Recensioni per
Next to Me
di JohnHWatsonxx

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/18, ore 09:57
Cap. 1:

Ciao, questa storia mi ha ricordato un pensiero che di recente sto facendo spesso ma su House e Wilson, non so se li conosci... data l'ispirazione a Sherlock Holmes, House somiglia molto a Holmes e di conseguenza Wilson ha tanto di Watson. In particolare c'è tanto del rapporto che Doyle aveva scritto nei suoi racconti. Ultimamente mi sto ritrovando a fare un pensiero, perché ho visto di recente una puntata di Dottor House e mi sono resa conto che per quanto Wilson si renda conto del fatto che House sia un sociopatico della peggior specie, uno che è davvero pessimo e che, come dice Sherlock, non si meriterebbe l'amore di nessuno, ecco nonostante questo gli sta vicino. Perché? Ma perché fondamentalmente sono uguali e perché a Wilson, House piace proprio tanto e per tutte queste ragioni. Questo pensiero mi è tornato in mente leggendo la tua storia, mi sono resa conto che c'erano tantissime affinità con quello che avevo ritrovato in quella serie. Sherlock qui si domanda perché John rimanga lì con lui, perché apprezzi il disordine quando lui è un militare e dovrebbe amare invece ordine e pulizia. Ma perché Sherlock gli piace proprio per com'è fatto e per i difetti che mostra tanto sfacciatamente e perché, forse, John è esattamente come lo è lui. Ho letto fanfiction, specie in passato, in cui John veniva santificato e i suoi difetti del tutto annullati. John si ritrovava a essere una sorta di santo perfetto che sopportava le birbanterie di Sherlock. Quella caratterizzazione era quanto di più lontano ci fosse, perché per me la verità è che John è anche peggio di Sherlock. Spesso è maleducato con le persone, mal sopporta anche lui la gente, ride sulle scene del crimine... Sherlock gli piace così com'è anche e soprattutto per quelli che chiunque riterrebbe difetti. Qui ho ritrovato tutto questo, in un'ambientazione post quarta stagione, che questa volta ha richiami più drammatici che nell'altra tua storia che ho letto. Qui Sherlock ammette d'aver avuto paura di John, lo dice anche a un certo punto che quel giorno in obitorio lo ha segnato profondamente. Credo che non tutti avrebbero confessato una cosa del genere o che si sarebbero comunque ritrovati a desiderare John con la stessa forza di un tempo. Non dai spiegazioni al comportamento di Sherlock, né ci spieghi come ha fatto a fidarsi di nuovo di lui ma perché in realtà la storia parla di altro. Riallacciandosi all'inferno di Dante e alla storia tragica della regina Didone e di Enea, ci mostri come due persone in apparenza diverse e incompatibili, siano poi molto più uguali di quanto non tutti credano.

Anche questo è un ottimo lavoro.
Koa

Recensore Veterano
04/05/18, ore 18:17
Cap. 1:

Mi piace un sacco questa storia! Davvero bella, mi piace come hai rappresentato Sherlock, i suoi pensieri. Adoro il riferimento a Dante e alla Divina Commedia. Crei delle belle atmosfere, trasmetti bene i sentimenti di dubbio, incertezza, timore. Non si tratta infatti di atmosfere rilassate, ma nascondono sempre delle ombre, dei rimpianti, delle colpe che i personaggi si portano dietro. E mi piace un sacco questa cosa. Sono due personaggi complessi, non innocenti (come dici tu), bensì colpevoli. Colpevoli di essere pronti a tutto per amore, figure positive ma non esenti da macchie. Li hai caratterizzati davvero bene. Continua così!!
(Recensione modificata il 04/05/2018 - 06:18 pm)

Recensore Junior
03/05/18, ore 15:00
Cap. 1:

Ciao!
Quando ho letto il titolo il mio cuore ha cominciato a fare almeno una dozzina di capriole. Sì, al momento sono in fissa anch'io con "Next to me" degli Imagine Dragons e sì, va bene così.
La prima frase della tua fanfic mi ha conquistata e riassume perfettamente ciò che sei riuscita a fare ovvero cucire una bellissima canzone, un testo, una poesia addosso ad una coppia, una parola e un testo complesso come solo la Johnlock sa essere. E' come una "meta-arte", passami il neologismo, la tua. Perché riesci a sfruttare la bellezza di una canzone per risaltare la bellezza della tua storia e in questo modo "Next to me" non oscura le tue parole, né viceversa, ma si accompagnano in maniera armoniosa. Ho apprezzato anche moltissimo il riferimento alla Didone dantesca, totalmente appropriato e per nulla fuori luogo e, di nuovo, hai colpito il mio cuore da classicista che a quel punto era già irrimediabilmente liquefatto. Non avevo mai pensato prima a Sherlock in questa accezione, ma direi che è totalmente azzeccata. Uno Sherlock estremamente tenero, ma per nulla stucchevole, anzi comprensibilissimo. E'molto interessante, quasi audace, che tu abbia voluto costruire la narrazione dal suo punto di vista elemento che ammiro sempre molto perché, perlomeno per quanto mi riguarda, riuscire a comunicare attraverso Sherlock è sempre estremamente difficile.
Ti ringrazio per la lettura e non ti importuno oltre,
alla prossima!