Recensioni per
Scacchi
di Le due zie

Questa storia ha ottenuto 55 recensioni.
Positive : 55
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/09/18, ore 13:04
Cap. 4:

Questa recensione non mi varra’neanche un punto, ma ho una sola parola da dire: chapeau !

Recensore Master
12/09/18, ore 12:25
Cap. 4:

Davvero molto ben scritta e intrigante questa storia, in cui sembrava di vedere le scene nel contesto dell'epoca. André alla fine è riuscito a dare scacco ad una Oscar che è stata ben felice di arrendersi a lui: molto azzeccato il paragone con gli scacchi.

Recensore Master
12/09/18, ore 09:56
Cap. 4:

Da dove cominciare? Dal meno importante, naturalmente. Forse.
Insomma, da quel Conte di Fersen che generalmente stride nei tempi e a tratti con le parole (non gli ho mai perdonato quel “mi chiedo perché Dio vi abbia fatto nascere donna”), ma a cui voi avete donato sagacia e opportunità di redimersi dal suo molesto tempismo.

Oscar. Cui André ha fatto pagare la sua pena del secondo capitolo, la sua rabbia del terzo. Una Oscar che arriva a pregarlo di riceverla, di parlarle, di darle l’opportunità di chiudere la partita.

André. Protagonista indiscusso del capitolo. La sua collera, la sua frustrazione, la sua cupezza, un po’ al di fuori del carattere originale, ma troppo calzanti per non inserirli.

Oscar e André. Dite di non saper giocare a scacchi, ziette, ma alla mia totale ignoranza di questo gioco le vostre descrizioni della partita sono apparse alta strategia di gioco.

Verrò a prendere il tè in pausa caffè, intorno alle undici. Voglio il servizio di porcellana migliore.

Ilaria
(Recensione modificata il 12/09/2018 - 10:10 am)

Recensore Master
12/09/18, ore 09:49
Cap. 4:

Che bella partita. A volte per vincere bisogna perdere. Un altro bellissimo viaggio sensoriale. Complimenti, siete magistrali singolarmente e anche in coppia, perfettamente affiatate. A presto 💓 ziette e ... bravissime 😍

Recensore Junior
12/09/18, ore 08:12
Cap. 4:

Il modo migliore per iniziare la giornata, grazie zie. Una conclusione davvero degna dei nostri amati beniamini. E se ci sarà un seguito, io sono qui pronta a gustarmela. Per adesso buona giornata e buon tea. Monica
(Recensione modificata il 12/09/2018 - 08:15 am)

Recensore Master
11/09/18, ore 22:55

Stavolta sono in ritardo pauroso... chiedo venia, ma ultimamente non riesco a dedicarmi a questo piacevole hobby come vorrei, anche se non manco di leggere ciò che seguo😉.Tornando a Nero Ossidiana (che immagino sia un omaggio al manga e agli occhi di André!), abbiamo qui un rovesciamento totale di prospettiva (sarà per questo che non c'è l'atteso bianco nel titolo, per il giochino dell'alternanza?): è Oscar a parlare e - sorpresa - per una buona volta si fa qualche domanda e si dà le risposte che avremmo voluto da parte sua. Ecco quindi che la presenza di Fersen diventa quasi inopportuna, ecco lei che segue le mosse di André in un misto di ansia e di turbamento, fino a quell'alfiere caduto che sancisce la resa di André nei confronti di Fersen, ma anche la resa di Oscar a un sentimento che forse ancora non sa definire, ma che la rende molto più empatica (e attratta!) verso André. La complicità di quelle serate davanti al fuoco, dunque, non è passata invano neanche per lei... auspico che si decida a fare il primo passo verso il nostro, congedando lo Svedesone!
Un bacio,ragazze, a presto!
PS non mi voglio ripetere, ma come vi siete calate perfettamente in André, qui avete dato vita a una Oscar complessa e sfaccettata... bellissima introspezione, quindi, e soprattutto bravissime nel fondervi così bene da rendervi indistinguibili. Qui a tratti mi è sembrato di vedere.più la ''mano'' di Monica, ma mica ne sono così sicura!!😂. Un bacio di nuovo. .. e buona notte!
(Recensione modificata il 11/09/2018 - 11:01 pm)

Recensore Veterano
10/09/18, ore 16:17
Cap. 2:

Oggi è nero, tutto quello che dico oggi è nero
Mi guardo le mani, mi tocco i capelli, oggi è nero.
Oggi è nero, ogni mio pensiero oggi è nero
vorrei sparire, poter morire per davvero.
(Mina).
E brave zie!
Un capitolo che vede protagonista un André decisamente meno accomodante del solito che non si risparmia frecciatine sarcastiche all'indirizzo del Conte rovina piani e che, nell'insieme, appare più deciso, più ribelle, più arrabbiato anche.
Mi piace.
Poi ho trovato decisamente azzeccato lo sfogo "fisico" a tagliare la legna. Da qualche parte doveva pur liberarsi il nostro protagonista e la scure l'ho trovata un'arma appropriata.
Sul finale spunta anche una certa punta di cattiveria? di vendetta? ….mah, vedremo.
In ogni caso, proprio come in una partita a scacchi, il nostro giocatore pensa alle contromosse adatte per sconfiggere l'avversario.
Buon proseguimento!

Recensore Master
08/09/18, ore 21:48

Non conosco le regole degli scacchi, in ogni caso il finale l'avete detto voi: Andrè abbandona il gioco, stipula la sua personale resa.
E non poteva esserci epilogo più calzante, in effetti, dopo il precedente nerissimo preludio, con un Andrè più che abbattuto, furente, ma senza dubbio ancora convinto di far la mossa giusta lasciando libero chi ama, quindi Oscar....senza sapere invece che l'altra faccia della medaglia ha ingaggiato una vera e propria corsa contro il tempo, contro sè stessa, contro l'ipotetico amore di una vita, per poter passare un attimo del suo tempo con lui.
Avete saputo rendere benissimo quest'urgenza di Oscar. Le aspettative deluse di fronte a Fersen, in qualche modo involontario trait d'union ulteriore tra lei ed Andrè. Complice a distanza di quest'ultimo, dal momento che proprio durante ed a causa della sua assenza, Andrè è riuscito ad insinuare una breccia pericolosa ed appassionatissima nel cuore dell'amata, ponendo le basi di trasformazione da amicizia fraterna ad amore impareggiabile.
E quest'ansia, quest'insofferenza brulicante che la deconcentra continuamente e la pone quasi in un bisogno immediato di chiarirsi con l'autentico oggetto dei suoi interessi e desideri, ahimè, ignaro di tutto e profondamente amareggiato da tutto. Tanto da sentirsi addosso quello sguardo profondissimo, così buio da cambiare persino colore nel momento della rabbia inespressa, taciuta e domata.
Quale sfumatura di nero o di bianco sceglierete ora per far parlare i Nostri e definire la loro situazione? A voi l'ardua ( ed attesa) sentenza...
Ps. a parte la vostra legittimissima spiegazione, io all'alfiere nero deposto ai piedi della regina bianca ci avrei visto pure una metafora di Andrè riguardo il rapporto tra Fersen e M. Antonietta , del tipo "Oscar, guarda bene, lui ama così tanto sua Maestà da non potersi arrendere che a lei"....ma la scacchiera è giustamente la loro, rappresenta un mondo a parte, una forma di muto dialogo in cui nessun altro può penetrare...
Bravissime zie!
Tamara Alessandra.

Recensore Master
07/09/18, ore 17:24

Ciao!
Complimenti! Molto bello, introspettivo. Curioso.....
Una partita a scacchi, ma con se stessi.
A presto.

Recensore Master
06/09/18, ore 08:34

Ah, per quanto mi dispiaccia per Oscar, sono sempre molto felice di annusare l’odore della sua inquietudine, di osservare i suoi dubbi appressarsi alla sua coscienza. Di sentire lo scalpitio della sua anima, il treppiare delle sue emozioni, il tremare del suo cuore di fronte alla freddezza, al controllo, al fuoco di André. Questo capitolo è sudore che emerge dall’inconscio e, come l’aria calda che sale nell’atmosfera, si condensa in dubbi, tormenti, domande, pensieri, distrazioni. Ora attendo solo il temporale.

Ilaria

Recensore Master
05/09/18, ore 18:39

Ziette carissime,
Adoro l' ossidiana, in tutte le sue colorazioni, ma specialmente in quella di tonalità più scura, e adoro
questo ultimo vostro capitolo, sulle cui righe, finalmente, è possibile avere una visione nitida di ciò
che sta accadendo presso Palazzo Jarjayes. Sull' onda di tanta adorazione ho inserito questo vostro
racconto tra i miei preferiti. Ma non mi è capitato soltanto questo... Mi è accaduto anche di perdermi
in un ragionamento tutto mio... Pensavo... Come l' ossidiana non è pietra, bensì materia terrestre pla-
smata dall' immane energia insita nel cuore del nostro pianeta, che, una volta disgregata, fusa, erut-
tata e raffreddata, si è trasformata in vetro pietrificato, materiale prezioso fin dall' antichità più remo-
ta, così l' amore e la vita non potrebbero essere il benedetto frutto finale dell' immensa sofferenza che
sta dilaniando il cuore di ognuno di questi tre poveri giovani? Insomma... La trama della nostra tanto
amata storia è quella che è, si sa, ma, almeno per questa volta, non si potrebbe rivederla giusto un
pochino?! Probabilmente no e mi dispiace. Questa è un' avventura senza speranza. Bellissimi questi
Fersen e Oscar! Commoventi l' accenno agli abiti del conte e la descrizione delle ferite apportate dal
tempo e dalla sofferenza al suo corpo e al suo aspetto. Indimenticabile quanto realmente provato da
Oscar durante questa "disgraziata" cena. Del tutto inaspettato e incantevole il finale. La vostra colla-
borazione si conferma ancora una volta vincente. Brave!!!
Con affetto L. MMXV

Recensore Veterano
05/09/18, ore 15:57

Immaginavo che André sarebbe andato dagli scacchi... per mandare un messaggio ad Oscar..., ma è un messaggio duro quello che le ha mandato, uno che lei trova difficile da accettare perché finalmente ha capito molte che ha perso troppo tempo davanti a un sogno che non l'avrebbe resa felice... mentre la realtà che stava vivendo era quello di cui aveva bisogno, quella vita condivisa con André.

Bellissime le descrizioni del conte, delle emozioni di Oscar, dei movimenti e delle parole di André perché rendono molto bene l'atmosfera che state creando...

Adesso toccherà al bianco...

Recensore Veterano
05/09/18, ore 15:17

Ah, sublime! Manca poco alla resa di Oscar. Non ho mai giocato a scacchi (grave errore, credo. Mi state facendo venir voglia di imparare😂), ma è chiaro, anche perché lo avete detto, che André si è tirato fuori dal gioco, il suo alfiere è ai piedi della regina. Ora, che succede? Nuova partita? La regina cosa farà, dopo aver preso consapevolezza di avere l'alfiere ai suoi piedi? Bravissime zie😉

Recensore Junior
05/09/18, ore 14:18

Grandioso questo capitolo ! Scritto meravigliosamente bene.

Oscar, dopo un primo momento di euforia nel rivedere il conte di Fersen, si rende conto che non prova quei sentimenti e quelle emozioni che anche lei stessa si sarebbe aspettata. Addirittura gli è indifferente e in certi momenti i suoi racconti le vengono a noia.
Il suo pensiero invece pian piano va alla voce calda di André ed a quel contatto lieve che c'é stato in quel pomeriggio particolare. Quello si che le aveva fatto provare forti emozioni, per lei ancora indefinite.
Durante la cena Oscar osserva attentamente André, ne coglie ogni profumo, ogni movenza e va aldilà dell'apparenza scorgendo in lui la rabbia repressa per ciò che vede: la sua mano coperta da quella di Fersen.
Quel dolore le arriva fino al cuore e in maniera così forte da impedirle di mangiare.
La presenza di Fersen è stata davvero un'elemento di disturbo notevole nella loro relazione che stava evolvendo in qualcosa di speciale.
E Fersen non è un elemento qualsiasi per André: si tratta del nobile conte di cui Oscar, anch'essa nobile, è innamorata da tempo. Questo non è un'aspetto da trascurare perchè è proprio per questo che Andrè, anche se con rabbia, dolore e delusione, decide  di arrendersi  e farsi da parte (solo per questa sera spero io !).
Infatti declina l'invito di Fersen a fare una partita a scacchi dicendo "non me la sento di rischiare, sapendovi mio avversario"  "Ho già ... perduto ... anche troppo, oggi".
Si fa da parte André, ma lo fa in un modo che colpisce Oscar dritta al cuore cedendole la loro partita di scacchi ancora in corso.
....Ma ora la regina bianca è in scacco...Cosa succederà?

Noi aspettiamo il prossimo capitolo !

Ciao. Eledhwen71

Recensore Master
05/09/18, ore 14:09

Vi adoro zie, ma lo sapete già, questo capitolo, molto bello e introspettivo mi ha messo una tristezza addosso. Vero che Oscar si è resa conto Dell amore di Andre? Vero che farà qualche cosa per riavvicinare e allontanerà quel tronco di pino svedese e lo lascerà alla regina? 🤗Vi aspetto alla prossima.