1° classificata
“Tied to you” di Ile_W
Grammatica: 8,25/10
• “Hai sempre creduto che le illusioni nella vita non portino mai a nulla di buono.” → portassero.
• “Sei cresciuta così, d'altronde, e non avresti mai cambiato idea.” → Eri.
• “Sorridi al solo pensiero.” → Sorridevi.
• “Già, perché tu non sei come Akemi.” → eri.
• “... il giorno in cui è morta.” → morì.
• “... ed era scontato [che] sarebbe successo.” → manca.
• “Akemi non c'è più e con lei, da quella volta, si è spento tutto.” → era; era.
• “E invece la vita ti ha offerto un'altra occasione...” → aveva.
• “... ti sei innamorata di quegli occhi blu...” → eri.
• “... anche la libertà è arrivata.” → arrivò.
• “... una giovane donna criminale che non conosce l'amore.” → conosceva.
• “... una figura paterna che ti aveva accolta in casa...” → accogliesse.
• “Ti sei trovata a desiderare molte volte [che] durasse per sempre...” → eri, manca.
• “Capì immediatamente [che] ci fosse qualcosa che non andava.” → manca.
• “E, forse, è arrivato anche il tuo momento...” → era.
• “Un caso davvero complesso quello [che] ha scosso l'intera prefettura di Yamagata...” → manca.
• “Perché Shinichi sarebbe sempre stato una parte importante di te stessa. → non è necessario.
Ho trovato le parti in corsivo confusionarie dal punto di vista temporale: la storia è scritta sommariamente al passato, eppure nella parte in seconda persona inserisci ripetutamente anche il presente. Lo posso capire nei casi di frasi retoriche, tipo quando dici: “Non c'è via di scampo, non c'è alternativa. Ognuno nasce nel proprio status, senza alcuna via di fuga, imparando ad accettare ciò che arriva senza vedere altro”, tuttavia per il resto i verbi vanno al passato, perché è quello il tempo verbale che emerge sul finale della storia: “... ora ne eri certa.” Altrimenti, se era tua intenzione collocare la storia su due momenti temporali differenti, avresti dovuto renderlo più palese nella parte introspettiva in seconda persona, ma invece proprio perché alterni il passato al presente mi è stato difficile capire quale fosse tua intenzione usare. Il mio suggerimento è di tenere bene a mente il tempo in cui è ambientata la storia, per evitare questi mescolamenti di passato e presente.
Comunque, al di là di quegli errori il testo è pulito. Non ci sono state sviste ortografiche o frasi incasinate. Anzi, hai saputo costruire molto bene anche le frasi più lunghe e complesse.
Titolo e trama: 15/15
Il titolo esprime brevemente il rapporto che lega Shiho e Conan, visto da parte della ragazza. Infatti è lei a sentirsi rinata in sua presenza, a desiderare un futuro al suo fianco ma allo stesso tempo a temere che tale possibilità sia irraggiungibile. Nonostante si allontani da lui volontariamente, il legame non svanisce, ma persiste dentro di lei seppur cerchi di non pensarci.
Molto bello l'aver inserito due tipi di narrazioni diverse: una più introspettiva in seconda persona e una in terza più oggettiva. Si entra subito nella testa di Shiho, comprendendo le sue emozioni e il suo passato travagliato, ed emerge tutto il dolore che prova per un insieme di eventi. È un inizio cupo, atto a voler quasi togliere ogni speranza per un lieto fine. Eppure, proprio compiendo l'atto più disperato, la vita di Shiho riesce a risollevarsi. Mi piace il messaggio che traspare, che anche nelle avversità, se si ha il coraggio di andare oltre, si può tornare ad essere felici. Ti sei limitata a raccontare il passato, ma hai mostrato le scene più importanti: da quel bacio alla fuga, dalla nuova vita alla riunione. Tutti i passaggi cruciali sono stati messi in luce permettendo di accumulare emozioni su emozioni, e alla fine il lettore non può che sentirsi contento di fronte a quell'abbraccio, alla fine delle sofferenze di entrambi, soprattutto di Shiho.
Gradimento personale: 10/10
Sarò sincera, per come era iniziata, questa storia mi aveva creato più confusione che altro, impedendo di farmi coinvolgere sin dalle prime righe. Più andavo avanti, però, più venivo rapita ed entravo in empatia con Shiho. Hai uno stile molto bello, asciutto ma completo. Non voglio essere ripetitiva e ribadire i pregi che già ti ho elencato, ma ho adorato l'evoluzione che ha caratterizzato Shiho e la sua reazione al rivedere Shinichi. Si è dimostrata una giovane donna matura, capace di amare ancora, e scoprire quel colpo di scena sul finale mi ha sciolto, semplicemente. Davvero una storia amara, ma soprattutto dolce.
Uso del pacchetto: 5/5
La tua storia mi ha molto sorpresa perché è riuscita a reggere il significato della citazione senza il bisogno di inserirla all'interno. Lì in apertura, a suggerire il contenuto della trama, a mo’ di sottotitolo. La storia esprime appieno il senso della citazione senza essere eccessivamente angst o triste. C'è il giusto dosaggio di dolore, malinconia, ma anche di voglia di andare avanti, di tornare a vivere e gioia. La protagonista infatti matura da quel dispiacere, lo affronta e scappa, se lo porta con sé, ma alla fine impara a sopportarlo, non permettendo che la sofferenza la segni per sempre. Mi è piaciuto che le fratture del cuore non si siano richiuse per forza, ma siano comunque guarite lasciando delle cicatrici. È un dettaglio che ha reso la storia più vera.
Totale: 38,25/40 |