite e vederla descritta così mi ha lasciata perplessa e insoddisfatta. Non perché non concepisca uno stupro tra i due – in fondo sono personaggi della Nuova Generazione e tutto è possibile, e anche io ho scritto una storia con queste premesse – quello che mi ha disturbato è che non ci sono spiegazioni, se non questa “ossessione” di fondo che James utilizza per giustificare il suo comportamento criminale – stupro e omicidio, ma io ti amavo! Non che non possa succedere davvero così nella vita reale, ma tu hai descritto tutto con molta superficialità, facendola passare quasi come una cosa “normale”, e una banalizzazione del tema non è nelle mie corde.
Fossi in te, mi dedicherei a elaborare storie più verosimili e più semplici, perché non tutti riescono a gestire questo tipo di situazioni con la giusta dose di buon gusto. |