Ho amato la tua storia natalizia, il p.o.v. di John era interessante, ma quello di Victor devo dire che ha qualcosa di veramente speciale: hai creato un personaggio bello e pulito. E questo non significa un personaggio perfetto, è un uomo con dubbi e tanti rimpianti, ma è anche un uomo che sa lasciare andare senza provare rancore e questa è una bellissima qualità.

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Ciao, come accennavo anche ieri sera, questa storia mi è piaciuta tantissimo. Non solo perché riguarda Victor Trevor nello specifico (che è un personaggio che offre tanti spunti narrativi e che offre moltissimo in termini di caratterizzazione), ma perché finalmente puoi dire di avere un Victor che è tutto tuo. Ma la storia mi è piaciuta anche per altri motivi, su tutto perché penso sinceramente che sia il tuo lavoro migliore. Forse lo dico perché conosco alcuni retroscena, ma probabilmente perché il desiderio di scriverla traspare da ogni parola. Volevi scriverla, e si vede benissimo. Così come si percepisce "a pelle" un certo spirito liberatorio nel farlo, nell'essere arrivata alla fine. So che ci tenevi tanto e che ci hai messo un po' di tempo, ma mi fa piacere vederla pubblicata. Così come mi ha fatto piacere leggerla. Te l'avevo già detto, ma lo ripeto: lo stile è migliorato moltissimo. Questo è più ricco, con una sintassi più elaborata e periodi anche parecchio complessi. Molto più descrittiva e con parole scelte e calibrate, che regalano immagini particolari. Come Victor che suona il pianoforte mentre fuori piove, per esempio...

Ho intravisto qualcosa di personale in alcuni passaggi, specie nella prima parte dove Victor suona e riflette sul proprio rapporto col pianoforte. Il dichiarare il titolo del brano ad alta voce, anche se sa che non c'è nessuno a sentirlo... è un'estrosità un po' teatrale che ti appartiene in tutto e per tutto. Ho apprezzato tanto anche la scelta del brano, non ho avuto modo di ascoltare le due versioni da te proposte, ma perché ieri sera ero a letto mentre leggevo. Appena posso vedo di recuperare, perché conosco Chopin e la Ballade n1 e so che va a creare un connubio speciale tra la musica e il contesto che hai descritto, specie nella parte iniziale.

Insomma, è una storia particolare. Con un Victor originale e mai visto. Ha una forte vena malinconica per quel che riguarda Sherlock e l'amore, ma non è interpretata in senso negativo. Al contrario amare Sherlock, pur perdendolo, gli ha lasciato comunque dentro un qualcosa che lui conserva gelosamente. Ha ragione Violet nel dire che è la forma più alta di amore, la sua e che Victor è una persona speciale. Non tutti avrebbero aiutato Mycroft a far mettere insieme Sherlock e John. Non tutti sarebbero corsi come invece Victor ha fatto, recitando come un attore straordinario la propria parte. Lui invece non ci ha pensato un momento. Come dicevo, ancora lo ama, ma non c'è rancore o amarezza. Anzi c'è una consapevolezza molto razionale in lui ovvero la certezza che Sherlock gli ha lasciato cose che poi sono diventi pensieri e azioni del quotidiano. Come un modo di parlare o pensare. Questo è un Victor diverso dagli altri che si leggono in giro e riconosco quanto t'appartenga in termini di caratterizzazione.

Sono davvero felice d'aver letto questa storia, spero che sia solo la prima di tante altre storie (magari ancora su Victor?).
Koa

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Complimenti è davvero molto bella. Ascolterò il brano in seguito perché non conosco la musica classica e mi hai incuriosito. Purtroppo riesco a leggere solo in assoluto silenzio.
Victor non è un personaggio che amo particolarmente perché ho tutta questa visione che Sherlock si senta mosso da sentimenti ed attrazione solo per John e che quindi non abbia mai avuto nessuno prima. Ma qui... Qui Victor è adorabile. Vorrei un po' tirare le orecchie a Mycroft perché, nonostante io capisca ed approvi in pieno il suo intento, mette comunque Victor in una posizione non troppo comoda. E sì, decisamente Victor ama Sherlock di un amore puro e sincero che va oltre il loro essere stati insieme, ha un animo buono e mette la felicità della persona che ha sempre amato davanti alla propria (non so se ne sarei mai capace). Il piano funziona egregiamente e forse si sente non troppo male confortato dal fatto che vede John così innamorato, sa che Sherlock sarà amato e protetto e questo lo aiuta.
Adoro come hai caratterizzato Violet ed il suo rapporto materno con Victor che mi ha riempito davvero il cuore.

“E poi sai, per oggi ho ricevuto abbastanza sguardi omicidi per i miei gusti, non vorrei dover ripetere nuovamente l’esperienza

Questa frase mi ha strappato una bella risata stemperando la tensione.
Davvero ancora complimenti per avermi fatto amare Victor e per farmi venire voglia di volare a Parigi a dargli un grosso abbraccio prima di sentirlo suonare.

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