Recensioni per
Non odiarmi
di Undead

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/18, ore 02:43
Cap. 1:

5 - “Non odiarmi” di AlexKF23.
Totale: 25.55/50.

1) Grammatica e stile: 4.55/15.

Grammatica: - 0.45/5.
Per essere una storia così breve è piena zeppa di errori, e non è minimamente accettabile. Almeno rileggere quello che si consegna ad un contest sarebbe cortese.
“Il respiro affannoso e la mente ancora prigioniera nell'incubo.”: “prigioniera dell’incubo” o “imprigionata nell’incubo” (- 0.20).
“Oggi è il primo settembre ed è il momento di tornare ad Hogwarts.”: la “d” eufonica davanti ai nomi inglesi che cominciano con “h” non va (- 0.20).
Stessa cosa qui: “Di nuovo è tutto buio, sono ad Hogwarts” (- 0.20).
Stessa cosa qui: “Un grandissimo mi dispiace va ad Hermione Granger” (- 0.20).
“Sai Draco, tu devi sentirti orgoglioso di essere un Malfoy”: le virgole vanno sia prima che dopo il vocativo (- 0.10).
Stessa cosa qui: “Sai Draco, ora che sei entrato in famiglia avrai un compito davvero speciale” (- 0.10).
“Tanti altri flash si susseguono a questo, tutti i torti che ho fatto a quei tre e sopratutto alla Granger”: “soprattutto” (- 0.20).
“Lo faceva pensando che nessuno la vedesse, pensando che non me ne accorgessi ma, io, ho assistito ad ogni sua crisi da me provocata, era una goduria raccontare, ai miei compagni in sala comune, dell'ennesimo successo che avevo avuto con la ragazza più odiata in tutta la nostra casa.”: “pensando che non me ne accorgessi, ma io” (- 0.20), “Sala Comune” (- 0.20) e “Casa” (- 0.10).
“Sono al centro della mia sala da pranzo, intorno a me le figure incappucciate dei mangiamorte”: “Mangiamorte” (- 0.10).
“Se fallirai nella missione tuo padre marcirà in prigione, la sua anima verrà risucchiata dai dissenatori”: “Dissenatori” (- 0.10).
“"il Sopravvissuto" ho una faccia strana”: “ha” (- 0.10).
“Vogliono che lo riconosca, se Lo chiamiamo e gli consegnamo”: “consegniamo” (- 0.25).
“La interroga, non so bene su cosa ma sento le loro grida, mia zia è furiosa e la Grinfondoro è terrorizzata”: “Grifondoro” (- 0.20).
“Urla di dolore lancinante si elevano dalla stanza”: “levano” (- 0.25).
“Fuoco... stanza delle necessità... fuoco... potevo morire quel giorno, il giorno della battaglia.
Potevo morire nella stanza delle necessità per mano del fuoco impazzito evocato da Tiger.”: “Stanza delle Necessità” (- 0.40).
“con l'eternità d'avanti spero di poter essere utile a qualcuno”: ovviamente è “davanti” (- 0.25).
“Non mi interessava se gli ideali che la mia famiglia mi aveva insegnato, risultassero offensivi e ferissero il prossimo”: “Non mi interessava se gli ideali che la mia famiglia mi aveva insegnato risultavano offensivi e ferivano il prossimo” (- 2).
“Ho odiato ancora di più è reputato solo feccia”: “e” (- 0.10).
Stile: 5/10.
Lo stile con cui è scritta questa storia non mi ha fatta impazzire, sono sincera. Trovo che la prima persona sia molto personale, molto diretta, ma non semplice da usare quanto si pensi: non tutti i personaggi hanno la stessa “voce”, e secondo me il modo che hai usato di esprimerti non rappresenta Draco e la sua personalità. La storia è decisamente troppo melodrammatica e troppo “onesta”, ho sempre pensato che Draco, codardo com’è, preferisse negare i suoi sentimenti… anche perché raramente le persone cattive si considerano tali. Tu hai mostrato Draco in un momento di consapevolezza e sul finale ci può stare, ma nei flashback non direi proprio: dubito che un ragazzino di dodici anni arrogante com’era lui potesse dispiacersi per come ha insultato Hermione!, e queste incongruenze si riflettono anche nello stile.
Inoltre, la storia è veramente troppo lineare, quasi sintetica, non ha un guizzo artistico o di ricercatezza che sia uno. La grammatica poco curata non aiuta a valorizzare questo stile così scarno che, tra l’altro, pur avendo scelto la prima persona non è particolarmente emotivo e non trasmette le emozioni del protagonista.

2) Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/20.
Per prima cosa voglio chiederti se fai sul serio quando scrivi che Draco ha gli occhi azzurri, quando la Rowling per sette libri è andata avanti a dire che li ha grigi. Questo e il fatto che tu abbia basato la storia sul movieverse mi fa pensare che tu nemmeno li abbia letti, i libri, e a questo punto mi chiedo perché scrivere di qualcosa di cui non ci si è nemmeno presi la briga di leggere l’originale!
A parte questo, trovo che l’introspezione di Draco lasci alquanto a desiderare. Come ti ho già accennato nello stile, non è credibile nel Draco dei primi anni a Hogwarts tutta questa consapevolezza, questo sapere di sbagliare e di essere meschino. Il cambiamento di Draco e la sua maturazione arrivano al sesto anno, quando finalmente capisce cos’è la vita vera, com’è essere un Mangiamorte, cosa significhi dover uccidere qualcuno oppure perdere la propria famiglia. Tutta questa “sincerità” con se stesso, poi, non mi sembra nemmeno molto nel personaggio, non ho mai visto Draco come una persona schietta: piuttosto è ambiguo, codardo, fragile – e le persone fragili difficilmente riescono a sbattersi in faccia la verità da sole.
Inoltre, trovo che tu abbia un ecceduto col dramma nel dopo guerra. Posso capire essere rimasto traumatizzato dalla guerra, ma Draco è bravo a giustificarsi e, in fondo, non ha fatto niente di così terribile: Silente era condannato comunque (e Draco lo scopre durante il duello tra Harry e Voldemort), e non si è mai dimostrato crudele se poteva evitarlo. Tutte le azioni orrende che ha compiuto gli sono state imposte e ha dovuto compierle per sopravvivere, ma ha anche cercato di non mettere nei guai Harry a Villa Malfoy, per cui davvero tutto questo senso di colpa mi sembra esagerato. Arrivare addirittura a tagliarsi prima e a suicidarsi, poi, mi sembra davvero ridicolo, non tanto per l’azione in sé (che comunque non trovo coerente al personaggio), ma più che altro perché la tua introspezione è debolissima, superficiale, per nulla approfondita, non spieghi nei dettagli le motivazioni dei suoi gesti, accenni a malapena all’autolesionismo… insomma, se si vuole parlare di tematiche così delicate lo si fa bene, altrimenti è meglio astenersi.
Un altro dettaglio marginale ma che non aiuta la coerenza è che Draco pensi a sua zia nei termini di “Bella” – troppo informale – e di Silente come di “Albus”, ancora meno probabile.

3) Utilizzo della citazione: 9/10.
La tua citazione era: “Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta.” di Haruki Murakami.
Devo dire che sei stata abbastanza brava in questo parametro, gli elementi ci sono tutti e hai anche integrato bene la citazione nel testo. Mi è piaciuto come hai interpretato la questione delle ferite “riflesse” anche se, come ti dicevo prima, avrei preferito la intendessi unicamente come ferite psicologiche e non fisiche, perché Draco autolesionista non ce lo vedo. Mi è piaciuto invece come hai interpretato quel “Io sono una persona imperfetta”, l’ho trovato ben inserito nel contesto.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché, secondo il mio parere, hai banalizzato la citazione con un’introspezione troppo superficiale. Questa è una citazione molto profonda, molto commovente: il tuo testo non è né l’una né l’altra cosa. Mi è sembrata inserita nel testo senza la giusta prospettiva, senza averne inquadrato il significato più vero. Non mi è sembrata valorizzata dal tuo lavoro che, come ti ho già detto, manca decisamente di profondità.

4) Gradimento personale: 2/5.
Devo premettere che io detesto le storie basate solo sulla versione cinematografica di Harry Potter, perché mi sembrano incomplete e perché l’originale, in fin dei conti, sono i libri, e nei libri Draco non scappa con i suoi genitori durante la battaglia finale, a Hermione nessuno scrive “sanguesporco” sul braccio e sempre Hermione dà uno schiaffo a Malfoy, non un pugno, che è molto più femminile. Comunque, questo e il fatto che tu non abbia scritto giuste la metà delle parole che riguardano l’universo potteriano, oltre al fatto che la grammatica denoti una certa incuria, mi fa pensare che il tutto sia poco curato.
A parte questo, ho trovato Draco proprio poco verosimile e la reazione di Hermione – così combattiva di solito, non posso credere che preferisca guardarlo morire e piangere invece di cercare di salvarlo! – pure. Lo stile lineare e trascurato non hanno aiutato ad aumentare il mio gradimento.

Recensore Master
13/04/18, ore 14:17
Cap. 1:

Arrivo dopo secoli – secoli – per lasciarti finalmente una recensione.
Sarei dovuta passare prima, me era (ed è ancora) talmente tanto tempo che non recensisco qualcuno che temevo di non esserne più in grado. Comunque alcuni giorni fa mi sono buttata sul tuo profilo per via della Tombola (a proposito: complimenti!) e, non so perché, ho adocchiato subito questa storia.

Devo farti una premessa: la prima persona.
L’ho detestata per anni, per tantissimi anni. Poi alcuni autori bravi sono riusciti a farmi cambiare idea (autori di efp). Adesso non giudico più una storia dalla prima o terza persona: ho capito che bisogna essere portati. Alcuni sono più portati per la prima, altri per la terza. È un dono.
E tu, con la tua prima persona, secondo me lo possiedi.

Non ho letto tue storie originali in prima persona, ma questa fanfiction mi è piaciuta. Ho sentito Draco, ho visto quanto bene sei entrato nei suoi panni, quanto hai provato ciò che lui provava mentre scrivevi.
Questa è passione.

Già dall’incipit mi hai catturata. Tre righe per trasportarci dall’inizio alla fine (ottimo collegamento!).
Ho apprezzato anche molto quanto tu abbia ribadito (e fatto percepire, aggiungerei) la solitudine di Draco. Quanto lui sia e si senta solo. Possono esserci i suoi genitori, può esserci Voldemort, possono esserci i suoi compagni – con cui non riesce più a legare, e che non vuole più trasformare in tirapiedi – ma lui si sente solo.
Quando inizia a frequentare la biblioteca un po’ di speranza per Hermione l’ho sentita… Quando i suoi occhi bruciano come fuoco, e lui ricorda… ricorda il dolore per l’incantesimo di Harry nel bagno della scuola, quando ha creduto di morire, ricorda di aver avuto come unica amica Mirtilla…
E mi è piaciuto molto anche il finale – io spero sia Hermione, altro che fantasmi! – dove cambi improvvisamente strada e lo porti a fare quella che crede essere la sua sola scelta.

Insomma, scusa se sono stata breve, scusa se ti sembrerà una recensione scarna, ma veramente tantissimo tempo che non recensisco/leggo su Efp. Devo imparare di nuovo da capo. Però leggerti è stato bello, e la storia finisce tra le ricordate. Scusami ancora. Davvero. A presto!

P.S.: Tanti auguri per il contest!

Recensore Junior
28/03/18, ore 00:15
Cap. 1:

Complimenti, la tua storia mi ha toccato profondamente.
Sento perfettamente l'angoscia di Draco; le prime frasi, corte, incalzanti scandiscono un ritmo che riflette perfettamente la tensione del Serpeverde e il suo animo inquieto.
Ho amato vedere la sua evoluzione, tra passato e presente, e vedere che quel bambino così pieno di sè e pieno di pregiudizi alla fine è diventato un uomo senza dubbio migliore di quanto non fosse suo padre. Certo, ha sbagliato, ha commesso errori.. ma quanti possono dire di non li avrebbero commessi al suo posto e con la sua educazione? 
Infine ho lettaralmente amato il finale. Ho sperato fine alla fine che Hermione lo fermasse, e anche se non è arrivata in tempo per impedire l'atto in sè, comunque è arrivata... e le ultime parole sono state il pezzo forte, quando Draco sente le lascrime di Hermione
Davvero i miei più vivi complimenti, la tua storia mi è arrivata dritta al cuore
Milandra
(Recensione modificata il 28/03/2018 - 12:17 am)

Nuovo recensore
27/03/18, ore 23:23
Cap. 1:

Povero Draco.

Non sono uno dei suoi tanti estimatori. So che in molti amate questo personaggio spesso incompreso. Tuttavia da vero Grifondoro non riesco a provare tutta questa pietà verso il giovane Malfoy.

Eppure in questo breve Shot sei quasi riuscita a farmi provare un po' di compassione, forse avete ragione voi, forse Draco non è così un brutto personaggio..