Ciao, e questa è l'altra tua storia che volevo recuperare. Non so perché io non l'abbia mai letta prima d'ora, forse perché è vero che dalla Mystrade un po' mi sono allontanata. La leggo ancora con piacere, ma diciamo che ho anche qui i miei periodi (io sono molto lunatica nelle letture, purtroppo). Ma poco male, sono in un immondo ritardo, ma la recupero adesso e ora ti lascio anche due righe di varie impressioni che ho avuto leggendola.
Anzitutto devo dirti che mi ha fatto davvero piacere che ci siano così tanti riferimenti a quel "prenditi cura di lui" detto da Sherlock alla fine di The Final Problem. Perché è un momento che ho amato e la mia personalissima consacrazione di questa coppia, forse è anche per questo che non ci ho mai scritto niente sopra dopo la quarta stagione, perché la vedo ormai come una cosa risolta. Mi diverte sempre il pensiero che sia stato Sherlock a volerli unire, ma questi sono headcanon miei, ora non importano... quel che volevo dire è che mi piace che tu ne abbia fatto riferimento.
La lettera è molto bella, scritta davvero molto bene e "sentita". Ma l'ho trovata anche interessante perché ci permette di notare come Greg vede Mycroft, il modo in cui lo ha percepito nel corso degli anni. La lettera ci offre quindi un punto di vista che non conoscevamo. E tu ripercorri diligentemente e attraverso il suo punto di vista tutta la loro "storia" da quando si sono incontrati fino adesso. Non si sa bene per quale motivo Greg abbia deciso di scrivere questa lettera, ma mi ha divertita l'idea che l'abbia fatto. E soprattutto perché ammette all'inizio di non essere un uomo abituato a pensare ma di essere una persona che preferisce agire, e questo io credo lo faccia per mettersi sulla difensiva, per mettere un po' le mani avanti. Sono sempre stata convinta che Lestrade abbia sempre percepito il divario che c'è tra lui e Mycroft, la differenza sociale e culturale tra di loro non dovrebbe pesare, ma qui pare che la relazione non sia ancora ben consolidata. Quindi l'ho visto un po' come un modo per dirgli: "ti scrivo queste cose perché è ciò che mi viene dal cuore, ma non aspettarti grandi riflessioni". Il che è molto da Gregory Lestrade, lui è un uomo buono, fedele, molto intelligente e affatto stupido. Ma non solo è anche un po' più pratico che teorico, in questo ha forse un'affinità maggiore con Mycroft che con Sherlock proprio per questo motivo: ma è anche un po' più terra terra rispetto a Mycroft. Più semplice ecco. E insomma, qui ho ritrovato tutto questo ovvero una perfetta caratterizzazione.
Lo sguardo di Lestrade è palesemente quello di un uomo innamorato. Mon sappiamo che cosa provi Mycroft nello specifico e sarebbe interessante avere una "risposta" a tutto questo, però voglio dirti che ho sorriso quando ha scritto che ha lasciato la moglie anche perché si era innamorato di lui (oltre che per i vari tradimenti, ma su questo sorvoliamo). Mi piace pensare che sia così, ecco.
Mi ha fatto molto piacere leggere questa storia, perdona il commento un po' scarno ma sarà tipo la quarta o quinta recensione che lascio in mezzora e mi si stanno incrociando gli occhi, ma la sostanza è che mi è piaciuta davvero molto.
Spero di ritrovare presto qualcosa di tuo.
Koa |