Ho visto Black Sails qualche anno fa. Io tendenzialmente non sono una che "shippa" coppie, credo sia un po' un mio limite, e ho pochissime di queste che amo profondamente.
La tua è però una storia d'amore, e per quanto mi riguarda l'amore è universale. Non conta chi lo prova, nè il sesso nè altro, l'importante è che chi ama, ami davvero. E quello che tu descrivi è senza ombra di dubbio un amore che va oltre il dolore e oltre il tempo. Una separazione tanto lunga ucciderebbe chiunque, soprattutto se ci si aspetta di essere salvati dall'uomo che si ama... e lui non arriva mai.
La vita ha diviso Thomas e James, li ha fatti soffrire e li ha resi ombre di quello che erano forse, negli anni, ma ha lasciato intatta una parte chiusa così in fondo nel cuore da riuscire a sopravvivere. Questo amore così forte che vince l'abbandono, la distanza, la morte di chiunque non sia "noi".
La parte iniziale è cruda. Triste. Lenta. Come dovrebbe essere. Fa sentire il peso del tempo che passa, e la follia tenuta a bada da una tempra che riesce a sopravvivere, nonostante tutto. Le torture psicologiche forse distruggono ancor più di quelle fisiche. La deprivazione del contatto con gli altri, terribile. Per forza in molti non reggono.
La seconda parte è una rinascita, senza dubbio. Il lavoro, per quanto duro, aiuta a risollevarsi, così come il contatto umano che ristora l'anima.
Alla fine, per fortuna, c'è un lieto fine. Nel dolore e nella schiavitù forse, ma di certo c'è un forte senso di comunione che racchiude i due amanti, finalmente riuniti.
E' una storia che mi intenerisce, perchè trasmette un grande messaggio sulla forza che viene dall'amore... di cui tutti abbiamo bisogno. |