Ehilà, ciao! Sono rimasta sorpresissima di trovare una storia così interessante e ben scritta utilizzando, come unico filtro, “one-shot”. E non cercavo una storia a rating rosso, anzi: volevo qualcosa di fluffoso e puccioso, pieno di cliché ecc., perché a mezzanotte ho avuto la malsana idea di iniziare un anime thriller che, avevo paura, mi avrebbe fatto fare brutti sogni stanotte, ecco perché mi sono avventurata in questa sezione.
Non pensavo affatto di trovarci qualcosa di così interessante e, per giunta, di così facile da leggere per una che, come me, anche a quest’ora tarda se legge qualche imprecisione grammaticale o di punteggiatura storce il naso e se la segna per la recensione. Quindi non ho nient’altro da dirti se non kudos, perché ho trovato una sola frase in cui, se ho capito bene il tuo stile, ci vorrebbe un “era” in più: “Non si sentì più padrone del proprio corpo, (era) guidato interamente dall’istinto”.
Ho aperto la storia un po’ spiazzata di vederci il genere “commedia”, che forse non so ancora ben distinguere dal “comico”, proprio per il rating rosso: probablimente, rifletto ora, è per questo che penso di non aver riso abbastanza nonostante Beatrice, l’estetista e il “Fermo lì”. Ma vabbè: del resto, grasse risate con una storia del genere proprio non dovevo prefigurarmele XD
Ho aperto proprio la tua one-shot, invece di quella sotto o quella sopra, per il discorso sull’apparenza e la sostanza che hai citato nell’introduzione: ero curiosa di sapere come lo avresti inserito nel rating rosso e, soprattutto, nel genere “commedia” (sì, concordo che lo sto tirando fuori un po’ troppo, ma tant’è), ma a lettura conclusa posso proprio dirti che li hai coniugati in modo fluido, brava! Per quanto possano valere le riflessioni di una morta di sonno, che ti recensisce ora perché sa che domattina non lo farebbe più, mi è piaciuto che la protagonista continuasse a ripensarci e a ragionarci. Si potrebbe dire che sia passata dalla parte dei frivoli, ma secondo me non è così: considerata la sua situazione, il suo volersi agghindare nella speranza che Simone la notasse è stato più un test che un tradimento ai suoi valori, anche se a livello non del tutto consapevole. Dopotutto, già dall’inizio, durante la scena della festa di Daniele, Monica era inquieta e si poneva dubbi a proposito sua relazione. Dubbi che prontamente sono stati fugati dal disinteresse di Daniele. Quindi, il discorso non è tanto “Monica ha o non ha gettato al vento i suoi ideali?”, ma “Bisogna considerare che questa esperienza è riuscita a dare una svolta alla sua vita, ripercuotendosi sulla sua visione di se stessa e permettendole di togliersi le fette di salame dagli occhi – per riprendere le tue parole – e riconoscere che il suo rapporto con Simone era irreparabilmente sterile”. Quindi, direi che ha la mia approvazione: dopotutto non è finita come la protagonista del film “Come tu mi vuoi” (se non l’hai già guardato, non disturbarti, secondo me non è granché. Al limite, leggine la trama su Wikipedia).
E niente, un commentino per Daniele, prima di concludere e gettarmi tra le braccia di Morfeo: molto carino, dolce, avevo proprio voglia di leggere di un personaggio del genere, e tu mi hai esaudita *-* è tenerissimo il modo in cui tratta la protagonista ed il riguardo che le riserva, un gran galantuomo, tutto sommato! Soprattutto prima che le avances di Monica si facciano troppo insistenti ed il baby-doll, qualunque cosa esso sia, sortisca il suo effetto. Il discorso del “non è da lei prendersi una vendetta di questo tipo, è solo scossa e non si perdonerebbe mai di farlo” ha commosso il mio cuore da romanticona!
Ancora complimenti, e buona fortuna per il contest!
Elena |
