Testo molto intenso, che, più sull'evento storico in sé, mette in mostra il classico topos delle vittime della storia. I giovani re Luigi XVII di Borbone e imperatore Pu Yi furono, a loro modo, vittime di rivoluzioni, ma il primo di spense, ancora bambino, pare per motivi di salute, peraltro senza mai regnare, il secondo fu imperatore anche una seconda volta, nel Manchukuo, ma oramai ridotto ad un fantoccio dei giapponesi invasori e, anche se si ritrovò ad essere, alla fine, un umile giardiniere, riuscì la raggiungere la vecchiaia. Le vittime della storia qui descritte erano, invece, nel fiore degli anni e morirono violentemente per mano di persone che credevano di abbattere una tirannia, ma che finirono loro stessi per crearne un'altra. Forse è anche questo l'elemento che rende il testo molto toccante. Molto forte l'anafora "Ma nessuno vorebbe morire" all'inizio. E molto forte è anche il concetto della violenza rivoluzionaria che non fa sconto a nessuno. Il finale sembra quasi una speranza di un mondo in cui l'innocenza sia ancora un qualcosa di realmente autentico.

Buon pomeriggio.
La morte di questi giovani apre la strada ad un regime che ucciderà un'infinità di altri innocenti...
Un racconto scritto davvero col cuore.
Buona giornata :)

"Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome" (cit. Mme de Roland).
Ma a questo punto, dico, una libertà conquistata a tale prezzo, che valore ha?
Uccidere dei bambini, dei ragazzi per soddisfare le frustrazioni altrui: questo io non lo capirò mai.
Calpestare l'innocenza è uno dei crimini più gravi, e la cosa peggiore è che chi commette questi abomini ne va pure fiero.
Il racconto è amaro  e molto centrato, pur senza indugiare in particolari scabrosi: ci si sta male comunque, perché ci mette di fronte alle gravi responsabilità commesse in certi periodo storici.
Bel racconto.
A presto.
Lou

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Ciao, piacere di conoscerti^^
ho letto con piacere questa tua breve flashfic, che ci apre uno scorcio decisamente tragico e drammatico su un capitolo della Storia tuttora oscuro e poco conosciuto, sul quale si sono scritti fiumi di inchiostro e spesso a sproposito.
Certo, i cinque ragazzi cosa c'entravano? Non sapevano nulla delle vicende che si stavano svolgendo intorno a loro, oppure, se sapevano, di certo non potevano farci niente.
Però di cigni bianchi dovrebbe essercene uno stormo intero, perchè non sono stati i soli ragazzi a morire in Russia, anche altri sono morti troppo presto, senza poter realizzare i loro sogni, in modi tristi e squallidi, di freddo, di fame, di malattia...
Ma di certo i cinque ragazzi di cui parli non avevano alcuna colpa di questo, ovvio.
La rivoluzione è una bestia cieca, che spesso distrugge a prescindere qualsiasi cosa si trovi davanti. Sarà chi viene dopo, poi, a fare i conti con la Storia.
Complimenti, una flashfic molto incisiva e struggente!

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Ciao e piacere di conoscerti!
Sono molto appassionato di genere storico, è il mio preferito, e ho visto che hai scritto anche sul mio amato Medioevo... magari un giorno passerò anche da lì^^
La vicenda della famiglia imperiale russa è veramente tragica, a tratti sembra surreale, eppure, come molti testimoniano, quegli eventi sono veramente accaduti e hanno reso quella che è la nostra storia. Mi è piaciuto molto il tuo stile, è estremamente fluido, ma ho notato anche una piccolissima sbavatura che non ha minimamente intaccato l'atmosfera: l'imperatore cinese Pu Yi non morì a tre anni, fu solo detronizzato, infatti si ritroverà poi in Manciuria durante la seconda guerra mondiale.
Un carissimo saluto e rinnovati complimenti, alla prossima
mystery_koopa

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