Che tu lo senta come un vanto dolceamaro, come un'altra delle infinite cose che ti chiedono energia e ti spolpano viv(id)a, quello che scrivi è incredibile - lo è che tu, sentendoti pesce secco, sia capace della lucidità e precisione di chi il pesce lo taglia di mestiere e toglie le lische una ad una, e lo è il fatto che parli di debolezza e sfibrato esaurimento con la forza di chi riesce a farne esperienza fino in fondo e, anche di questo, in qualche modo, fare tesoro. Non manchi mai di costringermi a rileggere più e più volte quello che scrivi e farmi provare piacere da ogni lettura.

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Carissima,
che gioia rileggerti, proprio all'inizio dell'Estate, come l'anno scorso. Un po' ti pensavo e ci speravo. Questa non è una poesia estiva, in effetti (forse lo è solo in calce, buttata lì in quello che pare un notturno da scrivania), ma un inesausto scartabellare sul vero - scritto male? E perché? - , un vero da unghiate, che non solo si legge, ma si sente nei primi versi. Riesci a evocare l'immagine prorompente di una ragazza che si lascia scivolare lungo i vetri di una finestra con qualche gocciolina di condensa sopra. Non è una ragazzetta, una mente ingenua e candida tutta presa da rappresaglie tragicamente adolescenziali, ma Un Poeta, con la poesia ostinatamente fra i denti, che accetta rabbiosamente la sfida e par quasi dire: "e va bene, guerra sia, scriviamo". Lo so che pensi nei termini (e nelle condizioni) dello stento, ma a noi lettori fai sentire lo schianto, anche quello sferzante e rovente (e gelido, pure) dell'autocritica. La poesia di un harakiri inconsistente, deprivato del proprio orgoglio e del proprio senso, scolora quasi il proprio epitaffio, quello che avevi messo a suggello di 490 poesie fa - ma è vero, non mi stancherò di ripeterlo, è vero nel suo apparire come Cosa notturna di soprassalto, nel ritmo incalzante che trascina infine i versi verso un macilento tritacarne, riassumibile nell'immagine amara, scarna ma vividissima, del pesce secco. Meravigliosa, anche se vanto dolceamaro. Perdona la recensione delirante, ma mi hai resa davvero, davvero felice. Tanti cari saluti.

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Buongiorno.
Indubbiamente fortissimo come testo.
Molto bene, davvero, una crescita continua e costante.
Buona giornata :)

Una poesia quasi spettrale forse per provare il piacere sadico di un ventre squsrciato.Ma la morte cerca vittime gratuite che ti lasciano sul selciato come un cane rognoso.Vai incontro alla vita a quella sola che ti e' stata donata con amore.
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