Ciao,
Avevo già letto questa breve storia qualche giorno fa e mi era indubbiamente piaciuta: è assolutamente vero che in queste pche righe si ail lato "troppo umano" ad uscire fuori dalla figura del robot, anche e soprattutto nel sapere che ha timore della sua fine. Nonostante ciò, mi è piaciuta la caratterizzazione, soprattutto della ragazza, la cui morte improvvisa mi ha decisamente colpito. Complimenti, spero che scriverai ancora; alla prossima!

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Lettura piacevole e scorrevole, per quanto breve comunque lascia qualcosa, sopratutto per e amaro finale. Già, perché sappiamo da subito che il robot sta per "morire", e presto crediamo anche di saperne il motivo, ma la morte della ragazza arriva un po' come un pugno allo stomaco.
Capisco che il limite delle 30 righe sia veramente stringente, comunque te la sei cavata nonostante questa grossa imposizione.

Qualche commento in confronto con alcuni standard della fantascienza.
Devo dire che anche se si parla di un'intelligenza artificiale questa sembra avere comportamenti, sensazioni e impressioni molto umane, basti vedere i motivi per cui dice di essersi innamorato: "lo sguardo, la maturità..."
Forse perché si parla di un I.A. per lo studio della psicologia umana? Non so quanto la cosa mi convinca del tutto, il dubbio del comportamento veramente "troppo umano" mi resta.
La domanda che invece fa lei a lui è quella molto spesso rivelatrice per un robot, riguardo la sua consapevolezza "come funzioni?" I casini spesso cominciano proprio da lì xD

Comunque, spero tu non ti sia fermata solo a questa storia e abbia continuato a scrivere, quindi ciao e alla prossima (spero)

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Sì hai ragione è corta, ma è meglio così, su queste storie o scrivi poco oppure capitoli e capitoli, una via di mezzo la farebbe sembrare troppo corta e veloce e non abbastanza precisa. Spero tu abbia capito cosa intendo. Sì mi piace, e molto. Non ho niente di negativo da far notare, certo che con la poesia finale mi hai uccisa, in senso buono ovviamente.

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