Recensioni per
Soulbond-Anime Gemelle
di ChiaFreebatch

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/07/18, ore 19:57

Ti sei impegnata nella tematica difficile e spinosa del dopo Reichenbach, quando Sh tornato dalla sua finta morte, ritrova un John amareggiato, svuotato dalla sofferenza ed, ora, dalla delusione di essere stato lasciato indietro ed ignaro di quanto si stava compiendo.
Corrisponde a tutto ciò che abbiamo visto nella Terza ( TEH) e latente, ma terribile, nella Quarta Stagione BBC.
Un mare oscuro di risentimento che soffoca ciò che prova veramente Watson per il consulting. Giustamente, infatti, sottolinei, con efficacia, il contrasto tra la sua gioia di essere di nuovo al 221b ed il rancore che ancora appanna i suoi sentimenti ("...la sua risata così bella e aperta...mordendosi un labbro..."). Inoltre, a rendere più difficile la riconquista della pace interiore, c'è la scoperta di rientrare nei Bond, con un nome "sconosciuto" impresso sul polso. Ma noi sappiamo bene chi si chiama anche William...
Accanto a lui, rappresenti uno Sh che ha ormai lasciato che i sentimenti prendessero possesso del suo cuore, che il senso di colpa per quel volo dal Bart's lo marchiasse pesantemente.
Uno Sh capace di gesti teneri ed attenti, timoroso di rompere quell'immagine così cara di Watson al 221b che si occupa a risistemare le proprie cose. Comunque, dipingendolo in questa sua veste umana e aperta alle emozioni, non hai perso d'occhio l'IC, riportandoci quell'Holmes fragile ma splendido della S4.
Indimenticabile la scena in cui Sh, approfittando del sonno di John, gli si avvicina e lo guarda liberamente, senza timore di essere visto e giudicato, quasi a volersi nutrire di quel volto tanto amato. Ricca di sviluppi, intrigante, anche l'importanza che hai fatto assumere al nome sconosciuto, comparso sul polso di John, nelle sue scelte di vita. In lui, comunque, insopprimibile è il richiamo certamente non puramente passionale che Sh ha su tutto il suo essere, anima e corpo.
Un altro momento grandioso è quello in cui i due si confrontano sugli addobbi di Natale e, questo é il bello, nessuno di loro pensa a luci o a fili colorati: Sh ha in mente questi ultimi, ma solo perché li abbina spontaneamente ai capelli biondi di John, mentre Watson è perso nella bellezza indiscutibile del suo coinquilino.
Il capitolo si chiude al pub, con la rassicurante presenza del buon Greg, alle prese con il nome molto poco anonimo che spunta sul suo polso.
Racconti in modo avvincente dei suoi dubbi, delle sue paure, di tutto ciò che “Iceman” porta con sé.
Riguardo a John, hai ideato una frase che voglio riportare perché contiene tutta l’essenza di questa bella storia: “…devo lottare ogni fottuto giorno con un nome sul polso e un altro…nel cuore…”.
Che aggiungere di più?!

P.S. Grazie per aver ignorato Mary, almeno per il momento: grande boccata d'ossigeno.

Recensore Junior
21/07/18, ore 00:26

Chia lasciatelo dire: sei fantastica. Solo tu potevi farmi leggere volontariamente e amare incondizionatamente una storia appartenente a questo genere!
Come al solito padroneggi tutto l'insieme con una naturalezza incredibile e rendi accessibile a tutti un'atmosfera difficile e surreale. I tuoi John e Sherlock, nonostante siano immersi in un AU (nel vero senso del termine) sono perfettamente aderenti ai personaggi originali, IC come solo tu e pochi altri autori riuscite a renderli. Poi hai anche regalato uno spazio al mio amato Greg!
Un altro capolavoro. Un'altra pietra preziosa. Grazie di cuore ❤

Recensore Master
20/07/18, ore 18:54

Ecco la nostra fantastica organizzatrice! mi chiedevo, con dolore, dove fosse la storia punk, ma adesso capisco: stavi preparandoci questo manicaretto gustoso di due capitoli! certo, è il tuo evento ù_ù
Povero William/Sherlock, che in effetti il suo vero nome ancora qui non l'aveva detto, che sa che John si sta conservando per qualcun altro, malgrado è impossibile che non abbia dedotto di piacergli
E lo ama in modo così giusto e altruista che non gli mostra il suo "John" sul polso. Mi ha fatto una tenerezza infinita, sappilo, lo hai reso in modo molto sfumato, ma sta soffrendo da morire :(
Anche se John è il più banale nome inglese, penso,non ha un filo di dubbio.Quando sono vicini sente un bruciore, un bisogno di esprimersi che deve essere terribile. Diamine, John, rompi quel maledetto bracciale! anzi, di più: sai quale sarebbe la mia felicità? che non fosse accidentale, ma che lo strappasse via dicendo a Sherlock che tanto può amare solo lui, e pazienza il Soulmate
l'Ammmmore! *________________*
io sogno, eh! ;) e Greg? non avevo un filo di dubbio che il nome fosse quello - un po' ridicolo e certo non confondibile - di Mr Inghilterra. Sai che gioia, pensando di essere trattati come lui fa con tutti!
eppure, conoscendoti, vedremo Iceman diventare un misero ghiacciolo alla menta lasciato al sole di mezzogiorno, con Greg che lo raccoglie, lo mette in frigo e lo ricompone. Conto sulla tua bontà e immensa propensione alla Mystrade, ecco
comunque la storia è deliziosa, l'argomento romanticissimo e loro sono una festa. succederà qualcosa proprio il 6 gennaio?
mentre mi mangio le mani di curiosità, ti aspetto...dai, mi servono, pubblica presto il cap2 **
p.s grazie ancora, tantissimo
baci piccina,
Setsy

Recensore Veterano
20/07/18, ore 18:00

Ciao e bentornata!
Mi sei mancata!
Devo, di nuovo farti un sacco di complimenti, la storia è avvincente e scorrevole, un vero piacere da leggere. I dubbi e i tormenti non ti fanno venire voglia di tagliarti le vene ma anzi, i balletti del detective intorno all'affascinato dottore sono divertenti e stuzzicanti anche per noi: bel lavoro.
A  presto

 

Recensore Junior
20/07/18, ore 17:02

Eh niente, che ti devo dire? E' una storia stupenda. Tu sei stupenda. Prima di tutto per aver fondato il gruppo fb Johnlock is the Way dove siamo libere e poi per esserti sbattuta per questo evento magnifico che ci ha entusiasmate tutte. La storia, beh è fantastica, ne avevo letta solo una di soulbond e mi era piaciuta, direi che è un genere che mi prende (molto più delle omegaverse e delle mpreg che detesto cordialmente, come sai). E' una storia delicatissima, scritta in modo leggero come la neve che scende su Londra e che tu descrivi così bene. John e Sherlock sono due patate e quando ho realizzato su cosa giocava la storia ho pensato: ma nooo!! ridendo come una pazza. Te credo che a John gli è apparso il nome dopo il suicidio finto di Sherly, te possano Sherlock Holmes. Come sempre l'incomunicabilità tra loro la fa da padrone, parlano ma non si dicono, si cercano ma si ritraggono...
Sei fantastica, Chiara e anche questa storia è un capolavoro. Bravaaa.
Ti voglio un sacco di bene.
Betta

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