Recensione premio per il contest “Betrayment and Infidelity Contest” indetto da Skyfall16 – Recensore Sostitutivo Shilyss.
Cara Mari Lace,
Scegliere La La Land per scrivere una fanfiction è sintomo di grande sensibilità. Il film non ha vinto Oscar e premi sontuosi così, a caso, ma perché parla delle opportunità perse, delle sintonie spezzate, di quello che avrebbe potuto essere e, invece, non è stato. Le carriere artistiche di Mia e di Sebastian sono intrise di una serie lunghissima di fallimenti e compromessi. L’intesa e l’alchimia che lega nel musical i due personaggi verrà irrimediabilmente spezzata dal Costo del Sogno – e niente, La La Land è uno di quei film che sforna automaticamente dei prompt. Per quanto concerne la tua storia, è evidente come la brevità della shot non abbia intaccato la profondità della stessa. Hai scelto di raccontare un momento cruciale della storia. Seb ha deciso di suonare un genere che non è il jazz, che gli appartiene, ma uno più commerciale con l’amico di vecchia data Keith. Seguendolo avrà fortuna e gloria, citando Indiana Jones, ma soprattutto potrà dare stabilità a Mia. Invece, alla fine perderà l’occasione di vedere Mia recitare e, pur convincendola ad accettare il provino che determinerà la sua fortuna, la perderà. Ma stanotte, no.
Il momento topico che hai scelto è anche funzionale, narrativamente parlando, per introdurre una riflessione sulla nascita dell’amore tra Sebastian e Mia. Il loro è il toccarsi di due anime destinate a separarsi perché i loro sogni non collimano tra loro, ma nelle tue parole c’è anche tutta la forza e l’energia di un nuovo amore fatto di speranza, alchimia e intesa. Ho trovato molto bella la somiglianza tra Mia e il jazz, entrambi vitali e imprevedibili, ho sofferto leggendo della speranza della ragazza nel telefonare alla madre rassicurandola su un destino che immagina dignitoso, della decisione di Sebastian di firmare il contratto per lei, perché quello è l’inizio della china discendente che condurrà i due alla separazione. È quella giusta? – dici nella chiosa. In verità, non lo sai – non c’è una risposta univoca, io credo. L’intero film si basa proprio su questo – l’incontro di due anime sognatrici destinate a separarsi e il loro ritrovarsi per un breve istante, troppo tardi. Il parallelismo Mia/jazz, del resto, non è casuale. Sebastian è innamorato di entrambi, è disposto ad abbandonare il sogno di un locale per il compromesso del successo, e basta davvero questo a suggerire quanto profondo sia il legame tra i due protagonisti. La chiusa finale, con lui che è rimasto sveglio a guardarla dormire e la citazione, aggiunge dolcezza a dolcezza e rende tutto il capitolo un dolce momento, un missing moment altamente plausibile e incredibilmente IC.
Da un punto di vista stilistico trovo che i tuoi scritti si facciano ogni giorno più belli e lineari. Qui ho apprezzato l’uso intelligente del corsivo, che viene usato senza strafare in maniera decisamente adulta, l’introspezione e la telefonata spezzata che viene descritta con poche, efficaci battute, l’uso naturalissimo della seconda persona che non appare forzata e una cosa che amo molto: la scorrevolezza. I testi belli hanno prose che risultano essere preziose proprio perché si gustano con rapidità e piacere. Ti faccio notare solo una d eufonica (ad una band), ma, chiaramente, questo non inficia assolutamente il mio giudizio su un capitolo incredibilmente intenso che, con poche righe, ha sintetizzato già quello che, almeno per me, è stato il senso del film.
I miei più sentiti complimenti e niente, questa storia merita di entrare nelle mie liste!
Un caro saluto e a presto,
Shilyss ^^ |