Recensioni per
Una scia di stelle nel cielo
di Il corsaro nero

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
28/03/18, ore 23:09

Farmi piacere un personaggio come Quitela è una sfida. È colui che amo meno in Super, e proprio per questo sono contenta che tu abbia vinto la suddetta sfida.
Solo per questo meriteresti la bandiera verde, sappilo.

Ma torniamo a noi, giacché ho letto l’intera storia e, dunque, merita di essere recensita tutta, dall’inizio alla fine.
So che scrivere su ognuno dei protagonisti di quelle scene non sia stato affatto semplice, ma chi scrive sa molto bene che, quando parte l’ispirazione, è difficile fermarla. Se ti ricordi io stessa, per esempio, ho scritto “Say something” di getto e per questo, se da un lato ero dubbiosa sulla qualità del testo che avevo prodotto subito dopo qualche ora dalla messa in onda di quell’episodio, dall’altro mi sono sentita in dovere di condividerlo con tutti.
Penso che tu abbia fatto lo stesso: se hai scelto di pubblicare questa storia, è perché (suggerimento della tua amica a parte) hai voluto condividere la tua felicità nel rivedere quel lieto fine che è stato dato a tutti gli Universi distrutti nel corso del Torneo del Potere.
È perché, diciamoci la verità: noi sentivamo la mancanza di personaggi come Champa o Gowasu, che ormai erano parte del nostro mondo di fan di Dragon Ball, e sarebbe stato molto difficile dire loro quello che, fino a qualche giorno fa, sembrava essere un addio definitivo e struggente.
Perciò… sarò di parte, ma voglio dirtelo: sono contenta di aver letto la tua storia! Un testo molto bello, a cominciare dal titolo stesso (Una scia di stelle nel cielo), che è la comune immagine presente nei cieli degli Universi ripristinati e raccoglie in sé sogni e speranze di tante persone, a partire dalle divinità e dai guerrieri, che ormai sembravano essere perdute. Un’immagine che io ho amato tantissimo - tant’è vero che ho voluto inserirla anche sul mio profilo, ma questa è un’altra storia…
Nel dettaglio, sei riuscita a dare voce a ciascuno dei personaggi principali di ogni Universo con perfezione, e ora ti scriverò ad uno ad uno ciò che, nei loro discorsi introspettivi mi ha colpito di più:

- Champa.
L’abbiamo lasciato con il suo ultimo addio al fratello. Nell’Episodio 118 ci siamo concentrate su quel “Dì qualcosa” che Beerus ha detto quando il gemello è stato cancellato.
Qui il nostro caro Hakaishin del Sesto Universo ritorna in vita e… effettivamente, finalmente è riuscito a dire qualcosa al fratello, però proprio nel momento in cui quest’ultimo non può ascoltarlo. (E, in fondo, lui ne è consapevole, altrimenti non credo che l’avrebbe detto con molta facilità...)
Degna di interesse è proprio la parte finale, nella quale si comprendono molto bene i veri sentimenti che il Dio della Distruzione ha nei confronti del suo gemello: rivalità, ma soprattutto gratitudine per ciò che è accaduto.
“Voglio che restiamo i due fratelli gemelli rivali più grandi di tutti gli universi che, in fondo al proprio cuore, si vogliono bene.” è la frase che riassume il loro profondo rapporto, ed a mio parere non potevano esserci parole migliori di queste che sono state messe nero su bianco.
Chapeau, nostro caro Champa.

- Gowasu.
L’ultima volta che l’abbiamo visto aveva uno sguardo di rassegnazione. La sua cancellazione e quella di tutti gli altri del Decimo Universo presenti sugli spalti è avvenuta in modo stoico, imperturbabile, al contrario di quanto è avvenuto nel Nono Universo. (Ma su loro ci torno tra poco.)
Rassegnazione che, per me, non è stata anche sinonimo di speranza perché, a differenza di Cabba che ha sempre creduto nella promessa fatta al suo maestro, io credo che nessuno di loro - Gowasu compreso - stesse sperando in quell’ultimo miracolo che, alla fine, è avvenuto.
Qui, infatti, li ritroviamo tutti sani e salvi sul pianeta dell’anziano Kaiōshin, e quest’ultimo non fa altro che alzare gli occhi al cielo e sorridere fiducioso. Un sorriso di speranza e di gratitudine, verso quel Son Goku (o chi per lui) che ha salvato loro la vita.
Per ben due volte.
“Ho visto così tante cose nel mondo, che certe cose le intuisco, anche se sono ormai solo un vecchio Kaioshin.
E ho intuito anche un'altra cosa: qualsiasi altra minaccia accadrà nell'universo, Son Goku e i suoi amici ci salveranno.”

Come concludere la sua parte, se non con questa frase che riassume tale fiducia nei guerrieri del Settimo Universo?

- Mosco... o, meglio, Mule.
Eh, già: perché quel buon furbacchione di Mule, che si è divertito così tanto a nascondersi dentro alla sua fidata armatura, qui invece ha deciso di gettare completamente la maschera che ha indossato per secoli interi.
L’abbiamo lasciato con la sua rivelazione finale, quando apre lo sportello dell’abitacolo dal quale da sempre ha osservato ogni cosa, quasi strappandoci un sorriso perché… sì, forse alcuni se l’aspettavano, ma di certo non in quel tragico momento! Ci ha colti di sorpresa - almeno per me è stato così.
Nella parte che hai voluto dedicargli, abbiamo una svolta: l’Hakaishin del Terzo Universo decide di continuare il resto della sua millenaria esistenza con le sue vere sembianze, senza più nascondersi dietro l’identità di Mosco.
“Nonostante abbia rischiato di essere cancellato per sempre, questo torneo mi ha insegnato a credere in me... ed è quello che farò.”
A mio parere questa parte è la più ricca di insegnamenti, perché attraverso Mule hai lasciato un messaggio splendido: mai vergognarsi di ciò che si è, ed essere se stessi. Sempre.

- Brianne de Chateau/Ribrianne.
Come l’abbiamo lasciata, così l’abbiamo ritrovata: alla ricerca del vero significato dell’amore, grazie al suo incontro/scontro con C18.
Qui hai sottolineato proprio questo. È stato proprio l’incontro con C18 ad averle cambiato la vita, e grazie a lei adesso ha un nuovo obiettivo da raggiungere insieme alle sue compagne: conoscere i vari tipi di amore che esistono nel loro Universo.
Ma non solo: sotto quel cielo stellato che “emana una forte luce di amore e di speranza”, in realtà lei coltiva un sogno più grande, cioè quello di conoscere un “amore incredibile”, quel tipo di amore che C18 le ha mostrato attraverso il forte legame con suo marito.
“Solo allora, potrò rappresentare veramente l'amore.”
Siamo certi che ci riuscirai, Brianne. Fino a quel momento… buona fortuna!

- Bergamo.
Lui è stato tra coloro che sono stati cancellati per primi dall’esistenza, tra urla e disperazione; ora lo ritroviamo nel suo Universo, seduto sulle rocce insieme ai suoi fratelli e al resto del gruppo.
In realtà non sa ancora cosa è successo e si chiede se in realtà l’essere in quel luogo non sia proprio opera degli stessi Zen’ō che, mossi da pietà o da altre motivazioni, hanno deciso di accogliere la sua richiesta… ma, a parte questo, di una cosa è certo: l’intero Nono Universo è stato ripristinato, insieme alle divinità.
E con questa sua certezza pensa che, in fondo, ciò che in quel momento conta di più è l’essere vivi e insieme.
“Solo questo conta e nient'altro.”

- Quitela.
L’abbiamo lasciato letteralmente terrorizzato e, prima di essere cancellato, mentre giurava di trascinare tutti in quell’atroce eliminazione.
Fa strano dirlo… però qui lo vediamo molto calmo e sorridente. Non più con quel sorriso di sfida che ha sempre rivolto al suo eterno rivale, Beerus, o a chi è stato eliminato prima di lui, bensì con un sorriso sereno, senza malizia o superbia.
Di certo in futuro non smetterà di tramare nell’ombra a svantaggio di altre persone ma, intanto, decide di godersi quello spettacolo celeste, perché ha appena visto la cosa più bella di tutti gli universi.
“Il vento continua a soffiare silenzioso e io continuo a guardare quella scia.
Chissà cos'è... probabilmente non lo sapremo mai... e, forse, va bene così…”


(Nota: come ho detto ad inizio recensione, ho apprezzato molto anche questa parte, nonostante il suo personaggio non sia tanto amato dalla sottoscritta.
Forse nessuno ha ancora scritto su Quitela, perciò per me è la prima volta che leggo un pezzo su di lui… e ne sono rimasta pienamente soddisfatta. L’ho visto sotto una luce diversa, e questo è meraviglioso. ^^)

- Jiren
Dulcis in fundo, abbiamo uno dei protagonisti provenienti dall’Undicesimo Universo, nonché uno dei “campioni” di questo Torneo.
Un personaggio che - e mi dispiace dirlo - non ha attirato la mia attenzione sin dall’inizio. Tuttavia, a poco a poco, ho imparato ad apprezzarlo di più… e ti dirò: nell’ultimo episodio mi era davvero dispiaciuto il vederlo cancellato dagli Zen’ō, insieme ai suoi compagni d’avventure.
Qui, sotto quella stessa scia di stelle che abbiamo visto in tutti gli Universi, Jiren riflette su quanto è accaduto durante il Torneo. Lui, che non è mai riuscito a legare con qualcuno, giunto alla conclusione del grande evento che ha visto coinvolti ben otto Universi, ha una certezza: “Ormai, temo di non poter più avere degli amici…”
Ripensa alle ultime parole di Son Goku, molto probabilmente ripensa anche a ciò che è accaduto con gli altri Pride Troopers nel Torneo (in questo momento mi ricordo le parole che ha rivolto a Toppo quando è stato eliminato, definendolo “patetico” e dicendogli di aspettarsi di più da lui) e perciò crede che, nonostante ora stia imparando a conoscere il valore dell’amicizia, l’atteggiamento con il quale ha vissuto fin ora non gli permetterà di avere degli amici.
Fortunatamente, sappiamo come, invece, va a finire la storia.
““Quando ti sei alzato di nuovo, non hai pensato ad un legame tra noi, per la prima volta?”
[...]E' vero, per la prima volta da tanto tempo, ho sentito un legame tra me e i miei compagni.”
Sono contenta che tu abbia voluto sottolineare questo nuovo aspetto del personaggio. Per la prima volta Jiren non pensa solo ad un “io” ma anche ad un “noi” e ora è certo che, insieme agli altri guerrieri, riuscirà a diventare più forte ed a sconfiggere Son Goku e i suoi compagni.
Un altro, meraviglioso messaggio che traspare da questa bella storia. Un vecchio proverbio dice “L’unione fa la forza” e, di certo, lavorando insieme i Pride Troopers riusciranno a raggiungere qualsiasi obiettivo!

In conclusione: un bel testo, davvero. L’eccessiva lunghezza della mia recensione non basta per descrivere quanto io sia rimasta incantata da alcuni aspetti. Ti faccio i miei complimenti perché, a mio parere, hai prodotto un piccolo capolavoro carico di messaggi positivi per chi legge… e questa non è una cosa da poco.
Alla prossima!
--- Moriko
(Recensione modificata il 28/03/2018 - 11:10 pm)

Nuovo recensore
27/03/18, ore 10:43

Veramente bellissimo! I miei più sinceri complimenti. La parte che mi ha fatto commuovere è stata quella di Jiren quando dice che su un punto Goku lo ha battuto, ma in generale veramente una One-shot bellissima. Premetto che io ancora non ho visto l'ultimo episodio di DB Super, ma per una mia scelta e non mi pento di aver letto questa One-shot! Ancora complimenti e alla prossima!
Sayan89

Recensore Master
26/03/18, ore 17:46

Ciao! Non devi avere dubbi sulla qualità di questa storia né tanto meno scusarti in anticipo. Infatti quello che hai creato è un piccolo gioiello secondo me e assume ancora più valore vedendo che l'hai scritta di getto subito dopo aver visto l'ultima puntata di Super.
Mi è piaciuto molto il finale di Super, ha vinto anche il personaggio per cui tifavo da quando è uscito Vegeta, ma mi ha lasciato dentro molta commozione, perché spero che possa riprendere il prima possibile, magari già dopo il film.
Questa tua storia è commovente, amplia quello che abbiamo intravisto e basta nell'episodio dopo il ritorno di tutti gli Universi.
Davvero toccante la parte di Champa, quella di Gowasu e il finale con Jiren e Toppo.
Bellissimo il tuo titolo, dall'episodio sembrava quasi di vedere una scena di Your Name con quelle magnifiche scie luminose in cielo!
Bravissima ancora.
A presto
Teo5Astor