Recensioni per
Cronaca di un viaggio improvvisato
di Altair13Sirio

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/10/22, ore 18:57

Ciaooo!! ^-^ un capitolo molto più tranquillo rispetto a quello precedente -e meno male, oserei aggiungere!! XD- e anche tanto riflessivo, cosa che ho adorato!! **
Trovo molto bella la passione di Francesca e spero che sia riuscita a frequentare La Sapienza, realizzando il suo sogno!! ❤️❤️
Per quanto riguarda la sua passione per Emma Marrone, condivido pure quella, anche se forse non sono fan quanto lei!! XD
Sono curiosa di sapere qual è il libro in inglese che è stato comprato!! 👀👀 Il sushi all you can eat è una manna dal cielo, ancora fatico a credere che esista solo in Italia -o almeno credo!!- e che nel resto del mondo non esista questa formula!! Quando sono stata a Londra e ho chiesto informazioni a riguardo mi hanno detto che da loro non esiste ed ero tipo: finisco in un giorno il budget che ho per dieci giorni!! 😱😱
Comunque, tornando seri, la parte del treno mi è piaciuta tantissimo e ho adorato le riflessioni sulla ragazza solitaria... Mi hanno molto intenerita!! A volte succede anche a me, perché quando visiti una città nuova o in generale prendi i mezzi di trasporto, quasi sempre hai l'opportunità di vedere gente nuova per la prima volta e qualcuna magari ti suscita qualcosa, come la ragazza solitaria!! ❤️❤️
Chissà, mai dire mai... Forse un giorno avrai l'opportunità di rivederla!!
Complimenti anche per questo capitolo, bravissimo come sempre!! ❤️❤️

Recensore Veterano
09/10/22, ore 11:21
Cap. 3:

Ciaooo!! ^-^ un po' in ritardo ma eccomi, super pronta a proseguire questa avventura!!
Wow, in una sola giornata ne sono successe di ogni, sia belle che un po' meno belle -le disavventure sono all'ordine del giorno, specie quando si organizza un viaggio!! Non mancano mai!!
Cosa ci fanno tre diciottenni in bici per le vie di Roma? Si perdono! - ho adorato questa battuta, è la rappresentazione perfetta di quello che succede quando si vuole visitare per la prima volta un città!! 🤣🤣 È successo anche a me quest'estate a Genova!! 🙈🙈 E capisco anche quanto il caldo crei complicazioni, è davvero insopportabile, soprattutto quando si è a piedi!!
Ho adorato i momenti in bicicletta, mi hanno dato un senso di libertà e spensieratezza molto bello, nonostante anche lì siano successe alcune cosucce come il tipo scorbutico con la barba o il rischio di immergersi completamente nel fogliame... ne so qualcosa!! 🤣🤣
Angelo che entra al Roma Shop indossando i pantaloncini della Juve è il mio nuovo idolo!! E spero che dopo quella faticosa giornata Francesca stia meglio!! 🥺🥺
E ultimo, ma non per questo meno importante: alla fine Giuseppe avrà trovato un temperino? 👀👀
Non vedo l'ora di proseguire, bravissimo come sempre!! ^-^ ❤️❤️

Recensore Veterano
16/07/22, ore 21:35
Cap. 2:

Ciaooo!! ^-^ un capitolo dedicato alla musica, che bello!! Effettivamente la musica è una fidata compagna nei viaggi, soprattutto quelli lunghi, e il più delle volte diventa un vero e proprio "misuratore del tempo", tanto per dirti che spesso io calcolo il tempo impiegato per percorrere dei tragitti in base a quante canzoni riesco ad ascoltare!! XD
Ma bando alle ciance, spero che nel corso della storia riuscirai a trovare un temperino o direttamente una penna per poter proseguire nella scrittura, altrimenti sarebbe un bel guaio!! Comprendo bene anche quella sensazione da lungo viaggio in cui ci si ripromette di spegnere la musica e provare a dormire e poi non funziona!! Secondo me è dovuto al fatto che a stare seduti diventa difficile, dopotutto non è come stare stesi a letto... E infatti mi sa che Francesca ci ha visto giusto a reclinare così tanto il suo sedile!! 👀👀
Quando ho letto del pannello luminoso ho riso di gusto!! In effetti è proprio vero, che senso ha sensibilizzare sull'attenzione alla guida se il modo in cui lo si fa è il primo a distrarre i guidatori?? 😂😂 Chi li capisce è bravo!! 😂😂
Complimenti anche per questo capitolo, bravissimo!! ❤️❤️

Recensore Veterano
06/07/22, ore 22:14
Cap. 1:

Ciaooo!! ^-^ questa storia mi ha incuriosita già dal titolo e dovevo assolutamente iniziarla -e ho fatto più che bene!!
Trovo molto carina l'idea di raccontare un'esperienza di vita attraverso un diario di bordo, la considero una bellissima usanza!! 😊😊
Quantomeno Giuseppe (che immagino sia proprio tu 👀) ha avuto modo di distrarsi un po' durante il viaggio e fare anche mente locale di quello che ha (più o meno!) organizzato con gli amici e cosa andranno effettivamente a fare a Roma, una tra le città più belle del mondo e non lo dico perché sono super patriota (ok forse anche per questo! XD) ma anche perché il nostro Paese ha un sacco di meraviglie da offrire e Roma è sicuramente una tra queste!!
Io ammetto che avrei annotato tutto negli appunti del cellulare, ma questo perché, proprio come hai scritto tu nel corso del capitolo, non è affatto facile scrivere con una matita su dei fogli di carta mentre sei seduto su un autobus che sobbalza ogni tre per due -non sto assolutamente tirando una frecciata alle nostre strade, assolutamente no!! 🤣🤣
Però col telefono si sarebbe persa quell'atmosfera magica che un viaggio improvvisato riesce a offrire, quindi appoggio in pieno l'idea di scrivere a mano!! 😊😊
Avrei preso volentieri il posto di Federica, sai? Io tendo a essere molto estroversa e non mi sarei tirata indietro all'idea di un viaggio improvvisato, mi piacciono le avventure e mi sarei sicuramente lasciata trasportare... Credo avrei combinato anche qualche casino, ma questi sono dettagli 🤣🤣
Comunque Angelo e Francesca sono molto simpatici e immagino ti sia trovato bene con loro -e questo è l'importante!! 🥰🥰
Sono molto curiosa di sapere cosa succederà nel corso di questo viaggio e seguirò più che volentieri questa storia!! Bravissimo!! ❤️❤️

Recensore Master
01/04/22, ore 11:50

Rieccomi per la seconda parte di scambio.

il titolo ‘dopo la tempesta’ mi incuriosisce, non so se aspettarmene una reale, in senso figurato o forse entrambe le cose.

oh beh, direi che si sno rifatti con gli interessi rispetto alla serata prima, una bella sbronza e poi un giro assurdo per fare delle foto che necessariamente andavano fatte in quel momento, ahah, adoro.
Mi piace come le strade si separino, ma, dimmi… devo cominciare a shipparli Peppe e Francesca? Va’ che son taaaaaaaaaaaaanto bellini insieme ;P

Mi piace come hai descritto l’Università della Sapienza e la ricompensa finale di andarsi a cercare dei libri, premiarsi con un acquisto del genere è sempre un’idea brillante, i libri in Inglese poi sono un valore aggiunto.

gnam gnam, sushi all you can eat, ottima scelta!

arrghh che nervosa mancare di poco il treno che si doveva prendere e aspettare quello successive, specie se non sai cosa fare.
Quando sono sola, ho un mp3, un quaderno e una biro, ciaone, potrei aspettare anche un giorno intero sapendo perfettamente cosa fare… ma in compagnia non è carino isolarsi, anche se poi magari calano quei silenzi e quei momenti apatici che ti fanno annoiare ancora di più nella collettività.

Uhmm no, sei solo con la Fra e ti perdi a osservar un’altra? Mi fai cadere la ship di già, ahah sto scherzandoo, anzi, mi piace questo tratto da osservatore misto a scrittore che cerca di rintracciare la storia di chi osserva con tanta attenzione.

Meno male che il secondo treno di stra foro e correndo sono riusciti a prenderlo.

Sempre più intrigante questo viaggio.
Continua così.
alla prossima ^^

Recensore Master
01/04/22, ore 11:35
Cap. 3:

Ciao, eccomi per lo scambio.
Riprendo molto volentieri queste avventure di viaggio tue e dei tuoi amici, raccontate sotto forma di diario in questo modo così realistico e introspettivo.
Così com’è realistico che dopo un’intera notte passata a dormire in una posizione oltremodo scomoda, come minimo faccia male il sedere ahahah, povero il vostro protagonista.
I momenti di veglia notturna sono un must, nonché un toccasana per l’ispirazione, solo che se ti riaddormenti pensando ‘tanto domani mi ricordo tutto’ … povero illuso XD
L’alba è sempre uno spettacolo incantevole.
Secondo me Francesca non aveva tutti i torti a suggerire di scattare una foto fra quei palazzi per orientarsi.. poi forse si scoprirà se sarebbe stato meglio seguire il suo consiglio.
uhmm corvi che aleggiano sulla stazione? Presagio di sventura, ahah, vedremo.

Dev’essere scomodissimo viaggiare senza poter lasciare le valigie da qualche parte.

Oh meno male che sono riusciti a depositare le valigie e ora via in bici a perdersi, esiste qualcosa di più stimolante? ahahah
Trovo quasi poetico quell’accostamento fra ‘vagare’ e ‘svagare’.

Io sarei Francesca tutta la vita, scendere dalla bici nei tratti di difficoltà, sempre, ahah.

e finalmente questi cari ragazzi possono fare un po’ i turisti.
nuu, mi spiace per Francesca e per la sua allergia, c’è anche da considerare però che c’è tutta la stanchezza del viaggio da recuperare, forse non avrebbero fatto le ore piccole in ogni caso ^^’

felice di sapere che il mattino dopo lei si sia già ripresa.

Però non si può dire lo stesso del povero Valentino Rossi, mi spiace per quella notizia.

corro al prossimo capitolo ;)

Recensore Master
25/02/22, ore 11:26
Cap. 2:

rieccomi per lo scambio, parte due.
aarghh il problema degli auricolari dev’essere più comune di quanto non si creda, secondo me le progettano apposta perché una cuffietta esca sempre.
adoro le disgressioni musicali, pur non conoscendo benissimo i Gorillaz mi ritorvo con quel che pensa il protagonista.
è bellissimo guardare fuori dal finestrino , di notte, mentre si ascolta musica ed è ancora più bello come ogni canzone sia più o meno associata a un ricordo, quelle dell’infanzia poi hanno proprio tutto un altro sapore dolceamaro.
nooo scrive a matita e non ha portato il temperino??? tragediaaaaaaaaaaaa

ahah anche io ho sempre il panico che nonostante le cuffiette qualcuno senta la musica e si possa infastidire.
Francesca mi sa un po’ di irrequieta.

ahah quella voglia di dormire, ma al tempo stesso di scrivere, aahh capisco, capisco.. se poi trovi una posizione non troppo scomoda è ancora più impossibile resistere.
ahah si è scoperto cosa stava facendo Francesca con quei misteriosi movimenti.

LOL sulla massa di gente russante che è diventata l’autobus, però povero, il tempo di dormire 40 minuti e proprio in piena notte l’autobus fa sosta bagno? che crudeltà XD

ce la farà a riaddormentarsi?
per ora non è nemmeno arrivato a destinazione ma il protagonista ha già trovato così tanto da dire, chissà il giorno dopo, quando saranno tutti svegli, ci sarà modo di conoscere un po’ meglio anche i suoi compagni di viaggio, sempre attraverso le sue pagine.

alla prossima

Recensore Master
25/02/22, ore 10:59
Cap. 1:

Ciao Giuseppe,
eccomi per il nostro scambio,
come anticipato, visto che sono due capitoli brevi ne recensirò due.
Amo sempre iniziare un nuovo progetto e mi concentro su ogni dettaglio, il titolo mi rimanda un po’ a quelle opere fra Collodi E Stefano Benni e spero di farti un complimento.
Il riassunto sembra proprio una quarta di copertina e ha un ton informale e accattivante.

lo dici che è un po’ un diario di bordo (magari dal sapore anche un po’ autobiografico, dato il nome di uno dei protagonisti ;) ) e non menti , è proprio un diario di bordo.
ahh ma io empatizzo un sacco col protagonista, anche io sto bene nella routine e i cambiamenti mi destabilizzano sempre.
un viaggio proposto di punto in bianco metterebbe in crisi anche me, ma se la compagnia è quella giusta accetterei.
La sensazione di aver dimenticato qualcosa è un must e molto spesso nel mio caso è una teoria fondata XD, vediamo se lui sarà più fortunato.
ahahah anche io scrivo mentre viaggio, ci provo in ogni condizione.
i viaggi in auto bus sono stra scomodi, io amo il treno, tutta la vita.

oooh una cugina mia omonima XD

ahah qualcosa alla fine lo ha dimenticato!

La telefonata alla amdre in apprensione non poteva mancare.

belll’inizio, salto al prossimo capitolo ^^

Recensore Master
14/10/21, ore 22:08
Cap. 7:

Ciao, eccomi qui ^^
Penso che questo capitolo sia la degna conclusione di questa storia, che è stata un po' come un immenso giro sulle montagne russe: momenti tranquilli, altri carichi di aspettative, altri ancora alquanto faticosi e snervanti, altri a tratti assurdi… insomma, di tutto e di più, come un buon viaggio deve essere.
Certo, sarebbe bellissimo che a ogni viaggio le cose vadano sempre per il verso giusto, dalla partenza fino al ritorno, ma qualche imprevisto spesso sbuca fuori così, completamente a caso, e non è nemmeno detto che vada a peggiorare la situazione… infatti possiamo dire che questa esperienza sarà sempre ricordata con affetto, anche perché poi quando si tratta di un buon viaggio, si ricordano quasi sempre solo le cose belle.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato del “ritorno in famiglia”, l'ho trovato genuino e dolce, ho proprio respirato un clima accogliente e vivace ^^
Una tra le mie parti preferite è stata quando tra i due (non) litiganti il terzo gode: ovvero quando Annalara si è appropriata della maglietta di Valentino Rossi così, completamente a caso, è stato bellissimo xD
E poi anche la telefonata con la nonna è stata molto carina, e ora che ci penso è una cosa che a me è sempre mancata – ma solo perché mia nonna abitata al piano terra e quindi le posso parlare direttamente, solo che ammetto che leggo/sento spesso di telefonate ai nonni e non so perché, mi hanno sempre intenerita un sacco *^*
(Probabilmente dopo questa osservazione penserai che sono strana, tranquillo, non me ne stupirei affatto xD)
Comunque, in generale è stata proprio una bella avventura e sono davvero contenta di averla seguita dall'inizio alla fine. Spesso, a causa dei miei tempi biblici nel recensire, lascio indietro un sacco di storie che recupero pian piano, solo che mi dispiace sempre far attendere tanto tempo agli autori… quindi sono proprio contenta di aver concluso questa storia e il mio parere complessivo è assolutamente positivo! ^^
Ti ringrazio per questa piacevole lettura, alla prossima!

M a k o

Recensore Master
21/09/21, ore 15:32

Ciao, eccomi qui ^^
Siamo quasi giunti alla fine di questa avventura e ho avvertito questa sensazione per tutto il capitolo, non tanto perché racconta esplicitamente del viaggio di ritorno, bensì per tutto quello che porta con sé a livello emotivo – ed è una cosa che ho molto apprezzato.
Quando si intraprende il viaggio di ritorno, si tende a fare un po' mente locale di tutto quello che si ha vissuto e concordo sul fatto che magari non ci si ricorderà proprio di tutto – è impossibile, ma sarebbe bello per tutti i ricordi piacevoli –, ma si sarà sempre grati alle persone che ci hanno accompagnato durante l'avventura, sia ai compagni effettivi che a quelli “di passaggio”.
Personalmente lo trovo un concetto bellissimo perché anche in questo modo si instaurano dei legami: forse non saranno destinati a durare in eterno, ma restano comunque importanti. Poi alcune volte certi ricordi riaffiorano così, dal nulla, magari con una patina di nostalgia, ma è sempre bello riviverli con la mente, una volta ogni tanto.
E c'è da dire che, facendo un resoconto, durante il vostro viaggio avete interagito con un sacco di persone! La trovo una cosa molto bella, ha reso sicuramente la permanenza a Roma più ricca e variegata ^^
Tralasciando Pino e Martino che per me resteranno per sempre gli ospiti speciali di questa storia – e sì, sempre alla faccia di Emma Marrone xD –, le persone che più mi hanno colpita sono sicuramente le due ragazze: quella silenziosa del treno e quella solitaria con il fiore e la borsa rossa. Non so il perché, ma forse mi hanno colpita proprio perché hanno colpito in primis l'autore di questo racconto: perché sono due tra le persone con cui non c'è stata una interazione, ma che hanno comunque lasciato il segno.
Inoltre, mi è piaciuta molto anche la riflessione sulla musica: è difficile staccarsi da essa e, qualora dovesse accadere, troverà comunque un modo per tornare. La musica penso che sia una tra le cose più belle ed eterne al mondo, perché continuerà ad esistere anche quando noi non ci saremo più – anche la natura, dopotutto, ha una sua musicalità.
Ma restando in ambito più “tangibile”, concordo sul fatto che la musica non solo ha una sua importanza, ma riesce sempre a colpire i punti giusti dell'animo umano scaturendo sempre nuove emozioni.
Anche io alle medie suonavo la chitarra (!), solo che poi ho smesso definitivamente – e a essere onesta, il mio sogno più grande resterà sempre quello di imparare a suonare il pianoforte, ma comunque i tempi delle medie trascorsi a imparare a suonare la chitarra sono stati belli c:
Inutile dire che ora sono curiosissima di sapere cosa accadrà nel prossimo – e ultimo – capitolo!
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
12/09/21, ore 23:22

Che diavolo ci faccio qua? → how to riassumere il capitolo con una semplice domanda

Scherzi a parte… ciao, eccomi qui ^^
Inutile dire che ho apprezzato tantissimo anche questo capitolo e ci sono tanti punti che non solo mi sono, appunto, piaciuti, ma mi hanno anche offerto un sacco di spunti interessanti che riprendono un po' il concetto di “universalità” che avevo scritto in una delle recensioni precedenti.
Giusto per fare un esempio: chiedere indicazioni e constatare che cambiano di persona in persona. Ecco, io sono quel tipo di persona che quando qualcuno le chiede indicazioni si sente come se avesse tra le mani la vita del proprio interlocutore e la prima cosa alla quale penso è: no ma serio ti vuoi affidare a me, cioè, manca poco che mi perdo in una strada dritta, figuriamoci! Infatti tendo sempre a dire di non sapere, anziché dare informazioni sbagliate – che spesso sono le peggiori.
Ecco, quando invece la gente tende a dire cose vaghe e devi letteralmente invocare il Drago Alato di Ra per trovare qualcuno che sappia indicarti come si deve, mi sale il nervoso. Mi sale il nervoso perché PORCA PUPAZZA, MA LO VEDETE CHE SON TURISTI, E ALLORA COSA GLI COMPLICATE LA VITA A FARE DICO IO – se non si fosse capito [?] sto bellamente prendendo le vostre difese inveendo contro tutti coloro che non hanno saputo indicarvi le strade giuste, sì xD
Pino e Martino top ospiti di questo capitolo – altroché Emma Marrone! –, e mi ha fatto scompisciare che fosse Pino (di Palermo) a orientarsi meglio per le strade Roma rispetto a Martino (nativo proprio di Roma), lol
Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è il momento dedicato al piccione. Da una parte mi è dispiaciuto un sacco per la zampetta mancante, ma dall'altra l'ho apprezzato proprio perché lo hai descritto in un modo che dà seriamente l'idea di un piccione che ne ha vissute tante nella propria vita – sinceramente ci ho trovato un paragone bellissimo sul fatto che non bisogna mai dare nulla per scontato, che anche una cosa apparentemente “insignificante” come vedere un piccione in mezzo a tanti altri può portare con sé qualcosa di importante.
E dopo quella cosa che finisce con “Awards”, il dibattito su “Emma c'è o non c'è?” (Emma non c'è, è andata via… OKAY, LA SMETTO), un sacco di sonno arretrato e un accumulo di fame e sete grande quanto il debito pubblico del Giappone (e non dimentichiamoci che nel frattempo Angelo è anche ritornato), i nostri eroi stanno per tornare a casa, ormai manca poco alla fine – e sinceramente son proprio curiosa di sapere come si concluderà questa storia.
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
26/07/21, ore 13:31

Ciao, eccomi qui ^^
Due cose in particolare ho adorato di questo capitolo: la menzione al sushi “all you can eat” (non ci posso fare proprio niente, è la mia droga) e quella più importante, ovvero tutta la parte dedicata al perdersi nell'osservare delle persone sconosciute in stazione o anche in altri luoghi, perdendosi nei dettagli, immaginando tante cose tutte in una volta, arrivando anche a fantasticare sull'ipotetica vita della sconosciuta/dello sconosciuto che si sta osservando.
E non si sa nemmeno come, ma in un certo senso si crea un legame, forse effimero (ma non è detto) con la persona che si sta guardando. Forse a senso unico perché l'altro non sa di essere osservato, ma qualcosa comunque si crea. Perché si sta comunque dedicando del tempo a quella persona, a un'altra vita a pochi metri di distanza da noi che magari è molto simile o completamente diversa dalla nostra.
E a un certo punto nasce sempre quell'improvvisa malinconia che ci porta a pensare “chissà se la/lo rivedrò mai”.
Sinceramente sono felice di non essere l'unica a perdersi in queste azioni; oltre al fatto che mi sento molto meno sola, mi sento anche compresa – e ammetto anche di sentirmi meno strana.
(Comunque… io avrei voluto leggere di Angelo alle prese con le bacchette al ristorante giapponese xD)
E adesso ho anche scoperto come mai il capitolo precedente si concludeva con un ritorno a casa alle quattro del mattino (!) e BEH, insomma, una bevuta ci sta tutta comunque, soprattutto se in compagnia e se dopo si inizia a girovagare per la città.
Mi è piaciuta molto anche tutta la parte dedicata al giro alla Sapienza, soprattutto per come hai tratteggiato l'entusiasmo di Francesca – senza contare che lo studio dei minerali è una disciplina bellissima *^*
Ora sono molto curiosa di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo quando (immagino) il trio sarà nuovamente al completo ^^
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
22/07/21, ore 22:55
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui ^^
In questo capitolo si entra ancora di più nel vivo dell'avventura, che in questo caso è stata costellata da molti più imprevisti e colpi di scena e ti dirò, non saprei nemmeno che bilancio finale si potrebbe fare di questa giornata trascorsa a vagare da una parte all'altra della città, perché ne sono davvero successe di tutti i colori!
Posso solo immaginare quanto stress si sia accumulato durante tutte quelle ore – nonostante comunque gli immancabili momenti di svago – e mi è dispiaciuto un sacco che Francesca a un certo punto si sia sentita male :(
La cosa più pazzurda (non farci caso, mi piace mischiare le parole ahahah) è che il capitolo inizia con “Mi fa male il sedere” e la prima cosa a cui ho pensato è stata: I FEEL U. No perché poche settimane fa sono stata al matrimonio di mia cugina e fin qui tutto bene, solo non fosse che il matrimonio si è tenuto a Siracusa. E io sono partita da Ferrara. In macchina. Una macchina piccola. Sul sedile posteriore di questa macchina piccola mentre mio padre e mia madre scleravano perché anziché prendere la Salerno Reggio Calabria mio padre ha preso un'altra strada e ha fatto un giro immenso che ci è costato due ore in più di viaggio. Praticamente mi hai sbloccato un ricordo (molto recente, ma pur sempre un ricordo) e niente, I FEEL U AGAIN perché alla fin fine entrambi i nostri viaggi son stati abbastanza scomodi, rip.
COMUNQUE, sono felice che tutto sommato i nostri tre protagonisti siano stati molto attivi; comprendo purtroppo quanto il caldo estivo possa essere annichilente, anche perché uno ci mette pure tutte le buone intenzioni (e volontà) di questo mondo per visitare una città e comprendo anche che tra il perdersi, il ritrovarsi in mezzo a un sacco di persone e il percorrere strade sconosciute non deve essere stato facile, ma tutto sommato è stata comunque un'avventura che ha portato tanti ricordi positivi – tralasciando Giuseppe che quasi si è imbalzato con la bici e Angelo che aveva paura lo buttassero fuori a calci nel sedere dal “Roma Shop” perché indossava i pantaloncini della Juventus (avrei voluto esserci per vivere insieme a lui la tensione del momento, lol).
E poi, ammetto che il finale del capitolo mi ha sorpresa: quel “tornati a casa” solo alla fine del terzo capitolo mi incuriosisce – più che altro perché avevo immaginato che per quella sera sarebbero tutti e tre rimasti in appartamento, quindi ora voglio sapere cosa succederà.
Alla prossima!

M a k o

Recensore Junior
18/07/21, ore 17:18
Cap. 7:

Eccomi, la mia domenica ormai ha sempre una piccola finestra temporale chiamata ''ZONA ALTAIR13SIRIO" :D

Dal punto di vista stilistico avrei accorpato questo capitolo con la seconda metà di quello precedente, ma a parte l'impostazione (che dipende dai gusti organizzativi di chi scrive) resta comunque un buon capitolo: nella sua semplicità narra tutte le emozioni accumulate nel viaggio ed esplose non appena ritrovato con la tua famiglia (che possono essere considerati i tuoi primi ''lettori'').

Tutti i piccoli missing moments e slice of life moments li apprezziamo solo a posteriori ("So che un giorno rileggerò tutto questo, ricorderò con piacere e gratitudine tutti quei luoghi e quelle persone che mi sono entrati nel cuore e forse anche qualcun altro lo leggerà, prima o poi…" rende perfettamente il tutto), ma proprio lo scrivere (o il dipingere o qualsiasi altra forma d'arte) sono un modo per dar corpo ai ricordi facendo si che, in piccolo o in grande, sopravvivano alla storia.

C'è una netta differenza di esperienza tra lo stile di scrittura che avevi qui e quello delle storie che hai scritto più avanti, ma poter apprezzare la tua evoluzione è un viaggio piacevole.

Una storia leggera che, però, mi è piaciuta davvero dandomi la sensazione di vedere ogni vostra scorribanda e regalandomi la possibilità di ricordare mie avventure del tutto simili.

Alla prossima ;)

Recensore Junior
11/07/21, ore 15:19

Non ho retto e ho letto subito questo capitolo... Ok, wow!

Improvvisamente si vengono a perdere quei toni più leggeri e allegri che avevano caratterizzato i primi cinque capitoli e predominano invece quelli più introspettivi e riflessi (che amo moltissimo)!

Hai proprio fatto centro: ogni volta che si ritorna da un viaggio la nostalgia prende il sopravvento, facendo rivivere tutte quelle persone che, in un minuto o in cent'anni, ti lasciano sempre qualcosa per il semplice fatto di averne incrociato le strade.

Questa volta hai saputo combinare la malinconia del non rivedere più i compagni di viaggio casuali e la descrizione degli ambienti e dei sentimenti che ti sprigiona vedere il mare e le montagne, arrivando come risultato finale a riveder casa e a sentire quella sicurezza che si ha quando sappiamo di essere quasi a casa.

Complimenti davvero, in questi giorni terminerò la lettura di questa storia e passerò ad altro.

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