Recensioni per
I pianti di luglio
di reesejordan

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/10/18, ore 02:05

Sono molto ispirata, continuo la lettura. La descrizione che Rosalie dà di Oscar è a 360 gradi. È stato il suo primo amore di ragazzina, ha graziato il Cavaliere Nero, per André, e in lui Rosalie ha trovato il vero, grande Amore. Sotto shock la fanciulla ama il marito, come non era mai successo, perché l'amore, anche il più immenso e puro si può perdere a causa della follia umana. Carpe diem, tempus fugit. Da quella notte nefasta è arrivato un miracolo di nome Francois. Molto bello, Vita e Morte che si fronteggiano, e la Morte perde, perché in ogni caso Loro sono insieme in un Altrove di luce. Grazie di cuore.

Recensore Master
02/04/18, ore 22:17

Molto bella questa ff, al momento forse una delle mie preferite tra quelle che hai scritto. E' vera, profonda carica di strazio, dolore, rabbia; quella di Oscar che con la morte di Andrè perde tutto, anche la voglia di vivere e quella di Rosalie che qui presenti come una donna adulta che cerca un disperato momento di luce e speranza in mezzo al dolore di una giornata tragica, una Rosalie che mi è piaciuta molto, forte, come in fondo è sempre stata, ma con nuovi dolori da portare sul cuore e sulla pelle.
Complimenti.
Ho letto anche "La cosa migliore da fare"; ammetto che mi ha lasciata perplessa, non tanto per il finale tragico (sono una di quelle che pensa che il finale della Ikeda sia perfetto, e l'unico davvero possibile e realistico) piuttosto, è lo spirito dei personaggi a non avermi convinto, anche se capisco che in una ff si possa tentare di esplorare altre vie.
Il tuo stile invece è sempre efficace e di forte impatto.
(Recensione modificata il 02/04/2018 - 10:17 pm)

Recensore Master
23/03/18, ore 15:24

Ciao Reesejordan, anche se è passato un po'di tempo dalla sua pubblicazione, volevo lasciarti un commento, seppur breve, a questa one-shot, dal momento che già dalla prima lettura mi aveva colpito molto, ovviamente in maniera positiva. I motivi? Be', innanzitutto per la sua originalità (c'è solo un vecchio raccolto, altrettanto bello di Crissi, che ha delle analogie con il tuo, ma è incentrato sul funerale di Oscar); in secondo luogo, perché senza fronzoli e senza pietismo, lo sguardo di Rosalie sui tragici fatti del 13 luglio fa accapponare la pelle. Quello che mi piace del tuo stile è proprio questo: il fatto che riesci a trascinarmi  tra le tue righe, evocando con poche parole immagini, emozioni, parole viste effettivamente nell'anime o solamente immaginate (ad esempio, Oscar all'interno della chiesa, un missing moment più che plausibile), ma con una forza tale da farmele "sentire" come se fossero realmente accadute e io fossi stata lì, affranta spettatrice del dolore di Oscar. Un dolore disperato, perché come appunto rileva con amarezza Rosalie, cos'altro puoi provare quando perdi colui che era tuo fratello, tuo amico, l'uomo che ami?
In tutto questo sfacelo, è più che normale la reazione di Rosalie, quell'aggrapparsi a Bernard, il suo bisogno quasi violento di unirsi a lui, di sentirne il respiro, di saperlo ancora vivo. Può essere interpretabile come OOC? Confesso, per un attimo ci ho pensato, ma la Rosalie dell'ultima parte dell'anime o, da quanto ho letto in rete, quella di Eroica, hanno più in comune con quella che hai rappresentato tu, piuttosto che con la ragazzina inesperta e innocente della prima parte della storia o con l'insopportabile salice piangente di alcune fanfictions. In ogni caso, anche se fosse OOC per me è irrilevante, quella scena così drammatica s'incastona alla perfezione in tutto il resto e porta a un finale, che non è lieto ma reca per lo meno un po' di speranza. Da tanto dolore, infatti,  nascerà qualcosa di buono: quel piccolo François che diventerà uno dei protagonisti di Eroica, facendo sì che in qualche modo tutto acquisisca un senso, anche quel grido accorato di Oscar davanti al letto di André, anche la sua stessa morte, permettendo così a Rosalie di guardare a distanza di tempo a quei tragici fatti non con il morso del dolore mai sopito, ma solo con un velo di malinconia.
Bravissima... spero di avere il tempo di arrivare anche sulle altre tue storie, intanto ti dico qui che continua a piacermi quello che scrivi!

 
(Recensione modificata il 23/03/2018 - 03:33 pm)

Recensore Master
13/03/18, ore 17:49

Ciao carissima Reesejordan! Sei bravissima!
tu hai avuto il "potere " di farmi scrivere la mia prima piccola fiction su Oscar, cosa che fino a pochissimo tempo fa, non avrei mai creduto di poter fare soprattutto per le mie scarsissime capacità di usare i programmi di scrittura e la mancanza di un computer.
Anche questa volta mi hai deliziato e finalmente hai dato al personaggio di Rosalie la sua giusta dignità. Un ruolo il suo spesso poco apprezzato o perlomeno penalizzato da altre autrici che l'hanno disegnata come una fanciulla piangente spesso ingombrante, sicuramente non seducente. Questa è la prima volta in cui leggo la passione amorosa in un rapporto coniugale con suo marito e questo dice tanto!
Mi fa piacere di questa svolta e soprattutto il fatto che lei ha capito tutto di Oscar e ha parlato con Alain e assieme hanno preso la decisione di seppellire Oscar e André insieme, nella collina di Arras come espressione delle sue ultime volontà.
Ti ringrazio di cuore e ti aspetto fiduciosa con altre bellissime perle come questa! Buon pomeriggio
(Recensione modificata il 13/03/2018 - 05:54 pm)

Recensore Master
11/03/18, ore 00:01

Cara autrice,
Ho letto questo tuo racconto e anche "Tormenti di una notte d' estate", cioè quello che lo ha preceduto.
Sono rimasta incantata! I miei più sinceri complimenti!!! Non solo scrivi benissimo, ma sai introdurre
ad una storia già sfruttata al di là del possibile spunti nuovi, come sai ravvivare quelli ormai arcinoti.
Brava! Non posso far altro che aggiungerti alla lista dei miei autori preferiti e ringraziarti per i bei mo-
menti provati nel "leggerti".
Un affettuoso saluto

Recensore Junior
10/03/18, ore 18:46

Hai rappresentato con toni strazianti e struggenti, ma non patetici, la disperazione di Oscar per la morte del suo uomo ed hai reso in modo molto efficace il passaggio dalla sicurezza e dall'audacia del mattino al totale annientamento che ne caratterizza la sera, la nottata e il giorno successivo, prima andare lei stessa a raggiungere colui che, ora ne ha la certezza, ha sempre amato, forse più della sua stessa vita.
Il punto di vista di Rosalie da cui la vicenda è raccontata contribuisce ad alimentarne il pathos, sebbene non si tratti più della ragazzina insicura dei tempi in cui viveva in casa di Oscar, ma di una donna ormai adulta, che sa all'occorrenza prendersi ciò che vuole senza chiedere il permesso. Molto toccante è anche l'immagine finale di lei che allatta il suo bambino, l'ultimo regalo di Oscar e André. Una storia breve, ma molto ben costruita. I complimenti sono d'obbligo! Un abbraccio. S.

Recensore Master
10/03/18, ore 14:21

Un' insolita Rosalie, non piagnona e frignante ma una donna consapevole di ciò che ha..finalmente donna..a presto

Recensore Master
10/03/18, ore 12:45

Toccante e profonda, ci hai mostrato una Rosalie ormai adulta e matura.