Recensioni per
L'ultima volta
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/03/20, ore 19:20

Straordinario.
Ti sei calato alla perfezione nei panni di una donna, e non credo sia qualcosa alla portata di tutti.
Ho percepito i suoi pensieri e il suo sentire. Il rimorso, l'amore, il dolore, la preoccupazione per il futuro, l'indecisione se avere o meno un altro bambino.
Bravissimo, veramente.

Recensore Master
04/01/20, ore 15:28

Sono giunta finalmente a leggere questo racconto che mi avevi suggerito nell'ultimo capitolo, e direi che sono triste e frustata è dire il minimo. In questo sito siete tutti drammatici... e mi fate arrabbiare! xD.
Comunque, è un testo scritto molto bene, hai reso benissimo tutta la parte dei rimpianti, dei sensi di colpa, non riesco ad immaginare niente di peggio di tradire una persona pensando che questa stia facendo lo stesso, per poi scoprire che in realtà ci sono la malattia e la morte di mezzo, due cose che, nell'inevitabile, nessuno può sconfiggere.
Davvero, io vorrei capire a che punto hai deciso di essere così crudele con i tuoi personaggi.
Rinnovo l'invito a scrivere un sequel sulla riappropriazione della vita da parte della protagonista, perché vivere il resto dei suoi giorni depressa e sola è davvero un destino terribile.
Comunque, complimenti ancora <3
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
07/10/19, ore 20:02

RECENSIONE PREMIO per il contest "Music is my best disaster"

Ciao Ale, finalmente eccomi a lasciarti il primo dei tuoi premi!
Non hai idea di quanto tempo questa storia è stata nelle liste delle mie letture da fare, ma non avevo mai trovato il tempo e l'occasione per passare. Non avevo partecipato il contest, ma mi aveva sorpreso che invece tu ci avessi provato ed ero veramente curiosa di sapere cosa ne sarebbe venuto fuori ^^
Questa è una delle mie tue storie preferite. Davvero, l'ho adorata, mi ha coinvolto ed emozionato tantissimo: ho sentito chiare e forti le emozioni di questa donna e quest'uomo.
Ho un bel po' di cose da dirti!
La prima - cosa che forse non ti avevo mai detto - è che adoro il fatto che inserisci sempre qualche citazione all'inizio della tua storia. Riesci sempre a trovare quella frase in grado di racchiudere il senso della storia e darle un sapore più poetico, come in questo caso: da questo si denota l'enorme cura che riservi alle tue creazioni. Davvero, è una cosa fantastica e che ho sempre adorato!
Poi… mentre leggevo questa storia, ascoltavo musica casuale dalla mia playlist ed è uscita una canzone che mi ha particolarmente colpito per la sua attinenza con la storia. So che può sembrare una cosa stupida e che probabilmente non è il tuo genere, ma veramente, sembrava il suo perfetto sottofondo. Te la voglio linkare perché la cosa mi ha impressionato:
https://www.youtube.com/watch?v=yz_j7nVCJJ0
Non so quanto ti possa piacere, ma prova a darle un ascolto ;)
I sensi di colpa di lei, la sensazione di sentirsi sporca, la sua debolezza e la sua paura di affrontare la realtà da sola, senza suo marito. Mi sembra una donna dall'animo molto vulnerabile, che sfoga la sua angoscia nel modo sbagliato e che ha paura di affrontare la realtà. Lo evinco dal fatto che, al posto di parlare col marito e tentare di capire perché lui la trascurasse, abbia attuato questa stupida vendetta con un amante. E ora, giustamente, non riesce a dire la verità al marito e non sarebbe nemmeno giusto, lui merita di andarsene in pace.
Mi ha spezzato il cuore soprattutto vedere la sofferenza di lui, vederlo così sciupato eppure così devoto alla sua donna, in cerca di sensazioni che lo facciano stare meglio ma anche disposto ad accontentare lei, trattarla con rispetto, non farle pesare la sua malattia.
Hai creato immagini forti e strazianti, davvero, ho amato moltissimo come hai costruito e raccontato questa storia, mi sono emozionata molto nel leggerla! Trovo che sia uno dei tuoi migliori lavori - anche se forse la mia preferita in assoluto rimane quella dei System, ma vabbè, io sono di parte per via del fandom XD
Sai una cosa? Questa shot finirà tra le mie preferite, sono felicissima di averla scelta *-*
Ti faccio un mare di complimenti e spero di passare presto a leggere qualcos'altro, per lasciarti anche le altre due recensioni!!!

Recensore Veterano
29/07/19, ore 00:38

Volevo lasciare una recensione per testimoniare il mio gradimento, però di fatto non so bene cosa scrivere. Ho sempre creduto che le pwp siano una sorta di 'banco di prova' perchè non e facile stare in pieno raiting rosso senza scadere nel volgare. mi piace di te la crudezza e la delicatezza del momento. la capacità di coglierela realtà nuda e cruda, senza cercare di ammorbidire quella che è la vera natura umana. Che è spesso voluttuosa e irrazionale. Mi piace la sensibilità con cui affronti la crudezza del mondo. e la delicatezza con cui acegli le parole da utilizzare, perchè come ti ho gia detto, è cosi facile scadere nel rozzo e nel volgare, che forse soltantl tramite una pwp si può capire effettivamente che tipo di scrittore ha di fronte...

Recensore Master
04/06/19, ore 12:59

Ciao Alessandro davvero commovente questa storia. L'ultima volta per un uomo che sta per morire stroncato dalla malattia e per una donna distrutta dal tradimento e dalla malattia del marito,vittima di sensi di colpa, pensieri tormentati. Molto delicato l'approccio con cui hai affrontato l'amplesso sessuale, con delle realistiche e ben fatte descrizioni di un uomo ormai prossimo a morire. Molto bella la frase finale che fa riflettere sulla nostra condizione esistenziale. Un saluto :)
(Recensione modificata il 04/06/2019 - 01:02 pm)
(Recensione modificata il 04/06/2019 - 01:03 pm)

Recensore Master
30/11/18, ore 14:22

Ciao, eccomi qui per la prima recensione premio che ti spetta. Sono la giudice sostitutiva del contest il mio personale modus operandi.
Che dire? Ho letto tate pwp ma questa è particolare: prima di tutto dietro c'è una trama e non è solo una storia di sesso, e poi è anche triste, molto triste. Mi sono anche commossa ad un certo punto della storia. Dico davvero. è la prima pwp che mi colpisce. Devo dire che hai fatto davvero un bel lavoro.
A presto.

Recensore Master
30/09/18, ore 18:49

Ciao!
una storia bellissima, commovente, che ti entra dentro. "L’ultima volta" del titolo si riferisce all’ultima occasione che ha questa coppia per condividere un momento d’intimità. E i sentimenti che fungono da filo conduttore e da sottofondo sono quelli della malinconia, del rimpianto, del senso di colpa che punisce e non lascia scampo. Nell’oscurità di una notte senza luce - la luce è lasciata spenta volutamente, e questo è già un simbolo forte, che indica la fiammella di una vita che progressivamente si spegne - con il sottofondo soffice del canto dei grilli, ha luogo il convegno tra una donna che si definisce spregiudicata ma di fatto è turbata dai sensi di colpa e il compagno della sua vita. L’uomo che ha amato, scelto, tradito, per poi accorgersi di aver preso un abbaglio, di aver commesso una crudeltà inutile che ora la sommerge, le si ritorce contro. Così, mentre le mani dell’uomo percorrono il suo corpo, lei ripercorre le vicende del loro amore: scopriamo che c’è stato un tradimento, e che questo tradimento ha avuto luogo proprio quando il marito, in maniera riservata e senza voler essere di peso, viveva il suo momento di maggior sofferenza. "Puro sesso, vuoto e senza amore": la cosa più triste che ci sia, quella che in assoluto non solo ti lascia il vuoto dentro, ma si porta via la parte migliore di te, lasciando solo la vergogna e la disistima. Ed è questo, esattamente, che prova la donna ripensando a quel tradimento, a quella crudeltà inutile, a quella vendetta a vuoto perché non c’era nulla di cui vendicarsi - perché la vendetta è sempre uno spreco inutile di energie, che non risolve né lascia mai soddisfatti, ma in realtà peggiora le cose.
L’ultima volta di questa coppia si consuma nell’oscurità: perché non si vedano i segni della disfatta sul volto di lui, e quelli della vergogna sul volto di lei. Entrambi i nostri protagonisti, in realtà, sono malati: ciascuno a suo modo, chi nel corpo, entrambi nell’anima. Probabilmente, anche il marito pensa che quell’incontro è veramente l’ultimo.
eppure, ci sarà un seguito: c’è un figlio da accudire, una vita da crescere. molto probabilmente, presto saranno due. E la donna in fondo sa che riuscirà a farcela, ad allevarli da sola, a continuare la vita. Così la notte infine raggiunge il suo termine, la vita riprende quel ritmo che durante le ore buie si dilata e diventa spazio di pensiero, di riflessione, di incontro ma spesso anche di paura.
Hai saputo dosare molto bene, in questo testo, l'ingrediente della speranza: in fondo c’è, si avverte, è la via di uscita dal tunnel, la debole luce che s’intravvede all’orizzonte. Ma la malinconia resta, resta com'è naturale e logico la sofferenza, e la vita di questa coppia si incammina verso il suo difficile epilogo.
Una storia davvero originale e splendidamente scritta, carica di una malinconia che ti prende alla gola. Davvero complimenti. Solitamente una pwp è esattamente, per usare le tue stesse parole "puro sesso, vuoto e senza amore": ma in questa storia c’è invece un significato, c’è la storia di una vita, ci sono gli errori che non si dovrebbero mai fare, le tragedie che no si dovrebbero mai affrontare.
Complimenti vivissimi, anche per il tuo stile che è sempre più consapevole e maturo.
Ti lascio con due dediche musicali:
"Mad world" di Gary Jules
https://www.youtube.com/watch?v=4N3N1MlvVc4
e "Perfect day" di Lou Reed
https://www.youtube.com/watch?v=QYEC4TZsy-Y
A presto!

Recensore Master
31/08/18, ore 17:15

Ciao Ale, sono riuscita a passare qui da te ^^
Oh mamma, ma.... sai, non sono abituata a leggere tue storie di questo tipo, però devo ammettere che l'esperimento ti è riuscito in maniera eccellente!
Bravo, sei riuscito a descrivere le scene intime tra i due con estrema delicatezza e hai saputo anche inserire momenti più passionali, senza mai esagerare, ma facendomi comunque comprendere le sensazioni dei due amanti, ma specialmente quelle di lei.
Questa donna è un po' strana: dice di amare il marito, ma l'ha tradito all'infinito con chissà quanti uomini... e ora si rende conto che il marito sta per morire e che lei gli ha mancato di rispetto molteplici volte.
Sai, la cosa che mi è piaciuta di più è stata che questa non è stata solo una PWP, ma lo è stata con aggiunta di una storia tutto attorno! Ed è questo un punto di forza a tuo favore, perché come sempre sei stato in grado di creare qualcosa che, pur uscendo dai tuoi soliti canoni, è comunque tuo; se io leggessi questa storia senza sapere che l'hai scritta tu, potrei riconoscere il tuo stile, il tuo modo unico di dire le cose e il tuo essere sempre introspettivo e profondo.
Complimentoni, sono stata davvero felice di aver letto questo racconto :)
Buona fortuna per il contest e a presto ♥

Nuovo recensore
28/08/18, ore 23:25

Il rapporto rivela la vera natura della coppia, toccante nella sua imperfezione. È una storia che fa riflettere, anche perché ci si immedesima nella protagonista. In effetti, si potrebbe dire che l'abbia scritta lei, anche per alcuni dettagli come il voler dare tutto ma non la bocca al bel ragazzo, perché vorrebbe dire trattarlo da fidanzato, e la preoccupazione per il futuro suo ma soprattutto del bambino. E poi la scena di sesso, tutta la situazione, al buio, è realistica, sempre anche per dettagli come il dover fare piano per non svegliare il bambino che dorme. Il titolo ti ritorna in mente alla fine, e allora il suo significato ti colpisce dritto come uno schiaffo. Insomma, un lavoro ben pensato e ben steso dall'inizio alla fine. Buona continuazione, e buona fortuna per il contest :)
(Recensione modificata il 28/08/2018 - 11:29 pm)

Recensore Veterano
28/08/18, ore 18:04

Domanda: c'è qualcosa in cui non riesci a eccellere? Sei un sensibile poeta e un eccezionale scrittore, a quanto pare a suo agio in qualunque genere, ora anche quello erotico. Da quando ti conosco, ti ho visto trattare temi sociali molto attuali (il bullismo e la precarietà in tutte le sue sfumature. che sia nella famiglia o sul posto di lavoro) attraverso giovani nei quali risulta facile immedesimarsi, anche se non sempre sono razionali e coerenti con gli altri e loro stessi (penso a Isabella) e non sempre spingono a schierarsi dalla loro parte; poi muovere i primi passi nel giallo, al quale hai aggiunto tinte psicologiche e un pizzico di horror, per non farsi mancare nulla, per rivelarti, a mio parere, un navigato in più generi; adesso, come ciliegina sulla torta, li hai mossi nel genere erotico, un genere che non pensavo di appartenesse, non in questa misura, e di nuovo mi sei sembrato tutto tranne che un novellino. Per non dimenticare i racconti storici che hai pubblicato, di cui ho letto poco ma abbastanza per rimanere di questa opinione. Complimenti, non c'è molto di più che possa dirti. E per rispondere alla domanda: no, pare di no. Manca il grottesco, sebbene alcune situazioni in 'Il principe azzurro arrivò a mezzanotte' possano rientrare in questo genere (penso a Irene e al suo modo di fare).
Hai un vocabolario veramente ricco e sai come adattarlo e trasformarlo di racconto in racconto: riesci a far divertire, a far commuovere o a riflettere e a rendere sempre molto chiaramente, per non dire far sentire a pelle, le emozioni e i dubbi dei personaggi.
Non sbagli un colpo e non sembri rischiare di andare fuori tema. Anche qui non ti sei smentito: sei delicato nel descrivere il rapporto sessuale tra i coniugi, ma al tempo stesso sai abbassare il registro quando racconti dell'adulterio di lei con il "giocattolo sessuale". Sei andato molto nei dettagli - e parecchio, va! -, ma nel primo caso hai fatto dell'atto un momento allo stesso tempo romantico e triste (il contesto ha fatto il suo), senza mai risultare volgare anche laddove qualcuno potrebbe pensarlo, mentre nel secondo la serie di atti li hai restituiti al lettore come qualcosa di puro istinto e passione, ma soprattutto un peccato - potrei considerare la malattia terminale dell'uomo come una punizione divina nei confronti della donna, che prima si è lascia prendere dal dubbio e poi dalla vendetta, mascherati da ritardi al lavoro di lui e da un attraente giovane, e un voler risparmiare a quell'uomo di virtù un dolore, il tradimento, forse ben peggiore di quello fisico dovuto al cancro? -, una vera e propria vergogna, una lettera scarlatta cucita addosso alla donna che non ha modo di strapparsi di dosso e con la quale può solo imparare a convivere.
Sono personaggi che rimangono e dei quali hai fatto un ritratto molto chiaro, pur non scendendo troppo nei dettagli. Non sono più giovincelli tutto fuoco e passione, eppure il loro riuscire ancora a darsi a vicenda con la stessa voglia di un tempo è qualcosa di davvero romantico. Non vogliono vedersi, perché fare i conti con la realtà, il tempo che passa e la malattia non è mai piacevole, ma non ne hanno nemmeno bisogno, perché si conoscono bene. E in un certo senso, ho sempre avuto la sensazione che lei avrebbe detto tutto al marito, ma ciò non è successo e mi fa piacere: da un lato, perché è troppo comodo confessare e subito dopo giustificarsi, dall'altro lato perché, secondo me, lei sa che lui sa e l'ha perdonata. Si conosco e quando si sta con qualcuno che ci conosce, non si riesce mai davvero a nascondere qualcosa: se non ci si tradisce con le parole, lo si può fare con un gesto o uno sguardo che a tutti gli altri occhi sarebbe impercettibile e a quelli di chi si ama e si viene amati la cosa più chiara che esista. Anzi, ne sono sicuro. Se non avesse sempre amato suo marito, nonostante l'adulterio, non avrebbe motivo per sentirsi in colpa, no? E non avrebbe risparmiato la sua bocca al giovincello, ma si sarebbe fatta violare ovunque come una persona fredda e spregiudicata farebbe senza nemmeno pensarci su un attimo. Così la vedo io.
In conclusione, ancora una volta sei stato eccellente alle prese con un genere - quello erotico - che non credevo essere nelle tue corde e una storia davvero molto triste quanto realistica. E ribadisco che non puoi rimanere confinato qui a ricevere tante visite ma poche recensioni, ma che devi fare della scrittura una professione! Ci sto pensando io... e non ho il tuo talento e nemmeno la tua originalità... quindi perché non dovresti tu? Buttati!
Intanto che ci pensi su, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti e ancora una volta... ottimo lavoro.

Recensore Master
28/08/18, ore 16:57

Ciao carissimo,
le Erinni non lasciano scampo. La tua protagonista riflette sulla sua vita, su quello che ha fatto e su quello che sta per perdere, e non c'è assoluazione per lei, non c'è modo di lavare la colpa che si sente addosso.
Prova con tutta se stessa a dimostrare amore a suo marito, ora che paradossalmente sta per perderlo, e ricorda quello che ha fatto con R, per una meschina forma di rivalsa, un sentirsi trascurata che l'aveva trasformata in una bambina capricciosa e vendicativa.
Quando poi ha scoperto la verità...
Hai reso molto bene lei che fa i conti con la sua vita, che spera in un ultimo "dono" di un figlio, da un marito ormai troppo malato e troppo debole, che lei ha trascurato.
Una storia molto profonda e molto amara, che fa pensare. Che spinge a riflettere su ciò che la vita ci offre e su come spesso noi sprechiamo e disprezziamo questi doni.
Bravissimo! Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
27/08/18, ore 11:32

Buongiorno carissimo!
Io non ho parole... Di solito, quando si legge una PWP, ci si aspetta una scena di sesso bollente e poco altro, mentre tu, pur essendo alla prima esperienza, hai saputo unire al sesso, descritto con attenzione e delicatezza, senza mai essere volgare o banale, la riflessione attenta e drammatica di una donna che, durante l'ultima notte d'amore che trascorrerà con il marito, torna col pensiero a tutto ciò che è stato di lei nel periodo in cui sono stati insieme.
Una storia bellissima e commovente, davvero.
E, mi piace pensare che questo marito sia, in base a ciò che dici delle sue origini, magari figlio di Anahid, la tua giovane protagonista armena. Non pare anche a te?
Complimenti ancora per avermi fatto emozionare, e in bocca al lupo per il contest!
Bacioni!

Recensore Master
25/08/18, ore 19:25

Ciao!

Hai raccontato benissimo la sensazione di impotenza e di malinconia che si prova quando si viene a conoscenza della pura verità, facendo emergere la crudeltà insita in ognuno.
Un testo che traspare amore e passione, un amore che si ricrede e che continua ad amare, nonostante il passato per cui si vorrebbe morire, nonostante il futuro che incontrerà la morte.

"i momenti belli dobbiamo saperli cogliere, e ogni istante donato all'infelicità è un istante perduto per sempre.": grande frase motivazionale.

Complimenti e auguri per il contest!