Recensioni per
Run Away
di AintAfraidToDie

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/02/19, ore 15:25
Cap. 1:

Ciao! Storia "vecchia", ma forse nemmeno troppo per evitare di lasciare una recensione! Personalmente, non mi piacciono gli AU in generale perché non mi paiono mai una continuazione della vera storia, non essendolo, che è quello che in realtà cerco. Qualcuna l'ho letta, non mi ha mai entusiasmata troppo. Ma questa! E' scritta meravigliosamente. In ogni passaggio riesco a leggere John, riesco a leggere Sherlock, riesco proprio a vedere i loro caratteri e il passaggio dall'essere completi estranei a...Beh, questo. John è straordinariamente tenero, e non trovo altra parola per descriverlo. La curiosità che lo porta da Sherlock all'inizio è meramente finalizzata al suo scopo, almeno consciamente. Consciamente, appunto! Ma si avverte, già dall'inizio, un interesse che è ben diverso. Non lo conosce affatto, sa solo che è strano e che è unico. Dovrebbero allontanarlo, queste caratteristiche, eppure lo portano da lui. La sua peculiarità non lo stravolge nemmeno nella "cruda" (ma non troppo!) scena del gatto: ecco, qui è straordinariamente IC perché anche nel Canon, seppure il suo naturale e giustificato fastidio, John non sembra mai essere particolarmente allarmato dalle stranezze di Sherlock. Fin dall'inizio della storia, un filo sottile lo porta da lui. Ecco perché è meravigliosamente tenero. Anche Sherlock è davvero molto IC. Ho, anche qui, apprezzato molto il passaggio del gatto: solo una mente così fine può spiegare la chimica in maniera così tangibile e pratica...E cruenta. Ed esserne lieto, anche. 
La trama è bellissima: coerente, dolce, senza inutili pretese ma che riesce a commuovere. Scritta, come detto, magnificamente, proprio perché non si limita a raccontare i fatti: raccolta l'evolversi di questo rapporto, lentamente ma con tanta, tanta forza emotiviva. Bella! Va nei preferiti :)
(Recensione modificata il 17/02/2019 - 03:30 pm)

Recensore Veterano
12/07/18, ore 15:58
Cap. 1:

Ed eccoci qui!
Dunque, inizio col dire che la storia mi è piaciuta veramente tanto e, anche se non era il tema centrale, sono felice di aver ritrovato le tue beneamate scene smut, mi erano mancate.
La storia è ben articolata, mi è piaciuto il passaggio da estranei e innamorati, con tutte le fasi intermedie. Non sono una grande fan di Kanye West, ma ho seguito il tuo consiglio e ho visto il video e ascoltato la canzone durante la lettura: ha aiutato molto a immedesimarsi, quindi chapeau.
Come in tutte le storie di una certa lunghezza al momento ho le idee un po' mischiate, ma aaspettare avrebbe solo fatto peggio, quindi eccoci qui. Innanzitutto vorrei parlare della scena del gatto: io amo i gatti. Davvero, li adoro e quando sono coinvolti in scene macabre o in cui fanno una brutta fine mi viene sempre il magone. È paradossale, perché se succedono cose "brutte" agli animali mi deprimo e divento triste, ma se ad essere coinvolte sono le persone... Beh, dipende dalle circostanze e situazioni, il famoso contesto tanto amato da Eurus, ma per quanto riguarda film etc. con scene cruente non mi intristisco granché.
Tutto questo per dire che mi è dispiaciuto da morire per il gatto e non credo sarei stata altrettanto dispiaciuta se fosse stata una persona. È brutto da dire, lo so, ma è la verità. Comunque ho apprezzato tutta la scena, perché diamine, è talmente ben fatta e IC! È proprio una cosa da Sherlock, qualcosa che farebbe per far apprendere a John qualcosa. Ha un bel significato, è una scena importante, e credo tu l'abbia resa a meraviglia.
Scena numero due, Mary. Bella e gnocca quanto vuoi, ma alla fine mi è dispiaciuto per lei. Ho apprezzato che tu ll'abbia resa come una semplice ragazza innamorata, dolce e gentile, invece della serial killer della serie. So che sarebbe stato poco credibile in un liceo, comunque, ma il fatto che non si sia rivelata Psycho mi è piaciuto.
Smut da 100 e lode come sempre, inutile che te lo dica.
E la partita, e la fine... Il mio cuore. Sherlock mi ha fatto una tenerezza immensa, davvero, e sono felice che John abbia scelto di stare con lui alla fine. È l'happy ending che meritavano.
Insomma, concludo facendoti ancora una volta i complimenti, è davvero una storia ben riuscita. Spero di leggere tue nuove al più presto, ne sarei davvero felice!
Un bacione, bravissima come sempre!
Cami

Recensore Veterano
10/05/18, ore 02:54
Cap. 1:

Ciao! Ho letto la tua storia è l'ho trovata molto molto carina. Io ho un debole per le teenlock, quindi potrai capire quanto io sia felice quando ne trovo di nuove. Mi piace molto il modo in cui hai caratterizzato i personaggi, la storia è bella e ben fatta, hai un modo di scrivere molto curato. In particolar modo riflettendo sulla tua storia ho capito una cosa: frequentemente nelle teenlock si tende a drammatizzare troppo, grandi drammi che spesso vengono stereotipati, ma questo non è accaduto nella tua storia. Per tutto il tempo ho respirato una sorta di serenità, non quella tipica delle storie fluff, piuttosto un naturale susseguirsi degli eventi, senza forzature. Hai creato una bella storia, piacevole nella lettura senza utilizzare grandi colpi di scena e questa è una delle cose che apprezzo di più nella scrittura, chi senza forzare le cose riesce a scrivere una storia interessante, per me è indice di un grande talento. Ho apprezzato molto che al post sbronza non siano susseguiti i tipici dilemmi, ripensamenti, drammi personali. Infine sei anche riuscita a inserire un bel messaggio di fondo. Quindi che altro dire? Hai fatto un ottimo lavoro, questa storia mi è piaciuta molto e leggerla mi ha dato belle sensazioni. Alla prossima!!
(Recensione modificata il 10/05/2018 - 02:58 am)

Recensore Master
11/04/18, ore 12:37
Cap. 1:

Ciao!!
Saranno passati secoli dall'ultima volta che ti ho lasciato una recensione, quindi oggi ho deciso di rimediare a questo grosso errore.
Spero di non annoiarti, perché ho come la sensazione che questa sarà una luunga recensione.
Mi ero allontana da efp per un bel po', poi non so esattamente cosa sia successo, ma affezionandomi ad un altro fandom mi è tornata voglia di ff: leggerle, amarle, restarci male, entrare in una storia e sclerare insieme all'autore. (Quest'ultimo solo se all'autore sta bene).
Quindi mi sei tornata in mente tu. Mi piace tanto leggerti, perdermi nelle tue storie - soprattutto nei tuoi Sherlock e John - e anche se scrivi principalmente storie erotiche e a rating rosso (che non sono proprio il mio genere preferito), trovo che le tue storie abbiano una marcia in più: la fantasia. E l'originalità.
Con questa storia ti sei superata: non sopporto le teen!fic, il genere è "erotico" e ovviamente il tutto condito dal rating rosso. Eppure l'ho letta lo stesso e mi è piaciuta tantissimo.
Prima di iniziare a sclerare sulla storia, sui personaggi e sulla Johnlock, volevo soffermarmi su una cosa, un piccolo dettaglio: tu sai cosa vuol dire creare una trama completa e soddisfacente, da sfruttare anche in un solo capitolo. "Run away" ne è la prova. Trovo che questa storia sia perfetta esattamente così com'è: non avrei tolto né aggiunto nulla. Quindi complimenti anche solo per questo.

E adesso passiamo al lato fangirl...

Ricordi che spesso ti rompevo le scatole per la caratterizzazione di John? Ti dicevo sempre "lo trovo molto più cupo rispetto al canon". Bene, questa volta non è affatto successo. I personaggi, TUTTI i personaggi, sono perfettamente IC. Sono loro: fedeli, ben caratterizzati. Ti sei realmente superata su questo punto di vista. Sul serio. BRAVA!

- MARY
In genere non amo il suo personaggio: non mi piace come è stato reso nella serie e l'attrice non aiuta nell'ardua impresa di farmela piacere. Nelle fanfiction rischio sempre di apprezzarla, come in questo caso. La tua Mary è sì, IC, ma è anche "diversa" da quella che Moffat & Co ci hanno proposto. A mio dire, la tua è una Mary più vera. Una Mary con la quale è davvero possibile entrare in empatia, anche se si tifa per la Johnlock.
Quando, dopo la partita, Mary con lo sguardo lucido tenta di trattenere John... giuro, quasi ho provato pena per lei. Perché tutti potremmo trovarci in quella situazione: iniziare qualcosa un po' per gioco, affezionarci lentamente - senza nemmeno accorgercene -, aprire il nostro cuore... e poi essere messi da parte.
Non me la sento di odiare John per questo: lui è realmente dispiaciuto. Avrebbe voluto essere felice con Mary, avrebbe voluto che lei non lo avesse mai amato. Ma le cose non sono andate così.
Sei stata davvero brava, sul serio.
Non sono riuscita ad odiare nemmeno UNA scelta di un qualsiasi personaggio. Era tutto incredibilmente perfetto, al proprio posto.


- JOHNLOCK
ADORO. ADORO. E ADORO.
Ho un po' un debole per l'ambientazione americana, e anche se non amo le teen!fic vederli in versione "piccoli studenti crescono" non mi dispiace. Soprattutto se si parla di college. Anzi, preferisco di gran lunga il college al liceo, per le ff. In questo momento mi sfugge, ma credo che la storia sia ambientata al liceo, giusto? In ogni caso, mi è piaciuta lo stesso.
Il pretesto per farli avvicinare, il modo in cui sei riuscita a inserirci dello humor con TAANTA naturalezza. E poi, perdonami, ma questa parte mi ha steso:

«Stamani, a scuola.. [...] Le cheerleader non mi hanno salutato. Nessuna di loro mi ha salutato» mormorò piano, iniziando a percuotersi le mani.

«Che terribile disgrazia»


ADORO.
Hai saputo amalgamare alla perfezione una love story, malinconia, qualche piccola spennellata di humor e, perché no, anche background ben pensati.
So che stavamo parlando della Johnlock, ma sappi che ho adorato il modo in cui hai inserito la Harry (okay, non è mia, ma io la amo tanto), il suo rapporto con John - anche se solo sullo sfondo - e poi sua madre.
Poi ci sono anche i dettagli, come il fratello e la sorella di Sherlock appena menzionati dal mitico Mike; i vestiti costosi di Sherlock che sei riuscita a mettere in risalto senza appesantire il testo.

La storia del gatto morto mi ha un po' scombussolato. Forse perché è la vena macabra che volevo evitare, ma comprendo che sia anche una cosa naturale, normale, anche se non sembra.
Sherlock si aggrappava a qualcosa - in questo caso l'osservazione e poi lo studio di un gatto morto - esattamente come John si aggrappava (e si aggrappa ancora) al calcio.

- LA CANZONE
Non credo di averti mai riconosciuto questa tua abilità: ci accogli con i versi di una canzone, poi ci prendi per mano, ci guidi mostrandoci strofe e ritornello, e poi ci saluti con le ultime parole. La canzone c'è, è sempre presente, ma più come una soundtrack. E, cavoli, ADORO questa cosa.
Brava, brava, brava - anche perché mi hai fatto scoprire una bella canzone che non conoscevo!

Forse avrei tante altre cose da dirti, ma in questo momento non so proprio cos'altro aggiungere se non: scrivi ancora nuove storie, che io le leggerò molto volentieri.

Scusa per la recensione a tratti noiosa, ma dovevo lasciartene una come si deve.

Bandierina verde, of course.
Alla prossima!

Recensore Master
05/04/18, ore 10:53
Cap. 1:

Ciao! L'ambientazione universitaria mi piace sempre molto, il tuo stile barocco è perfetto per un personaggio come Sherlock. Sembra quasi che Sherlock parli attraverso John.
La scena d'amore e la dichiarazione di John sono bellissime.
Originale e dolce, intensa e diversa dal solito per certi veri. Mi è piaciuta molto :)

Ho trovato solo un refuso, un gli al posto di li in questa frase: "Il genio della scuola. Il freak più freak della J. High; non che John disprezzasse i casi umani, ma neanche gli anelava, questo era certo. Ci poteva convivere, insomma."


Alla prossima!

Recensore Master
13/03/18, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao, allora. Ho letto questa storia qualche giorno fa ma per una ragione o per l'altra, riesco solo ora a lasciarti una recensione. Guarda, prima di dirti cosa ne penso devo fare una premessa che ritengo doverosa. A me non piace il genere "teen". Non mi piace neanche quando i personaggi sono appositamente scritti in quella fascia di età, e mi piace ancora meno quando si prendono Sherlock Holmes e John Watson e li si trasporta nell'adolescenza. Non leggo mai storie di questo tipo perché finisco sempre col non apprezzarle appieno. E in parte devo confessare che è successo anche in questo caso, ma è inevitabile per me. Ciò ovviamente non toglie nulla alla tua storia. Ho deciso di leggerla perché l'avevi scritta tu e volevo sapere che cosa eri riuscita a fare.

Devo dirti che mi fa davvero molto strano immaginarmi Sherlock Holmes come americano, o comunque come un qualcuno che vive lì. Credo si rifiuterebbe categoricamente di starci, a meno che non sia per un caso (ovviamente). Quindi è un'ambientazione insolita che, te lo dico molto sinceramente, non mi piace proprio per nulla e proprio per i motivi di cui sopra. Ma nonostante tutto questo, la storia è bella. E, ancora più importante, ha un fascino particolare. Questo è innegabile ed è la ragione per cui ho deciso di lasciarti una recensione. Hai fatto un gran lavoro d'introspezione su John, che risulta essere come il protagonista assoluto della vicenda, pur avendo Sherlock al proprio fianco che si muove attorno a lui e lo conquista forse senza volerlo realmente (o magari sì, a giudicare da come cambia vestiario a un certo punto, ma questa è una mia impressione). In un primo momento ho fatto davvero fatica a capire alcune delle scelte che avevi fatto, la storia ha una struttura davvero molto strana. O, almeno, piuttosto insolita. Tocchi molte tematiche importanti come l'esclusione sociale, lo scoprirsi interessato a una persona del proprio sesso, la perdita di un padre, ma è tutto trattato superficialmente e non vai mai a fondo in nessuna di queste cose. Forse è vero, questa storia messa in una long sarebbe risultata diversa... ma avrebbe lasciato la stessa impressione nel lettore? Dubito e questo perché sì questa storia parla anche di questi temi, racconta di un innamoramento, di una passione sfrenata tra due ragazzi che sono molto diversi tra loro, ma che si incastrano perfettamente. Racconta davvero tutto questo e anche piuttosto bene, ma allo stesso tempo non lo fa. Perché questa tua storia parla principalmente di John e di come vive estraneo a se stesso. La sensazione la si ha già alle prime righe, ma più si va avanti a leggere e più l'impressione diventa palpabile. John vive la propria vita più per come gli altri hanno deciso che lui la debba vivere, che per quello che vuole realmente. Ha tante ragazze, ma non ne ama nessuna. Gli altri non lo capiscono per davvero, e questa incomprensione diventa palese dall'atteggiamento di Mary. Questa ragazza che si dichiara innamorata dell'immagine di una persona, di una facciata. John vive, appunto, estraneo a se stesso ed è di questo che la tua storia parla. Di come torna a essere protagonista mano a mano che conosce di più Sherlock. Il che giustifica certe scelte fatte e il raccontare alcuni momenti che sulle prime non avevo capito come John che sta con Mary, eccetera.

Naturalmente c'è anche la componente romantica, non è la prima cotta per John ma è evidente che lo sia per Sherlock. La loro passione è travolgente ed è chiaro che tutti e due sono innamorati dell'altro. Mi è piaciuto molto il fatto che Sherlock si sia spinto fino al campo per andare a vedere John giocare, e di come questi sia corso via a cercarlo mollando tutto e tutti e senza preoccuparsi di farsi la doccia o cambiarsi. Sherlock ha ragione a essere preoccupato, sono molto diversi. Ma a John non sembra davvero importare.

Come dicevo, non è il mio genere. Ma proprio per niente, ma la tua storia aveva quel "qualcosa" in più che me l'ha fatta davvero tanto apprezzare. Complimenti.
Koa

Recensore Junior
12/03/18, ore 15:33
Cap. 1:

Ho letto la tua storia come minimo sette volte. L'ho adorata, la adoro. Ho un kink per John studente liceale in difficoltà, capitano di una squadra di un qualsiasi sport a tua scelta che di rivolge a uno Sherlock bravissimo e algido. E ho amato il tuo Sherlock misterioso, un po' distante. Mi ha strappato il cuore la scena con Mary (che vuoi? Vattene, scio'), di lui che si affretta a concludere velocemente perché la mamma deve iniziare il lavoro o il chiedersi se sua sorella sarà sbronza. Ti giuro che mi hai fatto vedere tutto come fossi lì. E la scena finale, di Mary che gli si avvicina dopo la partita mi ha ricordato con affetto un film con Michael J. Fox che adoravo da ragazzina  (mi hai fatto riprovare quei feels). Ho amato il discorso di John a Sherlock perché John alla fine lo sceglie sempre anche se non sarà facile, anche se poteva avere le cose più semplici su un piatto d'argento insieme alla popolarità.  Sherlock non è assolutamente semplice ma a John piace così. Ti dirò mi è piaciuto anche il particolare del gatto stecchito perché si vede che è tuo. E mi piace vedere come sempre dietro a una ff ci siamo noi con le nostre esperienze che ci hanno condotto sino lì. Brava brava brava!! Un abbraccio Jo

Recensore Veterano
11/03/18, ore 23:01
Cap. 1:

Ciao
mi è piaciuta la storia
Anche l'epifania personale di John in un momento poco... usuale?
Continua così!
A presto, speriamo.

Recensore Master
11/03/18, ore 00:04
Cap. 1:

Le Teenlock non sono il mio luogo di lettura preferito ma, prima di proseguire oltre, mi accerto di non perdere alcunchè di valido. Qui sono rimasta e sono stata contenta di averlo fatto perché la tua storia è scritta bene e lascia un’atmosfera di buono e di vivo.
Hai fatto bene, secondo me, a dare alla ff un respiro più ampio perché le tematiche che sfiori sono molte e valeva la pena di considerarle senza frettolosità.
Innanzitutto l’argomento della solitudine e dell’esclusione riguardo alle quali, soprattutto in età giovanile, dubito che qualcuno ne sia stato esente per le caratteristiche proprie di quel periodo della vita che, da fuori lascia vedere un grande brillare di risate e di gioia, ma che spesso è oscurato da dubbi, lacerazioni sentimentali, frustrazioni profonde. Sicuramente Sh ne è l’emblema, anche per il suo aspetto fisico che, dal punto di vista estetico, è decisamente al di sopra della media dei coetanei. Hai ben descritto il progressivo avvicinamento che John fa nei suoi confronti, prima per ragioni puramente scolastiche, tra le quali non manca, però, un primo turbamento, subito ricacciato indietro (“…O magari perché era incredibilmente bello?..”).
Molto intensa ed utilissima quell’esperienza personale che hai inserito attribuendola a Sh: mi è piaciuto davvero il significato che ha assunto nel contesto della tua ff. Secondo me è naturale e utile che l’Autore di ciò che si racconta, inserisca parte di sé nella sua opera, in quanto è dal vissuto personale che si traggono le migliori ispirazioni.
I due protagonisti sono caratterizzati da piacevoli tratti IC, anche se il contesto in cui agiscono è lontano dalla Baker Street consueta.
Hai reso con intensità il manifestarsi del loro grande, reciproco sentimento, messo in risalto, per contrasto, dalla scena davvero efficace in cui John è con Mary ma capisce che il suo cuore e la sua anima sono altrove (“…si ritrovò inevitabilmente assorto nel pensare alla chimica…”).
Una bella storia, avrebbe potuto essere anche una long, di argomenti ce n’erano a sufficienza ed il tuo stile è avvincente ed efficace, sicuramente in grado di esprimersi in più capitoli.
Brava.