Recensioni per
Human
di reggina

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/19, ore 19:15

Eccomi qua, darling... ♥
Questa volta me la sono presa super comoda, ma non potevo certo mancare all'appuntamento finale - alla grande partita! ^^

E così il nostro Callaghan alla fine il borsone se l'è preparato da solo, mentre Jenny se n'è rimasta lì, seduta sul letto ad osservarlo - inevitabile il caos che il signorino ha creato in quella camera da letto per un semplice borsone - manco dovesse andare in guerra. xD
Ad un certo punto, inevitabili, i brutti ricordi tornano alla mente - un'analoga domenica, un borsone preparato per altre circostanze - ma basta uno sguardo con la donna della sua vita, le parole giuste e l'immancabile sostegno del suo Taiyo a riportare il sorriso e cancellare quei brutti ricordi.
Ma quanto sono carini invece mentre si salutano e stanno quasi per disertare la partita ed impegnarsi in altra attività fisica? xD Ti giuro, per un attimo ho pensato davvero glielo facessi fare. Ahaha! ;P

I primi 45' non sono stati facili, il principe del deserto (che sappilo mi sta antipatico a pelle) ha segnato al primo minuto di gioco... i nostri sono tornati nello spogliatoio col morale sotto gli scarpini, convinti di aver già perso la partita... "Se solo ci fosse Holly..." No, Bruce, non serve quello, avete di meglio a condurvi verso la vittoria: l'unico ed il solo - inimitabile - Capitan Callaghan! ♥
Ovviamente lui ha tirato fuori il suo spirito guerriero ed ha spronato i compagni con un discorso degno del gran capitano qual è... e chi sarebbe stato il primo a sostenerlo? Ma ovviamente l'amico di sempre, Tom, ed anche suo compare Julian - che conclude il discorso dell'amico nel migliore dei modi - e ritrovata la grinta, lo spirito di squadra - che li ha sempre contraddistinti - tornano in campo determinati come non mai a vincere. Il primo goal lo segna quel adorabile tesoro di Tom ed il goal partita non poteva che essere l'eagle shot del nostro aquilotto ghiacciolo. ♥
Il goal del ritorno, quello più importante della carriera, il primo goal importante dopo il ritorno al calcio giocato, che passerà alla storia come la rinascita di un grande campione, siglando nel migliore dei modi a sua vittoria personale. ^^ ♥

E così anche questa avventura è giunta al termine, mi mancherà questo antipatico ghiacciolo, mi mancherai tu con le tue storie... ma so che tornerai presto o tardi che sarà, e sono curiosa di vedere chi sarà la prossima vittima che finirà tra le tue grinfie.
Dunque non potevi che concludere così questo inaspettato - quanto apprezzato - sequel de "La Collina Rosa" e rendere magico ogni capitolo come solo tu sai fare; dunque arrivederci e alla prossima storia, tesoro mio. ♥ :*

Amy

Recensore Master
09/12/18, ore 17:08

Ciao carissima! **
Non può essere. Non posso aver appena terminato la lettura dell'ultimo capitolo di questa storia che oramai è diventata un pezzo di cuore. Dai, è uno scherzo... vero?! * piange in turco, cit. *
Mi consola solo la meraviglia presente in questo capitolo. L'ultimo. Purtroppo.
Nella prima parte Philip si ritrova nel disordine della stanza condivisa con la sua bella Jenny (che, nel bene e nel male, è sempre rimasta al suo fianco).
Tra le tante cose che ho letto, ho amato il termine 'lucertola' usato in funzione di 'paura'. Il contrasto tra un animale che si vede prevalentemente in estate ed un 'uomo delle nevi', tra il passato burrascoso e il presente in netta salita è palpabile e magistralmente rappresentato.
Che dire dello stesso Philip che definisce la sua Jenny come Taiyō? You're my sunshine, babe. Il suo sole. Mi sciolgo dinnanzi a cotanta dolcezza! Bravissima! **
Nella seconda parte ci porti al Sapporo Dome dove non andiamo incontro all'ennesima partita di J-League giocata in casa dal Consadole, ma bensì assistiamo ad un incontro di qualificazione ai Mondiali tra Giappone ed Arabia Saudita. Ho apprezzato molto il fatto che tu abbia inserito dei momenti di calcio 'reale' all'interno della narrazione del match: il goal di Mark Owairain al primissimo minuto, la rabbia dell'intera squadra negli spogliatoi, la leadership assoluta del nostro Philip (ho sempre trovato molto più leader Philip rispetto ad altri personaggi di spicco in quanto per lui la squadra è sempre venuta prima di ogni altro obiettivo personale), la rimonta finale con goal di Tom e eagle shot.

Io non voglio essere un pezzo di storia ridicola negli almanacchi del Giappone. Se mi rispettate, se mi volete bene come capitano, dobbiamo darci una svegliata e tornare in partita!”

Alla faccia di Bruce che, tanto per cambiare, invoca Holly come unico salvatore possibile della ciurma! XD
E poi abbiamo Julian che si unisce al discorso e raddrizza i compagni incacchiati e demoralizzati. Suvvia gente, forza e coraggio che i Mondiali vi aspettano!

Testa alta ora! Stiamo giocando per il Giappone. Siamo il Giappone!”

Appunto! Fantastico Philip! **
Ho amato la caratterizzazione che gli hai dato dalla prima riga di questa long fino all'ultima. Personaggio completamente IC, sia sul campo che nella vita reale e privata. Esattamente come l'ho sempre immaginato io (al di là delle mie divagazioni yaoi che qui non c'entrano niente! XD).
Bene, ora che questa stupenda long è terminata, cosa mi devo aspettare? Parlavi di Tom... in che senso? E Sandy? È sempre nei tuoi pensieri, vero? Sono molto curiosa!
Mi ha fatto davvero piacere poter leggere e seguire questa storia (che, ovviamente, verrà subito inserita tra le mie preferite). Ancor di più sapere che le mie parole ti abbiano in qualche modo motivata nel corso della stesura dei diversi capitoli. I lettori servono anche a questo in fondo! ;)
Ti mando un forte abbraccio, sperando di poterti leggere di nuovo il primo possibile! ^^
Mahlerlucia

Recensore Veterano
09/12/18, ore 11:40

bel finale. Positivo e pieno di promesse per il futuro sia calcistico sia personale per Philip, dopo un periodo molto, molto difficile.
Adesso sa che potranno anche esserci altre difficoltà nella sua vita, ma sa già come affrontarle.

Recensore Master
23/11/18, ore 18:26
Cap. 14:

Eccomi qua, darling, ho dovuto rileggerlo, ieri sera mi ero persa qualche passaggio. xD

Beh, che dire? Semplicemente uno spettacolo magnifico quello dello Yuki Matsuri, ovviamente lo sai benissimo che voglio andarci - oggi abbiamo abbondantemente parlato di tutto questo. ^^
Devo farti i complimenti per le descrizioni ancora una volta, sembra ancora una volta un racconti fiabesco e non solo per l'ambientazione magica ma proprio per come tu hai reso e descritto ogni parola ed emozione dei ragazzi.
Ma veniamo al dunque: - A me il tuo Tom è piaciuto, perché lui è un po' introverso, silenzioso ed indipendente, diciamo che forse ti sei voluta prendere una piccola licenza poetica ed hai alzato un po' definendolo "orso" ma visto il personaggio un po' ci può state, almeno io lo vedo bene.
- Grace, ma cosa te lo dico a fare? Lo sai benissimo quanto adori questa manager, che sia quella del cartone, che sia la tua fidanzata con Tom o la mia con Karl, la amo indipendentemente. Mi è piaciuto il modo come l'hai caratterizzata in questo capitolo, per una volta non è la ragazza forte e determinata che è solitamente (e te l'ho detto, anche se le circostanze sono diverse, mi ha ricordato un po' la mia del Diario) dunque si vede che è innamorata di Tom, ma è ancora poco tempo che stanno insieme, perciò aveva bisogno di un confronto con l'amica -perché ormai è Jenny l'esperta in amore - ed ha ragione: capisci che è un per sempre dalla prima volta, dai piccoli gesti e dalle cos più insignificanti che sono poi le più spontanee e belle; è stato bello rivedere quel cerchietto d'oro bianco al suo posto - di nuovo - ed è lì che dovrà rimanere, per sempre. Sono certa che Grace dopo la chiacchierata con la sua miglior amica abbia le idee più chiare, e sono sicura che anche la sua storia d'amore con Tom sarà altrettanto fiabesca. Ovviamente non potevi scegliere diversamente: freddo e cioccolata calda, direi che ormai è più che un binomio perfetto, per noi è diventato un must! ^^
Ma lo sai? Quasi quasi mi stai facendo venir voglia di mandare i miei in Giappone, in fondo Benji non ci ha mai portato Karl ed Hermann, forse con Grace e Fanny potrebbe essere una buona scusa per portali. Ps. Avverti Cicciobello, perché li porterò anche nella sua isola ghiacciolo. xD

Va bene, tornando a noi: anche per i ragazzi è tempo di confessioni ed ammissioni, mi è piaciuto il paragone che ha usato Tom con Wilson Bentley, il fotografo della neve, ed ovviamente - lui da bravo appassionato d'arte - non poteva che conoscerlo e parafrasarlo all'interno del discorso. Io però vorrei sapere che ha pensato quell'altro... xD Io davvero, non so come faccia, adoro la neve - e qui la vediamo praticamente con il cannocchiale - ma odio il freddo, sarà perché non abituata, ma io preferisco di gran lunga il sole ed il mare - anche se poi ammettiamolo - dopo un po' mi rompo sia del caldo che del freddo e voglio o l'uno o l'altro in base alla stagione. xD
Grazioso immaginare quei due Elsa Frozen e Jack Frost. ^^ Ho riso come una scema.
Ed ovviamente il capitolo non poteva che concludersi con una bella guerra a palle di neve, gli affondi alle spalle sono sempre i migliori, perché inaspettati e danno sempre inizio ad una battaglia epica che fa inevitabilmente tornare tutti un po' bambini. :)

Ok, penso che da "Ghiacciolandia" si tutto, quindi non mi resta che rinnovarti i complimenti, tesoro mio, e darci appuntamento alla prossima puntata... ♥ :*

Amy

Recensore Master
23/11/18, ore 17:44
Cap. 13:

Darling, in super ritardo, ma arrivo sempre... e mi costringi a fare due recensioni in un colpo, brutta antipatica! ♥

New York direi finalmente, eh? Quanto ci abbiamo riso su questo capitolo ed io a chiederti se quello lì avesse fatto indigestione? Ahahah! Ma nemmeno il jet-lag lo ha steso? xD Sei diventata troppo buona...
Lo sai che mi è piaciuto parecchio ritrovare Andrew w Catherine Fujisawa? Certo, un pochino diversi da come li ricordavo (ed ammetto che mentre leggevo me li figuravo un po' in quell'altro modo, chissà, forse mi ero affezionata un po' anche loro... non lo so, forse ho un debole per i genitori stronzi. ;P) ad ogni modo, qui non siamo in "Cuori spezzati" ed era giusto che fossero dei bravi genitori per Jenny e dei bravi suoceri per Philip.

"Vedi, Cicciobello? Alla fine non hai sempre da lamentarti, poteva finirti anche peggio, in questo storia sei stato trattato con i guanti bianchi."

Mi sono piaciuti tantissimo i momenti che ha ritagliato per Philip ed Andrew (ed ho riso come una matta con lui ed il succo d'ananas) ma l'ah bevuto, ed a quanto pare non gli è andato di traverso ed è ancora vivo... vabbè, non mancheranno occasioni propizie! ;)
Mi è piaciuto il modo in cui il suocero ha dato il suo benestare ed immaginavo Philip che tremava di paura aspettandosi un diniego per chissà quale assurdo motivo. ;P
E se i due uomini usano termini più leggeri, le due donne ne usano di più profondi: Jenny si sfoga con la mamma, che la capisce e la consola, dicendole con sincerità che anche lei ha avuto paura quando ha saputo della malattia del ragazzo, ma è felice che tutto si sia risolto e che la sa bambina possa coronare il suo sogno con l'uomo che ama.
A quanto pare, anche il nostro Pippo è salutare, ma non è che per caso glielo hanno vietato i medici o si è lasciato contagiare anni fa da un certo Ross? ;P
Scherzi a parte immagino che Freddy avrà motivo di esser fiero del suo campione, o forse dovrei dire capitano? :)
Vabbè, come sempre tu sei splendida e scrivi sempre capitoli fantastici, mi chiedo cosa te lo dico a fare ancora. ;P
Passo all'altro, tesoro! ♥

Amy

Recensore Master
23/11/18, ore 08:05
Cap. 14:

Un bel momento di tranquillità dopo tanti problemi e l’occasione per chiarirsi le idee sulle cose realmente importanti.
Philip e Jenny hanno finalmente trovato la loro strada mentre Grace e Tom stanno ancora cercando la loro. Saranno proprio i primi due a dare loro una traccia del sentiero da percorrere.
Il finale con la battaglia a palle di neve da la misura di quanto finalmente la bufera sia ormai alle spalle.

Recensore Master
23/11/18, ore 00:39
Cap. 14:

Ciao carissima! **
Mi erano mancati i tuoi aggiornamenti. Purtroppo è un bel dramma aggiornare pure per me in questo periodo a causa del lavoro. Per cui, ti capisco perfettamente e ti sono metaforicamente vicina! :)
Questo capitolo è davvero una piccola perla, non c'è che dire. La cosa bella delle tue storie è il poter apprendere sempre qualcosa di nuovo ed estremamente interessante. Mi sono documentata sulla tradizione dello ​Yuki Matsuri e mi si è aperto un mondo meraviglioso che davvero non conoscevo. Andiamo in Hokkaido in quel periodo di inizio febbraio? Ti va?! **
Io amo la neve ed i paessaggi innevati in generale. Se poi tu mi descrivi tutto in maniera così dolce, intensa e poetica mi sciolgo completamente!
Te lo dico da quando ho iniziato a seguire le tue storie che hai un dono speciale per questo tipo di narrativa paesaggistica! **
E vogliamo parlare del riferimento al fotografo statunitense Wilson Alwyn Bentley?! Fu il primo a fotografare innumerevoli cristalli che costituiscono i fiocchi di neve. E bravo il nostro Tom che tira fuori questi interessanti riferimenti storico-artistici, da bravo amante dell'arte quale è sempre stato (con un padre come il suo, come poteva essere altrimenti?!).

Ma veniamo ai nostri protagonisti e a quello che stanno vivendo nel loro cuore (scusa, mi sono lasciata andare un po' troppo al lato descrittivo di questa parte della storia che ho trovato veramente entusiasmante).
Philip e Jenny decidono di partecipare al già citato Festival della neve di Sapporo insieme ai loro cari amici Tom e Grace.
Attraverso i loro occhi viviamo le fredde atmosfere dell'estremo nord del Sol Levante e ne cogliamo tutti i suoni e le sfumature.
Callaghan sembra finalmente felice di poter sentire quel freddo pungente penetrare liberamente tra le stoffe del suo giubotto e dei suoi guanti. Una sensazione di totale contatto con la natura che non può fare a meno di mettere a confronto con quello che gli accadeva quando era ricoverato in una camera sterilizzata di un cupo ospedale a causa della sua leucemia. Il vuoto, l'apatia, l'iperpotezione verso tutto e verso tutti. Quella sensazione di prigionia e di soffocamento che lo tormentava dalla mattina alla sera.
Jenny è sempre al suo fianco, aggrappata al braccio di quel ragazzo che ama fin dal primo giorno in cui si erano dati appuntamento. Sa che ora non è più quel Philip malato e fragile. Al contrario, la malattia l'ha forgiato, l'ha rafforzato e lo ha reso ancora più pronto a sceglierla come compagna della sua vita. E si confida con Grace alla quale espone tutti i suoi pensieri sull'amore, su Philip.
Mi ha lasciata un po' di stucco la descrizione caratteriale di Tom. Vero che nell'opera originale è un po' introverso e a tratti malinconico. Ma personalmente non lo avrei mai descritto come 'un vecchio orso'. Mi ricorda più un altro personaggio del manga/anime sinceramente.
Ma ci può stare che sia una tua piccola deviazione rispetto al personaggio originale ai fini della trama. Perché no?! L'IC perfetto ce l'ha solo Takahashi IMHO! ;)
Nulla da dire sullo stile (ho amato l'uso di alcuni termini 'delicati'), sulla grammatica e sulla sintassi. Tutto impeccabile, come sempre.
Non vedo l'ora di poter proseguire con la lettura del prossimo capitolo perché è sempre un piacere leggerti. Sei bravissima e lo sai! ^^
Un abbraccio,
Mahlerlucia
(Recensione modificata il 23/11/2018 - 10:36 am)

Recensore Veterano
22/11/18, ore 22:52
Cap. 14:

Ma davvero Grace crede che l'amore di Tom non sia un "amore per sempre"???
Non ci posso credere!!
Grace, Grace ma che pensieri hai...
Bella la conversazione tra lei e Jenny, che riescono a trovare un attimo di tempo per potere ritrovare e rivivere la complicità di un tempo.
Jenny è stata fortunata ad avere Grace accanto durante la malattia di Philip, lei che le è stata di sostegno sia morale sia materiale.
Lei è stata. Sempre. E lo sarà ancora. Ne sono sicura.

Recensore Master
04/11/18, ore 20:57
Cap. 13:

Philip non si smentisce mai. Il modo concitato con il quale chiede la mano di Jenny, quasi con urgenza per evitare di incastrarsi nelle parole, è di una tenerezza smisurata. E ha assolutamente ragione Fujisawa Sr a dire che è in bel giovane, soprattutto,perché la sua bellezza ancor più che esteriore, è interiore.
Simpatico poi il siparietto finale con Philip che chiede un contorno meno "invasivo" per evitare di essere sgridato dall'allenatore.
Un bel ritorno su questi teleschermi per il nostro Montanaro, finalmente più tranquillo e positivo 😀

Recensore Master
04/11/18, ore 19:17
Cap. 13:

Ciao carissima! **
Ho appena letto la tua risposta alla precedente recensione e ho gli occhi a cuore: grazie! **
In questo capitolo cambia il contesto di riferimento. Infatti, ora ci troviamo nella Grande Mela, dove vivono e lavorano i genitori di Jenny. 
Nella prima parte sei riuscita a far immergere il lettore nella tipica atmosfera caotica, ma allo stesso tempo magica, di una megalopoli come New York. Un qualcosa a cui Philip pare abituarsi presto, nonostante le sue abitudini decisamene più 'tranquille' (Furano non è mica Tokyo!).
I due innamorati sono talmente rilassati che si lasciano persino andare ad un passionale bacio sul sedile posteriore del taxi che li sta scortando sino all'abitazione della famiglia Fujisawa. Mica si perdono in chiacchiere! XD
Un volta arrivati a destinazione conosciamo prima Andrew e poi Catherine, i coniugi Fujisawa, appunto. 
Ho amato il momento in cui il nostro Philip ha dovuto fingere la bontà del succo d'ananas, arrivando persino a ricordare gli episodi durante i quali sua madre Sarina l'obbligava a berlo per la solita questione delle vitamine. 'Buonissimo'... ed invece l'ha bevuto giusto per non offendere il suocero! Epico! Quante volte ci è capitato di fare la stessa cosa in casa d'altri? XD
Ad una prima lettura ho trovato il dialogo che intercorre tra Philip ed Andrew un tantino 'accelerato'; però in seguito s'intuisce che non è di certo la prima volta che Philip gli chiede esplicitamente la mano della figlia. Infatti era già successo prima dell'exploit della malattia.
Nel frattempo in salotto Jenny e Catherine si ritrovano e si comprendono con poche e semplici parole, come solo una madre e una figlia riescono a fare. Come sempre, adoro il modo in cui rendi questi 'semplici' momenti quotidiani. Appare tutto così vicino, realistico e carico di sentimento. Sembra quasi di essere seduti sul divano con loro. Complimenti, davvero! **
Nell'ultima parte i due 'maschi' di casa si uniscono alle rispettive compagne per organizzarsi per la cena. Catherine propone un pasto piuttosto pesantuccio a base di bistecca newyorkese con contorno di patate. Philip chiede qualcosa di più leggero. Deve pur sempre riguardarsi... considerando che è un calciatore della nazionale giapponese e di J-League.
Per quanto riguarda la scrittura, la grammatica e la sintassi non ho rilevato nessun errore. Il testo scorre meravigliosamente fino alla fine senza nessun intoppo e i tuoi personaggi risultano essere sempre perfettamente IC.
Questo capitolo mi è piaciuto davvero molto e mi ha anche parecchio divertita. Te la cavi piuttosto bene con i momenti di quotidiana ilarità.
Non vedo l'ora di poter proseguire! Con tutto il rispetto per il Writober, questa tua long mi era mancata parecchio! **
Complimenti per tutto! ^^
A presto,
Mahlerlucia

Recensore Master
13/10/18, ore 22:12

Ciao carissima! **
Posso dire subito una cosa? La dico! In questo capitolo c'è TUTTO. Intendo dire, tutto quello che io personalmente adoro del personaggio di Philip Calaghan e delle sue relazioni con i compagni di nazionale.
Un capitolo bellissimo, scritto in maniera impeccabile e privo di errori. Emotivamente coinvolgente e toccante. Carico di speranza e di buoni propositi e condito di amicizie e 'malefatte' tipiche dell'età dei nostri ragazzi! 
Adoro il fatto che tu li abbia nominati un po' tutti, descrivendoli brevemente nel loro ruolo umano (e non calcistico, bravissima!) all'interno del gruppo. Tom, i Derrick, Clifford, Sandy (*cuore*), Benji, Bruce, Holly e... Mark! Mark Lenders! 
Tu non hai idea di quanto io shippi Philip e Mark e di quanto vorrei scrivere almeno un one shot decente a loro dedicata. Tu me li hai messi così, a confrontarsi, a darsi manforte l'un l'altro e a scambiarsi la fascia come simbolo di rispetto e ammirazione reciproci. 
Mark, nonostante i suoi consueti modi bruschi, ha detto una cosa più che giusta:

“La vita non dà garanzie. Accettane i rischi e le sfide!”

Più che giusto caro Philip. Non cincischiare, buttati e vai!
Persino quel mattacchione di Bruce Harper ti ha 'accettato' come capitano al posto del suo adoratissimo Holly. 
Ma come hai giustamente sottolineato alla fine del capitolo, nessuno è più 'caposquadra' di Philip. Nessuno ha la sua verve ed il suo carisma per questo ruolo. Ne sono sempre stata convinta e difficilmente cambierò idea.
Mi è piaciuto il modo in cui hai colorito la personalità di ogni personaggio con poche e semplici parole. Molto simpatici i riferimenti ai 'party men' e alla tuta scaramentica di Bruce. Tom è il nostro piccolo cuore che sa sempre come comportarsi. 
Bellissime le parole pronunciate da Freddy Marshall nel momento più delicato per Philip: nonostante tutto, credeva in lui ed era piuttosto certo del fatto che sarebbe guarito e che avrebbe partecipato al mondiale insieme a tutti gli altri elementi imprescindibili della Generazione d'oro del calcio giapponese. 
Mi sembra quasi che in ogni capitolo Philip riscopra sempre in maniera nuova e totalizzante l'importanza dell'amicizia: prima gli ex compagni della Furano (Peter Shake su tutti), poi Tom, Julian ed ora Mark, Bruce e tutti gli altri. Un crescendo che mi sta facendo amare sempre più questo personaggio secondo la tua 'penna' e tutta la storia in generale. Avrei bisogno di leggere più storie profonde e umane come questa. Peccato avere sempre poco tempo a disposizione (devo recuperare anche la tua raccolta di flash sui Derrick, mannaggia!).
Ti rinnovo i miei complimenti per tutto. Spero di poter leggere presto il prossimo capitolo! ^^
Un abbraccio,
Mahlerlucia
(Recensione modificata il 14/10/2018 - 01:59 pm)

Recensore Master
12/10/18, ore 23:00

Te lo dico subito così poi possiamo andare avanti: ho ADORATO questo capitolo che a tutti gli effetti è il mio oreferiti, punto!
Ora, Philip torna a giocare e lo fa riprendendo il posto che gli spetta, la nazionale.
L’affetto di tutti è piacevole na anche un peso in quanto implica delle responsabilità particokari, e quando Mark lo prende da parte e gli consegna la fascia, Philip è titubante. Mark però, coi suoi soliti modi spicci gli conferma che LUI deve portare quella fascia, che in assenza di Holky solo lui ha diritto a indossarla. Nark è ruvido, a volte scostante, ma se si gratta solo un po’ sitto quella corazza che si è costruito, ha un cuore enorme, e Philip comprende che si, quella dascia ka deve accettare.
E per finire, quel momento in cui Philip, per k’ennesima vikta, si sminuisce dicendo di non essere un campione e Bruce liquida quell’assurdutà con qyel “Capitano, mio Capitano” (lui che è sempre stato un fedelussimo di Holly), decretando uno cokta per tutte la reake grandezza di Philip, per poi dileguarsi negli spogliatoi, è un momento di rara potenza. È la consacrazione vera e ultima di un grande campione da parte dei auoi compagni di squadra. Chissà che anche Philip finisca per convincersi del suo reale valore.
Abbiamo atteso un po’, ma ne è vaksa la pena. 😀👍🏼

Recensore Master
12/10/18, ore 17:18

Darling ma lo sai che, nonostante tutto, aspettavo con ansia e trepidazione questo capitolo? Perché sì, ammettiamo le cose per come stanno, il simpatico aquilotto mi è mancato parecchio! ♥ Però meglio non farglielo sapere o si monta troppo la testa. xD

Beh... a quanto pare è il periodo dei grandi ritorni per entrambe, tu lo fai con Phil, io lo faccio con Karl e vedremo cosa faranno nella mia partita. ;)
Ma veniamo al dunque: lo sapevamo già, ma in questo capitolo ne abbiamo un ulteriore conferma, Tom è un santo, ho adorato la sua discrezione ed il suo silenzio - quasi fosse invisibile - per dare al compagno/amico tutto il suo tempo e spazio per riflettere ed elaborare quanto stesse accadendo intorno a lui.
Mi è piaciuto tantissimo il riferimento ai vecchi tempi, quando parli di quei bambini undicenni che volano verso Parigi, un po' elettrizzati ed un po' spaesati... penso era doveroso far riferimento a quell'evento, perché è lì che sono nati come squadra, è lì che sono stati consacrati col nome di "Generazione d'Oro" ed è sempre lì che sono nati legami ed amicizie tra avversari, e tu sai benissimo quanto io abbia un debole per questo. ^^ ♥

Ho qualche domanda per Bruce: ma è la stessa tuta di quando aveva undici anni? L'ha mai lavata? E poi sono curiosa di sapere quante gliene hanno combinate i ragazzi ogni volta che la toglieva... ahaha!

I gemelli, Cliffort e Sandy sono quindi ufficialmente il quartetto il "magnifico quartetto della console" se non ricordo male, al mio Ritiro erano stati proprio loro a portare la Playstation ed a dare inizio alle sfide virtuali... ma dal giocare per divertirsi a simulare tecniche! Sto ridendo malissimo immaginando la scena.

Freddy vince a mani basse, ma suppongo tu lo sappia benissimo. "Ti porto al Mondiale!" non poteva che promettergli questo, ed è vero, sono bastate quelle quattro semplici parole a ridare a Philip la carica e lo stimolo di andare avanti e direi che lo ha fatto nel migliore dei modi. ;)
Ho apprezzato tantissimo la parte in cui Phil ricorda pregi e difetti dei compagni, i loro gesti o la loro mimica - che ormai tutti conoscono l'uno dell'altro dopo tutti questi anni. La parte che mi ha spezzata è stata in assoluto quella su Benji e Mark eterni rivali fino alla fine. xD

Altro momento bellissimo è sicuramente quello della fascia da capitano, a parte il fatto che per una volta non c'è Tontolino è questo è quanto dire (soddisfazione allo stato puro! **) e Mark ha ragione: in assenza di Hutton l'unico che può adempiere al ruolo di capitano e Philip; bellissime davvero le parole della Tigre... e questa volta non sino scannati, chissà, magari al prossimo giro... xD

Bruce ovviamente non si smentisce mai e quel "Capitano. Mio capitano!" che ad un primo acchito può suonare come sfottò è sincero e sentito e Phil non può far altro che ringraziarlo - anche se lo scemo è scappato via.

“Avanti Bruce, dillo che non sarò mai all’altezza di Holly! Non sono un campione, non sono un fuoriclasse…” in questa frase mi fa una tenerezza assurda, cucciolino piccolo, ma lui non ha nessun motivo per sentirsi inferiore ad Holly a Mark a Julian o a chicchessia, perché lui è veramente stato la loro spina del fianco durante i vari campionati! ;)

Tesoro il capitolo ti è venuto fuori davvero benissimo,sei stata fenomenale nel rendere tangibili tutte le emozioni e sensazioni di Phil ed i compagni non potevano che esser così... perché il ritorno di un grande campione merita sempre una grande festa, e loro sono felici di riaverlo in Nazionale. ♥
Ancora bravissima, darling, alla prossima! ^^ ♥

Amy

Recensore Master
26/09/18, ore 12:37

 Eccomi qua, darling, mentre penso a come iniziare il mio capitolo recensisco il tuo. ♥ 

E finalmente ecco il capitolo che aspettavo da tutta la storia, (scusami piccolo ingrato, ti voglio bene quando non rompi mi stai anche  simpatico, ma Julian è sempre Julian) l'arrivo del nostro bel Principe del Calcio e della sua piccola Principessa Summer! (inutile che stia qui a dirti quanto adori quella bambina, lo sai già benissimo. ♥ un piccolo dolcissimo uragano, bellissima e serena come l'estate - e mai nome fu più azzeccato - perché lei è l'estate dei suoi genitori, sopratutto del suo papà. Tenerissima e molto dolce ed un pelino poetica la su descrizione iniziale. Bravissima, l'hai resa perfettamente! ^^) 

In un solo gesto sei riuscita a rendere alla perfezione tutto l'amore che Julian prova per la sua bambina, come se fosse olio su tela e tu il pittore di turno, ti è bastata una pennellata: [...] Bastava guardarla insieme al suo papà per immaginare un ritratto d’epoca.
Lui e lei. Da soli. [...] Per Philip il fulcro di tutta quell’immagine era un dettaglio solo: la mano grande di Julian a stringere con delicatezza affettuosa il braccio e la manina della sua piccina.
A quanto pare anche Phil ha avuto la mia stessa impressione... e non aggiungo altro, che è meglio, ma tanto sai benissimo cosa potrei aggiungere. xD 


E Summer, uno scricciolo, con gli occhietti vispi e curiosi, nella sua fragile tenerezza si sentiva davvero al sicuro solo nell’abbraccio grande e sincero del suo papà.
Nel traguardo dei terribili due anni , il periodo dei no e dei tanti capricci, era davvero buffa mentre correva per il giardino della graziosa villetta di Furano e intanto cercava di chiacchierare con lo zio Philip infilando parole a modo suo.

Questa parte la stra adoro! ♥ Il traguardo dei terribili due anni, il periodo de no e dei tanti capricci, te l'ho già detto, mi ha ricordato un po' la me bambina, una piccola e dolce monella che diceva no per ogni cosa - soprattutto quando mi si chiedeva un bacio, rispondevo: "No, i baci costano cari e non li do a tutti." Piccoli terremoti crescono. xD 
Ah, Phil, e così invidi il tuo amico? Mmm... molto interessante, ma non è che forse hai paura che qualcosa possa andare storto? Però sappilo, sei dolcino e non hai nulla da invidiare al tuo miglior amico, perché per quanto possiamo esser sadiche ti vogliamo bene e ti tratteremo bene anche se... :/
Julian dalla sua è il padre perfetto, davvero, è difficile rimanere impassibili davanti alle azioni buffe che compiono i bambini, ma è vero che se si fosse messo a ridere avrebbe perso la fiducia della sua piccola peste. ^^

Amy e Jenny, decisamente angeli del focolare, ed è vero quello che dice la rossa: la cucina è il cuore pulsante della casa, la stanza in cui si passa più tempo e quella in cui si può far tutto. :) Ma lo sai che, nonostante adori entrambe, mi fa strano vederle così intime? Però, purché si tratta di loro, di te che le disegni e del fatto che non sia la Comandante dei miei stivali (e tu sai di chi parlo) va benissimo anche questo insolito accostamento, poi vabbè, si conoscono da un  bel po' di anni, quindi ci sta anche che siano diventate amiche. Amy, meglio di tutti, capisce perfettamente come si senta Jenny in questo periodo delicato e difficile della sua vita - e la piccola e dolce manager guerriera - ad undici anni ha mostrato tutta la sua maturità ed è stata, e sempre sarà, un valido sostegno per il suo Principe; sono certa che anche Jenny, nonostante le difficoltà, riuscirà sempre ad esser un sostegno fondamentale per il suo uomo, e non poteva che essere la dolce manager della Mambo a ricordarle tutto questo. Già le adoro singolarmente, poi se me le metti assieme, vabbè, è la fine. ♥ 

Ma torniamo ai calciatori ed alla pupa! ^^ Non avevo dubbi sul fatto che Julian lo avrebbe elogiato ed aiutato ad accettare questa sua condizione, per lui del tutto nuova e fastidiosa, ma ha ragione il Baronetto: "volere e potere" se non si è lasciato fermare lui da un cuore di cristallo, non lo deve fare nemmeno suo compare. ;) La storia della lettera alla malattia, di un Julian undicenne, con la promessa di distruggerla prima che lei avesse distrutto lui, mi ha colpita tantissimo; da qui si evince quanto fosse già maturo e forte  anche da bambino, soprattutto rispetto a certi suoi colleghi che... Pallone! Pallone! Pallone! 

“Oggi, quando sei entrato in campo, mi hai ricordato il Callaghan orgoglioso e battagliero che sei stato fin da bambino. Magari incespichi un po’ quando cammini, non sei elegante. Tu però non sei stato progettato per camminare ma per volare, Aquila del Nord ! Non ti accontenti di un trespolo, vuoi le montagne! E noi ti rivogliamo tutti in Nazionale…”
Questa battuta è semplicemente meravigliosa quanto veritiera, emerge tutta la stima di Julian nei confronti di Philip - e lui ne merita da vendere.  [...] tu però non sei stato progettato per camminare, ma per volare, Aquila del Nord! Non ti accontenti del trespolo, vuoi le montagne! E noi ti rivogliamo in Nazionale... questa è la parte più bella, la 'battuta capitolo' che racchiude tutto il significato del discorso. ♥ 
Phil, dai ascolto a chi ha più esperienza di te, spiega le ali e torna a volare sopra le montagne, da vera aquila quale sei. Vorrei sottolineare, ma lo sai perfettamente, Che "Aquila del Nord" l'ho sempre adorato accostato a lui come soprannome, è come "Baronetto" per Julian, o "Kaiser" per Karl. ♥ 

[...] Come svegliandosi da un sogno, Summer aveva appoggiato le manine sul petto del suo papà e lo aveva guardato seria. Poi aveva rivolto a Philip un sorriso giocoso, un incantesimo a cui non aveva saputo resistere.
“Adesso basta! Canto io!” 
Anche se la pupa è ancora una cucciola e non sa nulla della malattia del suo papà, il suo gesto è tenerissimo e racconta di tutto l'amore che prova per lui. Summer è davvero un pezzo di cuore fuori dal corpo di Julian. ♥ "Adesso basta! Canto io!" E concludiamo con la battuta finale della piccola, al quale il nostro aquilotto non riesce a resistere - come fosse vittima di un incantesimo - tranquillo, Ciccio, si chiama "istinto paterno" nulla di mortale o terribilmente malefico, il punto è un altro qui... xD 

Come sempre bravissima a descrivere e disegnare ogni scena alla perfezione, perché davvero, i tuoi capitoli (come ti dice anche Mahlerlucia) sembrano dei ritratti abilmente accarezzati dal pennello sulla tela. ♥ Adesso sono super curiosa di vedere cosa accadrà al prossimo capitolo, alla prossima, darling! ♥ :* 

Amy


 
(Recensione modificata il 26/09/2018 - 06:36 pm)

Recensore Master
25/09/18, ore 01:54

Ciao carissima! **
Io sono sempre felice di vedere un tuo aggiornamento, lo sai! Ma prenditi sempre tutto il tempo di cui hai bisogno. ;)
L'ho nominato un paio di recensioni fa, pensando che l'amico dei fiori fuori dall'ospedale fosse lui invece che Tom.
E ora, eccolo qui con tanto di compagna e pargoletta al seguito.
Non è di certo la prima volta che leggo il nome Summer nelle tue storie e sono contenta del fatto che tu abbia deciso di riportarcela anche qui. L'immagine di padre e figlioletta che si tengono per mano è qualcosa di davvero tenero e 'commovente'. Hai reso il tutto in maniera idilliaca e poetica, come solo tu sai fare. Bravissima, come sempre! :)
Perché avevo pensato a Julian?! Per il semplice fatto che nessuno meglio di lui potrebbe capire quello che sta vivendo Philip in questi frangenti. Frangenti al momento anche piuttosto positivi, visti gli esiti degli ultimi esami. Per fortuna, direi! 
Purtroppo la paura di una recidiva o di non tornare più ad essere il Philip di una volta, è sempre dietro l'angolo. 
Mi è piaicuto molto il modo elegante in cui Julian glielo ha fatto notare, parlando della partita Sapporo-FC Tokyo:

"[...] Tu però non sei stato progettato per camminare ma per volare, Aquila del Nord ! Non ti accontenti di un trespolo, vuoi le montagne! E noi ti rivogliamo tutti in Nazionale…"

Aquila del Nord. Ho semrpe adorato questo soprannome per il nostro bel montanaro. Nessun altro animale potrebbe rappresentarlo meglio. E anche noi lo rivogliamo in Nazionale... sigh! **
Tutto questo discorso può - anzi, deve! - essere fatto anche per Amy. Anche qui, chi meglio di lei potrebbe capire il vero stato d'animo di Jenny perennemente in allerta per la salute di Phil?! Nessuno! 
Capisco perfettamente i motivi che la spingono a 'chiudersi a riccio' ogni volta che salta fuori l'inevitabile discorso. Credo anche che non voglia riaprire quella profonda ferita che da qualche parte giace ancora negli abissi del cuore della ragazza di Tokyo. Il suo calvario è durato anni, basti solo pensare che Julian scriveva lettere alla sua malattia per 'sfidarla' quando aveva solo undici anni. Un bambino. Ed Amy era già lì, al suo fianco, pronta ad assisterlo fino quasi ad annullarsi. *cuore*
Capitolo molto bello, intenso e ricco di accostamenti e similitudini tra quattro personaggi così giovani, ma già cosi avvezzi alla vera sofferenza legata a condizioni di salute precarie.
Il tuo stile è chiaro, pulito, semplice ed impeccabile, come sempre. Nessun errore o refuso e la lettura è stata gradevole e stimolante fino alla fine. Ma non avevo alcun dubbio su questo! Complimenti!
Aspetto il seguito con trepidazione! **
Un abbraccio,
Mahlerlucia

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