Tutto ciò è agghiacciante, nel vero senso della parola. Guarda, solitamente tendo sempre a empatizzare con il nemico, a chiedermi per quale motivo stia facendo ciò che sta facendo, evito di tracciare una linea tra i buoni e i cattivi troppo netta; mi piace affogare nella psicologia di questi personaggi solitamente definiti negativi. Nel caso di Samina, però, fin dall'inizio sono stata in grado di provare solo odio: sono una persona che ci tiene estremamente alla cura della famiglia, vedere un genitore comportarsi così con i figli mi fa diventare matta. Ammetto di non aver mai considerato il suo passato, quello che ha dovuto sopportare con la perdita del marito, ma anche se lo facessi questo non implicherebbe una giustificazione per le sue azioni. 
In questa storia penso che il personaggio sia analizzato benissimo: il suo problema infatti è un profondo e radicato vittimismo, che alla fine deriva da questa costante sensazione di sentirsi sola e quindi di aver bisogno di qualcuno. Potrebbe fare quasi pena, direi. 
La scena con quel povero Pikachu è così fottutamente reale, reale nel senso che non fatico affatto a immaginarmela fare una cosa del genere, anzi. E il fatto che hai descritto tutto con la prima persona ti fa entrare nella mentalità di questa donna, ti fa capire (come nella OS precedente) che secondo lei è normale quello che sta facendo, ma allo stesso tempo ti mette di fronte alla realtà: non è affatto normale. Perché alla fine purtroppo la realtà è questa: le persone che hanno una dipendenza raramente si accorgono — o meglio: ammettono — di averla; e nella maggior parte dei casi sono loro artefici di questa sofferenza. Difatti, lei alla fine dice di essere sola, si arrabbia con i figli per averla abbandonata — vittima, vittima — ma alla fin fine è lei che ha abbandonato loro, privandoli dell'ultima presenza genitoriale che le era rimasta. 
La scena del sogno poi è molto significativa: dentro di lei, Samina vorrebbe davvero ritornare con la sua famiglia (anche se, sinceramente, questa shot è ambientata prima della maggior parte degli eventi del game, perché lì è proprio partita), solo che vuole ottenerla nel modo sbagliato.
Ti faccio notare un solo piccolo refuso: "sapessi che è il solo il preludio" il primo il è in più. Per il resto hai un ottimo stile, come già detto, semplice ma conciso, incalzante. Complimenti vivissimi.

Alexa.

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Ciao, Sakichan!
Sono Lily del profilo di Komadori, un account che condivido con un'altra persona e che mi diverto a chiamarla "collega". Non so se ci siamo già presentati in passato, forse è già successo e io sto avendo una sorta di dejavù, ma in questo caso la memoria non mi aiuta e perciò mi dispiace se ho appena interpretato la parte del disco rotto.
Poco male, insomma.
Tuttavia...
Confesso di aver letto la tua storia qualche giorno fa e di sfuggita, diciamo che gli ho dato una rapida occhiata mentre ero in pausa dal lavoro. Solo oggi sono riuscita a fare due passi indietro per rileggere la OS con calma, ci tenevo all'idea di scrivere una recensione per farti conoscere il mio punto di vista. Penso che sia gradevole lasciare un segno del proprio passaggio, mi piace far capire all'autore che c'è qualcuno disposto a recensire un racconto su cui si è speso tempo e impegno.
Allora. Iniziamo con calma. Step by step.
Devo ammettere che la OneShot mi ha colpita sotto diversi punti di vista.
Certo, si tratta di un semplice capitolo auto conclusivo e già con questo non si può pretendere la trama più articolata e complessa di questo mondo, tuttavia è un elemento che passa in secondo piano quando il testo è ricco di quei piccoli accorgimenti che aiutano il lettore ad andare avanti, ad arrivare fino alla fine del testo senza stancarsi o annoiarsi a causa dei temi trattati.
Sono rimasta sorpresa nell'aver trovato qualcosa che ruota intorno alla bellissima Lusamine (o Samina) della settima generazione, forse è stato uno dei principali motivi che mi ha spronata ad aprire la storia. Adoro quella donna con tutto il mio cuore: non solo è la prima antagonista femmina della serie, ma possiede una psicologia molto contorta e che - almeno a parer mio - sei riuscita a rendere alla perfezione durante la narrazione del testo. Diciamocela tutta, non è la classica cattivona che cerca di espandere il mare/terra o che non vede l'ora di distruggere il mondo per ricrearlo da zero, Samina è un personaggio talmente corroso dall'amore e dalle sue ossessioni, da rinunciare al rapporto che ha con la sua famiglia per inseguire i suoi scopi. Forse ha avuto una resa migliore nel capitolo di UltraSole/UltraLuna, più che altro la GameFreak ha giustificato i suoi comportamenti da completa schizzoide.
Inoltre... *respiro profondo*
Il modo con cui hai trattato la scomparsa di Paver, oddio, mi ha uccisa. Stesa. Forse non ho più nemmeno un cuore(?)
Ho apprezzato la narrazione dal punto di vista di Samina, di come vede il mondo e della considerazione che ha dei suoi figli. Non solo è molto fedele all'opera originale, ma hai descritto tutto nel minimo dettaglio e perciò ti sei meritata una bella bandiera verde.
Ti consiglio solo di curare di più l'impaginazione del testo, aggiungendo un titolo oppure separando la parte del sogno per permettere al lettore di fare meno confusione. Ma per il resto ci siamo, non credo di aver notato errori di grammatica o altro.


Continuo ancora a complimentarmi con te, grazie per aver portato questa ventata d'aria fresca nel fandom dei Pokémon. Sinceramente, non capisco come mai è privo degli eventi che coinvolgono gli ultimi giochi della GameFreak, spero che l'anime cambi il corso degli eventi, però mi fa storcere il naso sapere che la massa preferisce fossilizzarsi sulle classiche ship piuttosto di portare dei personaggi così complessi e ben strutturati.
Continua così, mi raccomando, perché stai andando alla grande.
Ti faccio i miei saluti e mi scuso se ti ho scritto un papiro pieno di considerazioni personali ma...Che vuoi farci? Quando comincio a chiacchierare, chi mi ferma più? Hahaha!
Un bacio e...Alla prossima!


- Lily.
(Recensione modificata il 07/05/2018 - 03:34 pm)

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