Salve~!
Sì, Toriyama non è esattamente l’autore più affidabile per quanto riguarda lo stabilire il canon delle sue stesse storie: molte delle interviste che ha fatto di recente contraddicono parti delle precedenti, quindi per quanto mi riguarda hai fatto bene a fare questo lavoro indipendente di espansione e razionalizzazione del lore sui Saiyan. Un po’ di verosimiglianza non guasta mai, anche perché se manca totalmente, poi crollano anche le basi per far reggere la storia in piedi. Infatti non capisco perché una cultura così legata al culto della possanza come quella Saiyan, non debba far partorire le donne in maniera naturale. Oppure la storia dei pianeti… Non c’è guadagno se si fa saltare in aria l’intero stuolo di alieni deboli e ricattabili che si ha a disposizione, no? Oh, well, tutto questo, per dirti che ho apprezzato molto il lavoro che hai fatto, e che ha sicuramente dato molta più credibilità alle reazioni e ai pensieri dei personaggi. Anche il semplice fatto che una donna truccata abbia un effetto alienante su un Saiyan, per dire, o il fatto che tu abbia voluto ricordare la potenza del loro naso (anche Goku, infatti, riusciva ad rintracciare il profumo di Bulma a distanze incredibili). Sono tutti bei tocchi che danno profondità non solo ai personaggi ma alla cultura in cui sono immersi.
Parlando di caratterizzazione, il Bardak che hai creato per questa storia è davvero un bel personaggio, con le sue luci e le sue ombre: un misto equilibrato tra i tratti che ha nel film e quelli che ha nel fumetto di Toriyama. Anche perché, senno, a dover decidere ogni volta che fare con il suo carattere, il tizio verrebbe fuori come un completo schizofrenico! Io, poi, sono una grande fan dei piccoli dettagli che lasciano indizi su alcuni tratti particolari dei personaggi e, per questo, ti posso dire che mi è piaciuto particolarmente leggere la scena in cui Bardak stringe la mano alla moglie dopo il parto, o le sue riflessioni cupe sul suo primogenito (e al conflitto con la figura paterna). Per non dimenticare la scena in cui tira immediatamente fuori i denti appena la moglie viene nominata dalla sconosciuta, che sembra quasi un riflesso condizionato da parte sua, perché abituato a sentirla disprezzata o derisa dall’elite Saiyan.
Insomma, non c’è che dire, hai fatto davvero un bel lavoro, anche con la donna misteriosa, che viene introdotta in un momento di estrema fragilità e poi la ritroviamo in completo controllo delle proprie emozioni qualche mese più tardi. Interessante.
I miei complimenti! |