Ma?! Manco per un pochino di tempo e non solo mi ritrovo uno speciale di San Valentino, che ho letto ovviamente fuori periodo, ma un tuo racconto in un fandom che non sia Avatar. Stupore. Non me lo aspettavo e la cosa mi ha incuriosita talmente che ho dovuto leggere assolutamente questa storia. Premetto che non conosco la serie di cui narri le vicende, ma sappi che sei riuscita a farmi venire voglia di vederla. Passiamo alla recensione vera e propria: per cominciare hai fatto bene a mettere una piccola legenda all’inizio del tuo racconto in modo da dare la possibilità di leggerlo con facilità anche a chi non conosce la serie, come me. La vicenda si presenta molto piacevole anche trattando con estrema naturalezza tematiche delicate come le diversità e la paura di non essere accettati per quello che si è. Un racconto suggestivo, soprattutto nel mettere per iscritto cosa può provare qualcuno di davvero tanto diverso da quello che i più ritengono la normalità, puntando sul fatto che l’umanità è altro; è sentimento e non solo una fisica appartenenza ad un genere o ad una specie. Tutto ci arriva con leggerezza, come dicevo, in un racconto dal taglio quasi banale, ma ricco di tenerezza e sottile ironia come è proprio del tuo stile. Ci porti a braccetto del protagonista gelatinoso della tua storia, al suo appuntamento con il destino: un destino beffardo sotto tanti versi, un destino che sembra prenderci in giro per poi sorprenderci.
Il protagonista sfida questo destino, attardandosi più del dovuto, rimanendo in attesa malgrado gli sguardi opprimenti che gli piovono addosso, e vincendolo. Lei, infatti, arriva. Ci aspettavamo tutti, sono sicura, che questo avvenisse, proprio come una vocina dentro ci diceva che potesse essere quella giusta per lui, eppure, malgrado questo, il tutto giunge fresco e divertente, aspettato ma leggero, piacevole. Un modo insolito per raccontare l’amore, senza cioccolatini e dove la vera impresa eroica è essere semplicemente se stessi.

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L'ho adorata.
Potrei anche fermarmi qui, ma non lo farò.

Ho amato the Orville dall'inizio alla fine. L'ho vista in lingua originale e giusto per non farmi mancare nulla mi sto facendo un secondo round con le puntate in italiano perché questa serie è spettacolare. Usa un genere principalmente comico (vedi le frecciatine fra Ed e Kelly riguardo al loro matrimonio, l'ossessione di Yaphit per Claire, le strane considerazioni di Isaac sugli umani...), ma tratta comunque temi molto impegnativi (come nell'episodio in cui Bortus fa ritorno sul suo pianeta insieme alla sua bambina con tutto quello che ne consegue, giusto per citarne uno).

Anche i personaggi stessi sono fantastici. Per nulla scontati con caratteristiche molto diverse tra loro. In ogni episodio si capisce un aspetto in più della loro personalità per esempio quando Isaac protegge i figli di Claire o quando Alara (che io amo alla follia per come è stata caratterizzata) va in panico dopo la scomparsa di comandante e vicecomandante.

È una di quelle serie che potrei tranquillamente riguardare dalla prima all'ultima puntata senza mai annoiarmi, quindi immagina la mia reazione all'annuncio della seconda stagione.

Sproloquio a parte su The Orville, mi è piaciuta davvero molto questa one shot. Vedere Yaphit finalmente con qualcuno davvero adatto lui è stata una bellissima sorpresa, perché dopo tutti i due di picche di Claire se lo merita. Ho adorato ovviamente anche tutti gli Easter Egg (se così si possono chiamare) riguardo la serie. Per esempio il fatto che la nostra gelatina di fiducia possa bere senza ripercussioni la Vodka Xelayana cosa per nulla facile dato l'effetto sugli stessi Xelayan come si vede con la povera Alara (in questo caso non avere stomaco è un bene!).

A questo punto, dopo questo poema che è diventata la mia recensione, spero davvero tanto di leggere in futuro nuove one shot su questa serie che merita davvero tantissimo.


Alla prossima,
Miss All Sunday
(Recensione modificata il 20/02/2018 - 07:00 pm)

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Oh, che sorpresa! Dopo aver letto lo Speciale di Halloween e quello di Natale ero convinto che anche questo racconto trattasse di Avatar, invece cliccandoci sopra, senza leggere più del titolo, mi trovo davanti agli occhi l’immagine di due Blob verdolini. Dato però che mi piace leggere le oneshot che scrivi, malgrado non sapessi assolutamente di cosa parlasse la serie dei cui personaggi vai a narrare, ho deciso di leggerla comunque.
E ho fatto bene.
Leggera, carina, divertente e, come al solito, la speranza fa da padrona qui come in tutti i tuoi racconti: tutti meritano un lieto fine, anche se sono viscidi e privi di ogni cosa che li faccia sembrare umani. Ma, come hai fatto ben notare tu in queste poche righe, “non è la quantità di organi interni a rendere un essere Umano” e, senza darmi la possibilità di obbiettare, sei riuscita a farmi immedesimare in una gelatina aliena. Sei riuscita a rendere le sue emozioni reali al punto di farmi capire che quella che sul finale può sembrare ironia, non è altro che il punto di vista del protagonista. Così, improvvisamente, anche per me quella gelatinosa pilota arancione è diventata bellissima.
Una storia breve, semplice, lineare, ma ben scritta e che mostra a chi legge come è facile far arrivare un messaggio agli altri, se chi tiene in mano la penna ha qualcosa da trasmettere. Complimenti e buon San Valentino, anche se in ritardo.

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