Primo posto parimerito al Contest Phobos e Deimos 2nd Edition
Giudizio di Warriors di SSJD
✏️Sviluppo della trama e stile: 10/10
La storia parte con una missione di sterminio come tante, si sa che i sayan passano da un pianeta all'altro distruggendo popolazioni e conquistando pianeti per poi rivenderli, solo che questa volta Bardack e i suoi uomini si trovano ad affrontare qualcosa di sconosciuto e imprevedibile.
Il pianeta su cui atterrano sembra un luogo disabitato e inospitale di cui hanno sottovalutato la pericolosità a causa della eccessiva sicurezza nella propria superiorità.
L'inquietante nascondino (rimando alla canzone) a cui gioca il nemico li fa cadere in trappola e finiscono in una prigione che definire rivoltante è dire poco. La morte di Panbuukin è agghiacciante anche per un soldato dedito alla guerra come Bardack, primo perché è un uomo che tiene ai suoi compagni e per questo era rispettato dai suoi subalterni, secondo perché sebbene abbia ucciso crudelmente i propri nemici per anni, è pur sempre un sayan che onora la lotta e quello non è stato un combattimento ma una tortura inutilmente spietata, avrebbero potuto ucciderlo e poi mangiarlo ed invece lo hanno fatto agonizzare lentamente, divorandolo vivo, godendo nello strappargli ogni brandello di carne come se più che il nutrimento fosse quello che gli stavano facendo a soddisfarli.
Il fatto che questi alieni siano più interessati alla sperimentazione e alla tortura, nonché all'analisi degli altri essere viventi tramite vivisezione, è evidente quando Gine e Bardack si trovano di fronte le orrende composizioni create con i corpi miscelati di Toteppo e Toma che come due novelli mostri di Frankenstein si aggirano per la cella prima di morire definitivamente.
La scena con l'alieno che analizza le differenze anatomiche tra il corpo nudo ed imprigionato di Gine e quello dei sayan precedentemente fatti a pezzi, è da brividi, ci credo che Bardack abbia voglia di vomitare vedendo il pene in decomposizione prima tra le mani del mostro - che cerca di capire perché Gine non abbia tale appendice-, poi mangiato da quella sottospecie di cane.
La curiosità dell'alieno è la loro ancora di salvezza perché lo porta ad aprire la cella dando a Bardack la possibilità di fuggire e metterlo fuori combattimento, per poi usare il braccio strappatogli per liberare Gine e sarà lei a chiamare aiuto e farlo uscire fuori grazie all'olfatto del mostriciattolo peloso.
Il resto è volutamente ambiguo: Bardack è davvero riuscito a salvarsi o quest'ultima parte è un sogno ed è ancora in prigione? O peggio ancora è una visione del futuro? Quella siringa che sente alla fine potrebbe anche essere un sedativo datogli perché è impazzito ed è in cura in qualche clinica psichiatrica. Come puoi immaginare ci ho riflettuto parecchio.
La canzone che hai scelto è molto bella e l'hai usata passo passo come spunto e base su cui costruire i vari flashback sul passato di Bardack come i discorsi con Re Vegeta e il nascondino giocato da bambino, ma anche per sottolineare lo stato attuale delle cose quei ricordi sono un pungolo per il sayan. Il video poi è molto interessante e le immagini mostrate del pianeta alieno somigliano molto a quelle da te descritte nella one shot.
Lo stile è, come sempre, diretto, con periodi brevi e senza orpelli, decisamente adatto al punto di vista scelto, ossia quello di Bardack che è un uomo d'azione, non un letterato. Hai ben dosato la crudezza, descrivendo freddamente quanto succedeva, senza scadere nell'eccessiva volontà di dare enfasi al 'materiale scioccante'.
La prima persona singolare è stata una buona scelta, ti fa vivere la storia come se fossi tu a trovarti in quelle circostanze.
Non ho trovato neanche una svista, davvero bravo.
✏️Caratterizzazione dei personaggi: 10 /10
Gine è un personaggio apparso decisamente poco nell'universo di Dragonball, ma da quel che ho dedotto direi che l'hai resa decisamente IC. È un personaggio conscio di non essere in possesso della vena sanguinaria necessaria ad un colonizzatore, avendo il cuore tenero e in una situazione come quella da te descritta senza dubbio la sua scelta sarebbe stata chiedere a Bardack di avere pietà di lei e ucciderla per non farle avere la stessa sorte dei compagni.
Mi è piaciuto poi che da brava sayan abbia tenuto a freno l'emotività al punto da restare abbastanza lucida da recuperare la ricetrasmittente.
Bardack è decisamente IC, hai mostrato il suo lato umano, quello capace di cedere alla paura, capace di tremare al solo pensiero di finire divorato vivo eppure la sua tempra di combattente navigato è venuta in suo aiuto ancora una volta facendogli trovare una soluzione al problema grazie all'opportunità offertagli dall'alieno.
✏️Utilizzo dei 3 elementi: 10/10
1)citazione n. 1 2)siringa 3)morso 4)algofobia
La citazione è stata ben usata e quella siringa continua a farmi porre mille interrogativi su cosa sia vero e cosa fantasia in tutta questa vicenda; il morso c'è stato, hai decisamente abbondato con questo prompt, mordevano sia i tre schifosi alieni che il loro animale domestico e con dovizia di particolari.
L'algofobia era presente, sebbene in forma lieve visto che è praticamente questa avventura che scatenerà la malattia vera e propria, sfiderei chiunque a vivere di persona un'esperienza del genere e non ritrovarsi con strascichi pesanti addosso.
✏️Gradimento personale: 5/5
Complimenti, hai usato molta astuzia nello scegliere di narrare non direttamente di una persona o più affetta da algofobia, ma dell'evento che l'ha scatenata, visto che essendo una persona priva di paure ti saresti trovato in difficoltà a mostrare empatia verso qualcuno che è affetto da tale patologia, sarebbe stato arduo descrivere ogni palpito di un'anima terrorizzata senza aver mai provato tale sentimento di impotenza.
Volevo l'horror e mi hai decisamente accontentata, non solo nelle descrizioni crude, ma anche nell'alone di mistero, di non definito, dopotutto è il non sapere con certezza quale sia la verità a rendere più spaventosa una storia. Fortunatamente sono stata abituata a certe descrizioni crude dalla lettura dei libri della Kalogridis e di Keri Arthur, altrimenti non avrei più dormito per una settimana, continuando a vedere parti umane in decomposizione e gli occhi gialli di quell'essere vagamente - molto vagamente - canino. Devo guardarmi con sospetto dall' ammasso di peli che vive con me?
Un primo posto meritatissimo.
Totale: 35/35 |