Ciao absenthium, ma che piacere è stato leggere questa one shot! Hai catturato con eleganza uno stato d'animo estremamente delicato facendo sorgere nel lettore il giusto livello di inquietudine mentre gli rendi impossibile staccare gli occhi dal testo grazie alla bellezza delle tue parole.

"In fondo, pensi, non siete troppo diversi. Stai giocando con la morte, come lui.
La vera differenza sta nella ragione.
Per lui, è qualcosa di troppo lontano, sconosciuto, per ragionarvi consapevolmente.
Tu vi sei così vicino da non darle peso.
“A cosa lavori?”
“è per te”

Vorresti dirgli tutto, rivelargli che gli stai concedendo l'onore di ucciderti, e non è qualcosa che avresti fatto con chiunque, ma preferisci tacere, reclinando ogni sua risposta con un cocciuto silenzio."

La tua intera storia coglie alla perfezione il personaggio di Louis, ma queste sono le parole che mi hanno maggiormente colpita. Anche perché leggendole mi è stato impossibile non pensare ad un'altra cosa: già nel manga si nota il parallelismo che c'è tra Louis e Vanitas (entrambi spavaldi e fintamente disinteressati al resto del mondo all'esterno, alla ricerca di qualcuno di cui fidarsi e profondamente preoccupati per coloro a cui tengono all'interno, entrambi consapevoli che la loro sarà una morte prematura e con la maledetta abitudine di non rispondere mai alle domande, entrambi col desiderio anche se Vanitas non l'ha ancora espresso apertamente di essere trovati/salvati, il loro rapporto con Noé), ma queste tue frasi hanno reso la cosa ancora più evidente ai mie occhi.

Detto questo ti saluto

Robin