Ciao!
Che dire, questa one shot è stata breve ma intensa. Molto intensa. Ti dirò, da tempo anche io pensavo ad una cosa del genere e mi sarebbe anche piaciuto scriverla. Essendo una che adora Kacchan mi sono sempre chiesta: "e se Bakugou non fosse solamente un individuo fin troppo orgoglioso e arrogante? Se questo suo comportamento derivasse da qualche sua ansia/debolezza?"
Mi ha fatto tanto piacere leggerla, non solo perché è scritta divinamente, ma perché finalmente ho trovato qualcuno che ha fatto il mio stesso ragionamento sul nostro caro Katsuki.
Ottimo lavoro, davvero, mi hai fatta enozionare. Spero di leggere presto qualche altra tua one shot.
A presto ♡

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Allora allora, questa storia è rimasta sotto la voce 'ricorda di recensire' per troppo tempo, in parte perché - come ben sappiamo - sono campionessa di pigrizia, in parte perché dove vivo io ultimamente è un po' un triangolo delle Bermuda per quanto riguarda la questione internet e contatti col mondo. Insomma, alla fine recensisco live dal sottoscala di Harry Potter, ma siamo tutti d'accordo che non potevo più rimandare!!! Per l'occasione (e perché non ho memoria, ahh la vecchiaia) ho dato una seconda (vabbè dai, diciamo terza) rilettura al tutto, soffermandomi sui paragrafi che ho trovato più salienti: l'immancabile introduzione, spontanea, puntuale, scandita da uno scenario notturno che personalmente ho trovato azzeccatissimo nella sua semplicità - in fondo sono una romantica che adora i cieli stellati e le notti nere di luna piena. Poi il secondo e il terzo paragrafo, incalzanti e caotici, specchio totale di quel personaggio che vanno a delineare parola dopo parola, prima costruendolo e poi demolendolo con la spietatezza più schietta, quella che può venire solo dal tormento dell'autocritica. Mi è piaciuto il tipo di introspezione che hai dato al personaggio, il modo in cui hai scavato dentro di lui letteralmente a mani nude, abbracciando il 'lavoro sporco' che ognuno si ritrova ad affrontare quando viene messo di fronte ai propri demoni. Il fatto che in alcuni punti sembra che i paragrafi si frappongano l'uno all'altro, a ricalcare la sovrapposizione interiore dei pensieri, il flusso di coscienza, gli infiniti contrasti che lottano contemporaneamente all'interno di un guscio solo - neanche poi così forte, neanche poi indistruttibile. Che te lo dico a fare, con l'ultima frase mi hai ammazzata. Un colpo dritto al cuore, deceduta sul colpo. Pensavi davvero che sarei sopravvissuta??? Un bacio grande e tanti complimenti per questo piccolo gioiello malinconico, J

Io non riesco neanche a commentare adeguatamente questo piccola oneshot, perché mi ha colpita nel profondo e quando succede non riesco mai a trovare le parole giuste per esprimermi, cercherò comunque di farlo al meglio perché devo assolutamente dire qualcosa.
Bakugou è assolutamente uno dei miei personaggi preferiti proprio per la sua complessità, per le infinite sfumature che ha il suo carattere e che non si limitano solo all'aggressività o alla voglia di primeggiare e tu, con questa shot, hai espresso alla perfezione tutto questo, hai sviscerato il personaggio e hai messo a nudo le sue debolezze ed il suo lato più fragile, accompagnandolo con il suo immancabile orgoglio e la forza che cerca sempre di ostentare. Hai mantenuto, insomma, tutta la sua profondità e hai messo a nudo tutto il dolore ed il rimorso che può celare qualcuno apparentemente invincibile e sicuro di sé come Bakugou e quindi ti faccio i miei complimenti, l'hai reso benissimo e me lo hai fatto amare ancora di più.
Detto questo spero vivamente di leggere qualcos'altro di tuo in futuro, perché anche il tuo stile mi piace moltissimo ^.^
A presto,
Engel

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sto cercando di pensare ad un modo coerente per articolare sta recensione perchè cinque righe di "AAAAAAAHHHH" non sarebbero considerabili come commento costruttivo.
e insomma, un cazzo di pugno nello stomaco? di quelli che non senti arrivare ed anche questo è un motivo in più se ti tolgono il respiro. la tristezza di kacchan ti piglia piano piano e sti si avvinghia attorno allo sterno finchè non la senti anche un po' tua, e quando succede, lo senti un po' il cuore che fa crack. non sto a dirti che, per quanto mi riguarda, centri sempre fin troppo bene il bersaglio quando si parla della psicologia di kacchan perchè ormai lo sai. ti dirò piuttosto che questo pezzo ha dei momenti estremamente eleganti e delicati, tra cui il paragrafo conclusivo. in più con questo ritmo rapido e le frasi brevi sembra quasi di sentire bakugo che si affanna per star dietro ai suoi stessi pensieri.
prendi un bel respiro, kacchan. la pace la meriti anche tu.
 non vedo l'ora di leggere il momento in cui la otterrai.

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