Recensioni per
Five minutes
di Khailea

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/09/18, ore 22:30
Cap. 1:

Buonasera, ho letto il tuo testo con molta attenzione. Mi fa pensare all'incontro tra un uomo e il suo Maestro, le cui parole trasudano di saggezza e sono fonte di profonda riflessione e ispirazione. La cura per i dettagli è qualcosa di straordinario, che emerge dal testo con una forza dirompente, e immerge il lettore nella frescura di una foresta, le cui foglie intrecciate lasciano filtrare la luce di un sole nascente e mai morente. L'attenzione è catturata dallo strano figuro, quel mezzo orco che di orco ha solo l'aspetto, ma non l'intelletto. Lui è pieno di saggezza, sa cosa c'è nel mondo e ne parla alla ragazza con leggerezza. Il suo viso rude, che mostra un aspetto animalesco, nasconde dentro di lui un animo placido, come placida è la foresta in cui lui ha deciso di riposare. La ragazza è stupenda, arditamente si avvicina a una creatura che potrebbe essere pericolosa. Ma lei lo fa solo per parlare, diversamente dagli altri uomini ha un animo nobile e non si permetterebbe mai di attaccare. 5 minuti possono sembrare un tempo breve, ma come il mezz'orco sà, anche il tempo di un timido sospiro può salvare una vita e causare il cambiamento. I suoi discorsi sono profondi, e solo la ragazza può tenergli testa e provare un empatia. Un rapporto dapprima timido, che è andato rafforzandosi ogni giorno attraverso quei pochi minuti di vera compagnia.

Sono rimasto contento della tua interpretazione. Lascia un messaggio forte e chiaro. Ciò che il mezz'orco voleva insegnare, è che ogni singolo attimo della nostra vita ci può cambiare. Per cui godiamoci ogni secondo, osserviamolo con attenzione, e impariamo ad apprezzarlo come se fosse il più bello.

Recensore Master
09/07/18, ore 11:41
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto con molto curiosità questa storia - più che altro, questa riflessione - che si prolunga attraverso più giorni, sempre però con solamente brevi pause di cinque minuti durante i quali le parole della donna e del mezz’orco si sommano in un continuo dialogo che potremmo definire senza alcun problema filosofico, con continui spunti che, in un certo modo, mi hanno persino ricordato le conversazioni astratte ma profonde che troviamo nel Piccolo Principe di Saint-Exupéry - ma non solo quelle, in verità.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui le descrizioni del paesaggio bucolico ed ameno, sempre uguale a se stesso eppure, di volta in volta, capace di regalare nuove ed inedite immagini - dimostrandosi così in continuo divenire, proprio come le parole e la consapevolezza dei personaggi - si intrecciano ai dialoghi, con un continuo andare a capo che, in un certo senso, nasconde in sé anche un qualcosa di poetico: questo luogo fuori dal mondo è in grado di donare la pace, anche se la vera pace non c’è, o almeno la si può solamente incontrare per puro caso, come per caso si potrebbe finire in un inferno, come bene fa capire il mezz’orco.
Un racconto riflessivo e interessante, l’ho letto molto volentieri!