Recensioni per
A un passo dalla scogliera
di Persej Combe

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/08/18, ore 19:42

Io sono acuta come una palla e non avevo neppure capito che ci sarebbe stata una seconda parte.
E so già che questa recensione sarà mooolto lunga e verosimilmente sciocca... e va ben, proviamoci.
Aspetta, aspetta: do la parola al Cappellaio Matto che si agita nel mio cervello...
Allora, il cap precedente era "insieme soli", nel senso che pur essendo insieme erano soli, giusto? Questo invece è "soli insieme" che è una cosa un po' più bella, quindi spero che il clima qui sia più disteso e meno angosciato che nel primo capitolo... no? Sono arrugginita con queste cose di logica del linguaggio anche se mi piacciono quanto piacevano al cappellaio, non saprei neanche usare il linguaggio tecnico per le due costruzioni... boh...
Ok, ora andiamo al testo.
Herman Hesse... di lui ho letto 3 o 4 libri quand'ero al liceo ma non so inquadrare questa citazione... Poesie?
Cioè, io mi esalto sempre quando descrivi il mare, mi sa che devo fare una telefonatina a Ivan o al granchio Sebastian se lui non mi prende.
Quando Elisio pensa all'imprevisto del maltempo la mia parte malignetta dice: "e che gliene frega a lui se il giorno prima gli è piovuto in testa, tanto poi... " coff... ehm... "non gli ha scombussolato i piani"
Ho già detto nel capitolo precedente che sono la persona meno romantica che conosco? Ecco, l'esatto contrario di lui. «Mon coeur, ma vie, mon tout...» La mia reazione sarebbe: ma che malattia hai? A parte che lo so, perché come ha dimostrato un genio vincitore del premio Ignobel di qualche anno fa, l'amore romantico è una forma di disturbo ossessivo-compulsivo e come tale dovrebbe essere curato (sposerei quest'uomo).
Però ecco, vedi? Quello che scrivo io è squallido, non credo mi passerebbe mai per la mente di descrivere così un orgasmo, né femminile né tanto meno maschile... boh... ma abbiamo detto che io sono un Mareep di campagna e quindi cosa ne so...
Come che Saturno... labbra. --> eh? non mi ricordo cosa vuol dire, sempre che l'abbia mai saputo... ç_ç quale Saturno, il dio del tempo? Vuol dire che invecchia bene o che ha uno sguardo da bambino?
asp... Elisio ha paura di aprirsi a Platan? Beh... aspetta: qui ha già fondato il team Flare o no? Perché se sì, in effetti, aprirsi suonerebbe un po' come: "ho fondato un gruppo che sta progettando uno sterminio su larga scala, tu sei dei nostri?". Ma immagino che tu voglia spostare l'attenzione su qualcosa di più umano.
*«Dormito bene?». "E chi mai ha dormito, signora?".
La signora un po' ficcanaso... vedi che avevo ragione io? Dille i dettagli, forza!
''mannaggia mi chiamano... spero di non perdere gli appunti...
Eccomi.
Apollo e Artemide/ Helios e Selene/ chiamateli-come-volete, sono la mia ship incestuosa mitologica preferita, ma c'è un motivo che non so per cui hai scelto il nome di Selene al posto di quello di Artemide?
Un lato di me ha temuto che Platan fosse sulla scogliera per buttarsi ma no, non è il tipo...
Cioè, la parte sulla scogliera mi ha fatto venire in mente un romanzo noir anche piuttosto violento e pesantino con le tematiche, "La Linea Nera", "La Ligne Noire" visto che siamo in tema, ma non mi ricordo l'autore... Grangé? Non che c'entri niente col clima descritto in questa storia ma la connessione "francese-mare-discrosi introspettivi-pazzo scatenato latente che tutti credono una brava persona" mi ha fatto venire in mente quello. Per caso l'hai letto?
Tipo questa: "sapeva che la vera natura... risiedeva laggiù... nel profondo dei suoi abissi".
Bene (si fa per dire) quindi lui aveva già fondato il suo team malvagio o ci stava pensando seriamente, lo progettava, il che rende il discorso di prima sul "rivelarsi" un bel po' più "dark..." anche se questo tipo qui è sempre stato pazzo, team o non team.
"Voglio rivoluzionare il mondo" m'è venuto in mente un ventaglio di possibilità, sia nere che bianche. In effetti, se un uomo di potere si mettesse in testa di fare qualcosa per risolvere una situazione di decadimento non sarebbe poi uno schifo. Se davvero avevi già il sospetto che fosse sociopatico (ma al solito: lo è o non lo è? se lo è, la storia dell'empatia con il prossimo va a fondo e lui ha sempre indossato una maschera....) Dicevo, se avevi il sentore che fosse "misantropo" che in questo contesto mi pare significi antisociale e sicuramente non schizoide, perché tra la gente lui ci sta benissimo e blablabla... è una recensione, Barbra... non riesco a fare la battuta... mi sa che te ne dovevi accorgere meglio, Augu... dovevi approfondire con le domande, premere un pochino... ma visto il tipo di personaggio e la situazione, si capisce... cioè, se si è allarmato per una frase del genere (?) che potrebbe significare di tutto, allora vuol dire che si era accorto almeno inconsciamente che qualcosa non andava (ma lo dici, d'altronde...).
"Cazzate" la reazione è molto spontanea ma mi mette ancora più dubbi su che tipo di uomo sia questo qui, oltre che il cattivo da film. E non ne avrei bisogno. Mannaggia.
Anche io sono vulnerabile al fenotipo "occhi azzurri", che poi da come gli descrivi lo sguardo (io non so leggere bene le espressioni ma sì, è uno sguardo da tipo tranquillo, non ci avevo mai pensto) sembra una persona così normale... peccato che sia matto da legare.
"vedeva oltre le vetrine... e ne provava soggezione" --> ma va', tu sei un professore e loro -per la maggior parte- in testa hanno la segatura (e la cocaina) e qualche fissa campata in aria sul bon ton di cui non capiscono neppure l'origine. Dico sul serio, quelli nati col mondo in mano spesso hanno delle tare caratteriali da paura. E il fatto che anche Elisio sia uno di loro mi fa pensare male sull'origine del suo disturbo...
Andiamo avanti. Che schifo, quel ristorante... il cameriere mi sta già sull'anima.
Non ti dico cosa penso dei sommelier, che poi gli italiani dicono col pesce va il bianco e i francesi col pesce va il rosso. (gli italiani mettono il tovagliolo a destra e i francesi a sinistra). dimmi se non sembrano pippe mentali... -_-
"pomposo" esatto.. pomposo, non mi veniva la parola.
- quale crede che sia l’origine della megaevoluzione?». --> chiedigli come mai esiste la mewtonite in natura se mowtwo è artificiale. io credo che cross-reagisca col dna di mew, così si toglie di mezzo la teoria creazionista e Arceus con la sua sfera di cristallo (Uxie?).
"Intendevo come un appuntamento" meno male che almeno lui parla chiaro, questo qui altrimenti stava ancora con la testa tra le nuvole...
"Bellezza è verità, verità bellezza" se ti dico come conosco questa frase mi prendi in giro. La conosco per colpa di Star Trek che vedevo da piccola, ti dirò quell'episodio era uno dei più carini. Viva i Medusiani!
Ah... Platan aveva un ex??? ed era anche una cosa seria??? o_o ok, questo non me l'aspettavo. non canon, però non me l'aspettavo. va beh... cerchiamo di finire questi cavolo di appunti senza perderci.
Ah, vedi che lo ammette anche lui che sarebbe rimasto con la testa tra le nuvole?! Vedi?! ("sì, Barbra, il capitolo l'ho scritto io..." "e va be', dettagli...").
E si torna a lavorare... che scatole... -_-
Ok, non voglio aggiungere alre chiacchiere, ti devo (ri)fare i complimenti per come scrivi e per come delinei i personaggi, nel senso che approfondisci senza mai andare veramente OOC che non è una cosa da poco, considerando quanto sia improbabile (scusa se lo dico) che la Game Freak abbia creato questi due personaggi con l'idea che avessero un legame romantico. Quindi brava, sono entrambi riusciti molto bene.
*davvero non ti avevano mai parlato della musicalità del testo? per me è la prima cosa da guardare o_o'' mi sento aliena.
Ok, se ho dimenticanto qualcosa perdonami ma qui ci ho messo un po' a scrivere e mi sono persa... ok. Passo e chiudo.
Barbra.
(Recensione modificata il 05/08/2018 - 07:45 pm)

Recensore Master
11/07/18, ore 23:52

Allora.
Ci tengo a iniziare questa recensione con un rapido e conciso riassunto in poche parole dei miei pensieri durante la lettura, e cioè: Oddio. Oddio. Oddio, che ansia. Oddio. No, ma aspetta, in che senso? Oddio. Oddio che ansia. Ansia. Ansia. Ansia. Oddio, AIUTO!
Ecco, più o meno è questo che ho pensato per tutta la lettura.

Detto questo: buonasera, carissima! Questa sera mi sono concessa una serata di riposo al pc, perciò eccomi qui, e ora che ti ho brutalmente espresso i miei primi sentimenti relativi alla lettura, penso di poterti finalmente lasciare anche una recensione più calma e dettagliata.
Mi è piaciuto tutto, dalla citazione incipitaria (che è sempre una cosa che adoro trovare quando leggo) alla scena finale, così umana e quotidiana: mi è piaciuta quest'apertura dolce e sensuale sul loro risveglio mattutino, con quei tenerissimi epiteti che Elisio gli rivolge (perché potrò anche essere una vecchia zitella acida, ma di fronte a un uomo che ti chiama mon coeur, ma vie, mon tout anche il mio cuoricino si scioglie come una granita in agosto), e soprattutto ho adorato la digressione sull'amore di Elisio per tutto ciò che è bello e affascinante. (E ora mi toccherà tornare all'Accademia a vedere i Prigioni, perché me n'è tornata una voglia matta!) L'ho adorata veramente, anche perché mi fa impazzire tutto ciò che contribuisce a unire i Pokémon al nostro mondo, e questi inserti artistici sono inseriti tanto bene e tanto naturalmente che il lettore neppure si sofferma a pensare "aspetta, ma Elisio può davvero conoscere Kandinskij e Mozart?" Non ha veramente importanza, tutto fluisce benissimo e spontaneamente, e Beethoven coesiste accanto alle Baccaprugne come la disorganizzazione universitaria s'inserisce naturalmente al centro di Luminopoli. Hai creato un mondo realistico e sfumato,  esattamente come questa pensioncina che mi pare quasi di vedere coi miei occhi, unendo elementi del nostro mondo con quelli dell'universo Pokémon, e immagino che tu sappia quanto io adori questo tipo di realismo in una fanfiction.
Tornando al succo della recensione in sé (e perdona quest'abominevole divagazione), ho adorato questo romanticismo d'altri tempi di Elisio, e anche le sue riflessioni sui vari aspetti della sessualità. (A costo di risultare sarcastica e volgare, un altro dei pensieri che ho avuto durante la lettura è stato che quest'uomo deve avere degli orgasmi davvero portentosi per suscitargli questo tipo di estasi, e la cosa mi ha fatto un po' sorridere, più che altro perché è una cosa che mi figuro benissimo per Elisio. Insomma, per quanto sia paradossale, lo vedo come qualcosa di veramente IC ahahah)
Poi, subito dopo la colazione, la prima scena che mi ha fatto veramente salire l'ansia. Quando sono arrivata a leggere la fine di quel paragrafo, quel "La scogliera?" carico di suspance, credo veramente che mi sia venuto un principio d'infarto. Non so nemmeno cosa mi aspettassi, solo che mi sono sentita in ansia da morire!
E naturalmente l'ansia non ha potuto che accrescersi dopo, via via che proseguivo con la lettura. Quella scena quasi onirica, sebbene non sia esplicitamente designata come tale, era talmente ben resa che non ho potuto che sentirmi tremendamente angosciata sempre più ogni riga che passava. Davvero, complimenti.
Se ci sono delle parti di cui finora non ho trattato, è perché volevo fare un discorso a parte per quanto riguardava i dialoghi. Li ho trovati - non so come altro dire - meravigliosi. Ormai è da anni che seguo le tue storie, ma penso che questo sia uno dei tuoi capitoli che più mi è piaciuto leggere, proprio perché l'ho trovato così realistico, sia nell'ambientazione, come ti ho già accennato, sia soprattutto nei dialoghi. Erano credibili, umani, autentici: mi è parso davvero di sentirli, sia l'amarezza di Elisio che risponde Cazzate, Augustine. Un mucchio di cazzate, sia la naturalezza impacciata eppure così dolorosamente necessaria del racconto sull'ex di Augustine. Quella parte mi ha fatto impazzire, perché mi è sembrata così reale, fin da quando Elisio gli ha chiesto se avesse avuto altri uomini oltre a lui; e ho adorato in particolar modo tutta la digressione sull'ex, su Augustine che non voleva avere nulla a che fare con la madre dei bambini, su Augustine che se ne va perché quella famiglia non è quello che lui sta cercando in quel momento... insomma, mi è piaciuta moltissimo!
E poi questo finale così trafelato, quotidiano, direi quasi aperto, che non ha potuto non farmi pensare (anche se non so proprio se questo fosse il tuo scopo), visto quello che Platan dice al giocatore quando lo incontra a Ponte Mosaico nel gioco: se solo davvero Augustine avesse insistito un po' di più per parlare con Elisio e scoprirlo fin nel profondo, Elisio l'avrebbe usata davvero l'Arma Suprema alla fine? Non so davvero se tu mirassi a questo con la tua storia, ma non ho proprio potuto fare a meno di pensarlo. Eppure la dolcezza di questi due che si concedono un caffè nei corridoi prima delle lezioni è veramente un'immagine troppo deliziosa per questi pensieri angosciosi.
Carissima, credo proprio di aver detto tutto quello che avevo in mente (e forse anche troppo!). Sicuramente è stata una delle tue storie che mi è piaciuta di più, e mi rendo conto che detto da me non vale assolutamente niente, ma penso davvero sinceramente che tu stia continuando a migliorare!
Non posso che restare in attesa dei tuoi prossimi sviluppi e nell'attesa allegarti un abbraccione fortissimo.
A presto!

Afaneia