Brian e il Babylon sono un tutt'uno.
Non può esistere un Babylon senza Brian e neppure un Brian senza Babylon.
Ora che il locale è distrutto, il Brian "peter pan" non può far altro che smettere di esistere e diventare un Brian nuovo, adulto.
Bella
(Recensione modificata il 18/11/2010 - 11:20 am)

Potrà non avere senso, come dici tu (anche se per me ce l'ha eccome), ma a me è piaciuta. Trovo che rispecchi alla perfezione i pensieri di Brian, glieli si leggevano negli occhi mentre osservava i locali vuoti e distrutti del suo mondo: il Babylon. Perché, secondo me, ci hai azzeccato: il Babylon è davvero la sua essenza, se non Brian stesso XD e naturalmente, come è riuscito a fare lui più di una volta, anche il Babylon è risorto dalle proprie ceneri ed è tornato, anche se con un po' di fatica, a splendere... È l'unica cosa che non cambia dall'inizio alla fine, durante queste 5 stagioni, e che diventa più che altro un punto fermo, un simbolo della personalità di Brian. O forse, semplicemente, vedo troppa tv. Comunque, mi fa piacere sapere che ci sono tante fan di Queer as FOlk ^^ ovviamente da te me l'aspettavo, dato che scrivi praticamente solo yaoi (seguo le tue fanfiction da più o meno 3 anni ^^), ma averne la conferma è lo stesso una sorpresa piacevole! Nel caso volessi rivedere qualcuno degli episodi, ho postato tutte e 5 le stagioni su youtube (un lavoraccio T_T), ma dato che per me è stato un inferno riuscire a vederle tutte, almeno ho facilitato il compito ad altri =) Ancora complimenti per la ficci!

Colpisce. Colpisce molto. O almeno a me personalmente mi ha colpita molto. Premettendo che adoro Peter Pan e la sua isola che non c'è, l'associazione che hai fatto nella tua storia è perfetta e rende al 100%.
L'ho letta con molto piacere... è un Brian diverso, è un Brian cresciuto in un certo senso, maturato.
Quel Brian che capisce che tutto ha una fine e che anche lui deve andare avanti.
Devo essere sincera.. mi ha lasciato un velo di tristezza, però ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Complimenti!

Ricordo bene quella puntata. Ricordo bene la rabbia, l'incredulità. Questa doppia drabble racchiude in sé l'amarezza di un'era che volge al termine. L'era del Babylon, l'era di Peter Pan. E' vero, dopo il Babylon è risorto, ma quell'esperienza ha fatto crescere Brian più di quanto possa immaginare.
Lapidaria l'ultima frase, colpisce in maniera incredibile. Ti faccio i miei complimenti. Hai usato come analogia una delle mie favole preferite, quindi l'ho apprezzata ancora di più,
baci,
Bella.

Particolare e totalmente disillusa da far male, ma allo stesso dannatamente realisitica e che riesce a colpire nella sua brevità... Ti faccio i miei complimenti, è decisamente intensa e ben riuscita.

Il Babylon E' Brian.Il Babylon E' Queer as folk.E' il fulcro attorno a cui giravano le vicende dei protagonisti,è il luogo che ha aperto e chiuso questo fantastico telefilm...e si,devo ammettere che dopo l'esplosione non me ne fregava più niente del nostro caro localino,visto che il "Ti amo" di Brian mi aveva lasciato con gli occhi a cuoricino...ma devo ammettere che deve essere stato un bel colpo per Bri. *_________* E tu l'hai reso fantastico! *___* Bravissima,davvero.Ecco,non vorrei augurarti altre notti insonni per gli esami...ma se uscissero altre perle come queste ultime due non mi dispiacerebbe. ;)

Pesante, non c'è che dire Koi. Però bella, veramente molto e mi spiace per Brian, ma è vero: Peter Pan deve crescere, non può essere per sempre un bambino, o rischia di non trovare più qualcuno che lo accudisca.