Recensioni per
Magikarp
di PandaNemoMinerva

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/06/18, ore 20:29
Cap. 1:


Questa storia è qualcosa di m e r a v i g l i o s o.
Dio, è davvero bella. La migliore che io abbia mai letto su questa sezione, e sono sincera. Premettendo che detesto Kentin, qui me lo hai fatto amare, e non è poco. All'inizio ho pensato: cazzo, è troppo lunga, non la finirò mai. La abbandonerò e finirà per sempre nell'oblio, e invece
e invece NO, il tuo modo di scrivere l'ha resa fluida e veloce, piacevole senza essere pesante grazie ai numerosi punti e al tono confidenziale con cui viene raccontata la vicenda.
Mi sono calata perfettamente nel personaggio, nel suo dolore. Ho sentito sulla mia pelle tutti i punti delicati che hai voluto trattare, e sono stati resi magnificamente a mio dire.
Prima di tutto, il
rapporto con i genitori. Il padre che si vergogna di Ken, che lo costringe ad essere un omone che non è, perché Ken è maglioni, è biscotti, è lezioni di matematica, ma questo lui ancora non lo ha capito. E non lo capirà mai, così bigotto da costringerlo alla scuola militare. Costringerlo a cambiare, appunto. E la madre, la madre che pensa che il mondo non sia ancora cambiato.
PeSco. Innanzitutto, dieci punti per l'originalità con cui hai voluto chiamare questo personaggio, eheh, lo trovo adorabile come soprannome. Tutto il resto va, però, alla caratterizzazione. Al fatto che fa la femmina alfa, per sopravvivere, ma che poi è una ragazza semplice che si mangia le unghie e ascolta la musica del suo Castiel chiusa in una vasca da bagno. Originale e profonda, anche se non è la protagonista. Fa dei discorsi che mi hanno messo i brividi. E' davvero geniale. PeScoo.
Condizione di Ken, oddio, fa davvero impatto. Non sono brava a parlare di bullismo, tanto tutti sappiamo che è sbagliato, e non sono qui per riempire la recensione di frasi fatte, ma cazzo, il fatto che Kentin venga continuamente preso di mira, che lo insozzino di bevande, che gli rubino i compiti, che arrivino a riempirlo di lividi è agonizzante. E il suo punto di vista fa sembrare il liceo una savana, in cui vige la legge della sopravvivenza, e tutti si schiacciano e si spingono mentre Castiel il leone osserva tutto dall'alto senza sporcarsi le mani. La cosa che mi fa più rabbia è che anche chi è contrario non ha le palle per mettersi in mezzo. Nathaniel che guarda dalla sala dei delegati mi ha fatta impazzire, volevo sclerare. Due righe, e sono rimasta settecento anni a riflettere. Alla festa credevo davvero che lo avrebbero preso di mira per qualche cavolata, e invece per fortuna la vasca e i cioccolatini lo hanno salvato. E la pipì. Che poi mica l'ha fatta
Il tatuaggio. Una follia che PeSco si è voluta concedere, e che uscirà alla luce solo venerdì. E che Kentin però non vedrà mai, a causa della scuola militare. Ha molto più spessore di quello che vuole far sembrare. Ci sono rimasta su diverso tempo prima di continuare.
Magikarp, ovviamente questo punto non poteva mancare. Amo i Pokémon, sono una pagina importante della mia vita, e il discorso di PeSco mi ha fatto vedere Magikarp sotto una lente più profonda. E' scarso, anzi, non serve a niente (?), ma ci prova. E' come Kentin. Invece Gyarados è solo un pompato. E' forte, ma è come gli altri. Più come Castiel, o come Chuck. E in più, come dice la ragazza, non c'entra niente con Magikarp. Sono uno l'antitesi dell'altro, e c'è bisogno di più carpe arancioni in questo mondo, che di draghi azzurri senza senso.
Ed è qui dove inciampa Kentin. Passa dall'essere se stesso, al diventare come loro. E PeSco ha ragione ad arrabbiarsi. A mangiargli la faccia, ma purtroppo non tutti sono capaci di rimanere Magikarp. Del resto, l'uomo tende sempre al meglio. Perché accontentarsi? Mi aspettavo un finale diverso, positivo, e invece mi sono trovata davanti la realtà cruda e schietta. E ho apprezzato davvero tanto.
La storia è scritta da dio, se non per qualche errorino di battitura, ma non ci ho fatto caso mentre leggevo, perché la trama prende, e ti viene voglia di sapere cosa accade, e sopratutto se Ken e PeSco diventano qualcosa che va oltre la festa. Comunque ho trovato molto tenero Castiel. Sono contenta che tu non abbia voluto separarli, anche perché in effetti sarebbe risultato solo banale.

Ancora complimenti, merita tanto questa storia! Mi ha emozionata tantissimo, ed è già nelle preferite.


Byeee
Luci