Recensioni per
For Auld Lang Syne
di ValeS96

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/11/18, ore 17:34

La Depressione.
Che però è giusto che ci sia in questa parte della storia, amo vedere John che soffre, qui - non perchè non lo amo, ma perché ha perso troppo per stare bene - pensando al capodanno come un giorno molto amaro
Ho provato molta idenficazione . Io sono il Grinch del natale, che mi sa solo di infanzia perduta e panettoni del supermercato che DEVI volere, e qui John saluta il giorno più festoso dell'anno come se fosse la notte dei morti
prima stava perdendo Sherlock da vivo - apparentemente - ora non c'è più
Non esiste una dimensione fortunata per loro, per lui
Quella melodia meravigliosa non gli stato dato ascoltala suonata da Sherlock per lui (anche se è interpretabile John crede questo) come una serenata
l'addio ai vecchi amici è solo separazione
vado a piangere in un angolo, a presto...
Setsy

Recensore Master
22/07/18, ore 09:01

Ciao, davvero molto bella questa drabble. Sono componimenti così particolari, mi piace sempre leggerli, specialmente quando sono particolarmente significativi come lo è questa. Prima di tutto il periodo nel quale l'hai ambientata, ovvero questo benedetto Post Reichenbach che ancora è in grado di regalare ispirazione e gioie ai lettori. Non conosciamo molti dettagli, ma il bello delle drabble riuscite è che non c'è bisogno di dire troppo. Tutto è perfettamente chiaro a partire dal pov di John, che ricorda il capodanno trascorso con Sherlock e lo fa con una punta di amarezza non solo perché ora Sherlock non c'è più, ma anche perché allora ha perso tempo a essere geloso e a preoccuparsi di sciocchezze, invece che ricambiare gli auguri o godersi il momento. Per questo motivo la tristezza è doppia a mio avviso, da un lato c'è l'amarezza delle occasioni perdute. Una sorta di rimpianto che John si ritrova a provare, un pentimento per non aver saputo cogliere tutte le occasioni che aveva con Sherlock, per aver sprecato il proprio tempo. E dall'altro abbiamo la sofferenza e il dolore per la perdita, che ancora John prova. Quindi è un po' una pugnalata al petto questa drabble, te lo dico...

Mi è piaciuto moltissimo il fatto che il brano musicale facesse da collante tra passato e presente. Auld Lang Syne è un brano molto famoso, che nel mondo anglosassone ricorre sempre in alcune occasioni (come l'ultimo dell'anno) e ho amato tantissimo il fatto che John si ritrovi ad ascoltarlo ora, da un cd, ricordando quando era Sherlock a suonarlo per lui. Se possibile, aumenta il carico di tristezza e dolore...

Insomma, mi è piaciuta davvero molto. Hai fatto un bellissimo lavoro secondo me.
Koa

Recensore Master
30/06/18, ore 15:39


Non so se ho contato esattamente le parole della tua ff, comunque è da riconoscere come Drabble,Breve anzi, brevissima, in cui è necessario soppesare con attenzione il valore delle singole parole per non sprecare possibilità espressive.
Ammiro molto chi sa concentrare, in poco spazio, immagini e concetti piuttosto "corposi".
E qui ci siamo: non è sicuramente il clima della prima, frizzante Stagione quello che fa da sfondo a questa ff,
Infatti, come avverti nelle Note introduttive, si tratta della S2, terzo episodio. L'ultimo di quella Stagione, probabilmente il più bello e ben riuscito, in cui dilaga l'angoscia verso il tragico "volo" di Sh dal tetto del Bart's. In questo tuo pezzo, da me riletto più volte per cercare di avere ben chiara la scena, descrivi John solo che, malinconicamente, ripensa ai momenti in cui aveva temuto di perdere Sh per l'influenza indubbia che Irene ha avuto sul consulting.
Evidentemente, spero di non sbagliarmi, ora Sh non può più essere con John e ciò mi fa inquadrare la scena nel post Reichenbach, durante il periodo in cui Sh non è al 221b a condividere la quotidianità con John perché si è (fintamente) suicidato.
Watson lo rappresenti solo e pensieroso, con l'unica compagnia di un bicchiere e di ricordi che lo tormentano.
Il dubbio é quello che abbiamo avuto anche noi, cioè riguardante i rapporti tra il consulting ed Irene.
Quell'ultimo dell'anno, in cui è arrivata la notizia della morte dell'Adler, ha lasciato nel cuore di John il dubbio su quanto effettivamente la Donna avrebbe potuto contare per Sh. Il tuo modo di esporre, misurato e senza banalità, sa riportare tutta la tristezza che l'interrogativo che si pone John crea attorno a lui. Trasmetti chiaramente la malinconica constatazione che Watson fa del fatto che, probabilmente, Irene ha saputo entrare nel cuore di Sh. E perciò la solitudine del medico si fa ancora più aspra, circondato com'è dal vuoto e dal silenzio.
Una breve ma intensa storia che
parla direttamente all'animo.