Recensioni per
Ma quelle merendine piacciono proprio a tutti!
di zenzero

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Master

Buonasera!
Avevo già dei sospetti sulla pubblicità e la conseguente merendina protagonista (non a caso piace moltissimo anche a me), poi ho letto l'ultima frase (che contiene lo slogan) ed è stata la conferma assoluta; insomma, sono contento d'aver inquadrato bene quel piccolo spezzone.
Innanzitutto, un plauso all'originalità dell'idea e ai generi del quale è intrisa: mi è capitato di leggere fic tratte da spot e video che girano su Internet, ma comunque il massimo che si può trovare è una parodia comica che intrattiene oppure un dissacrare puerile del nonsense o dell'illogicità attorno al "prodotto originale".
Questo per dire che non è mia abitudine leggere commedie con un risvolto improvvisamente drammatico e insolito, tuttavia questa è stata un'eccezione piuttosto gradita e ben calibrata, in quanto la one-shot ha dei meriti stilistici e scelte sicuramente più realistiche che hanno reso la storia godibile.
Mi ha colpito la narrazione dal punto di vista del cane e i suoi pensieri espressi con una volgarità spontanea e puramente appresa dal contesto in cui vive (per dire, "Gesù cinofilo" suona quasi come un'esclamazione particolare che mi ha steso), come solo un buon cane che si affeziona a un nucleo familiare può fare.
È inaspettata, frizzante e divertente nella sua esposizione, dato che c'è la prima persona e vede i protagonisti interagire nei diversi scenari e dialoghi che si rivolgono, con genuinità e frenesia della vita, che quasi chiede alle persone di essere di fretta e furia.
La stessa famiglia descritta non è affatto stereotipata nel contesto al quale appartiene ma è una fotografia di due genitori lavoratori che fanno tutto velocemente di mattina e un bambino che vive la giornata e si gode quegli attimi che non torneranno più, quindi realista nei modi, nel linguaggio e nella sua eposizione, non da carie istantanea per intenderci.
Il cambio di narrazione fa poi presagire qualcosa ed è abbastanza traumatico riconoscere come quel pomeriggio segnerà una parte dell'infanzia di Matteo, perdendo non solo un compagno di giochi ma anche un membro di una famiglia...
Purtroppo capita, per pura ingenuità o ignoranza, di dare qualcosa ai propri animali senza sapere che, per quanto possa essere una leccornia di proporzioni bibliche, in realtà per loro è nocivo e può causare un'intossicazione letale; anche lasciare del cibo non per loro è un errore, un'ulteriore conferma di quanto la fretta freghi molti!
In ogni caso, la one-shot ha uno stile molto informale e ben disposto a unire narrazione e un'idea abbastanza creativa, in maniera discorsiva e con quegli aspetti della commedia non solo canonici ma anche più realistici e tormentati, con risvolti che non rimpiango di diventare quasi oscuri.
Scritta bene e che si prende i suoi giusti tempi, ha un linguaggio scorrevole e chiaro nei suoi intenti, uno scorcio di vita espressa nella velocità di un attimo ma in una giornata che rimarrà impressa rispetto a tutte le altre.
È stata una lettura dagli sviluppi e dal finale inaspettati, con un protagonista altrettanto particolare (così come la famiglia del quale fa/faceva parte) e una variazione linguistica e stilistica coinvolgente e precisa, al servizio di un'opera legata al mondo di tutti i giorni senza nessun tipo di filtro: niente di zuccheroso o improbabile, solo cose relative alla quotidianità (per quanto sentire pensieri di un cane lo sia).
Complimenti per l'audacia e l'estrosità che hai approfondito con la one-shot!

Un abbraccio,

Watashiwa