Cara Light, ^^
Io devo recensire subito questa storia. Me lo sono imposto per rallegrarmi questa giornata che si prospetta pesantissima. Inizi con la citazione di David Bowie: solo per questo dovrei inserirla almeno tra le ricordate. Che poi, diciamolo, mai canzone fu più azzeccata per Iron Man, l’Avengers senz’altro potere che quello del suo cervello, un po’Prometeo e un po’ Icaro, troppo umano e per questo eccezionale, capace di fare le battutone persino con il dio degli scherzi. <3
Adoro come dipingi Stark e quel suo tic degli occhiali da sole che lo rende assolutamente umano, adoro il modo grazie a cui, solo pensando a un banale cellulare, rievochi con un paio di frasi dieci anni di MCU (dovrei dire di altalenante MCU ma nelle tue righe sembra tutto più coerente di quanto non sia in realtà). Adoro il funerale e comprendo la tua scelta di strappargli via Pepper, centro di gravità permanente di Tony. E anche quel misto di soddisfazione e dispiacere per la morte di Barnes, perché è vero, non siamo tutti buoni e cari, o meglio non siamo solo questo e negare la dualità dell’animo umano è dimenticare centoventi anni di studi e analisi e riflessioni almeno.
La scena del cellulare a conchiglia e il riferimento a Loki – che io prendo sempre un po’ come omaggio personale, posso <3? – anche quelle sono pregne di significato e scritte magistralmente. Perché l’esitazione di Stark nel non chiedere a Friday è qualcosa che fa davvero male leggere, qualcosa di così vero e umano che colpisce il lettore come uno schiaffo in pieno viso e allora nemmeno io voglio sapere da Friday se Virginia Potts è morta, svanita. Eppure non lasci speranza al lettore: Pepper è davvero svanita, nel tuo mondo almeno, perché lei non è tipa da costringere gli altri a farle quarantatré chiamate prima di rispondere.
Il pezzo di May è straziante. Il fatto di averlo inserito come ricordo e aver usato il discorso indiretto lo ha reso davvero molto, molto intenso e, anche qui, vero. Capita che, di fronte alla morte di una persona cara, le lacrime si blocchino e non escano affatto. E il senso di colpa schiacciante per una morte di cui Tony si sente responsabile si legge in ogni riga. A peggiorare – si fa per dire, il capitolo è semplicemente magnifico – è il dettaglio dell’abito bianco di Pepper che quasi mi ha fatto scendere i lacrimoni. Anche lì, è assolutamente da Tony impicciarsi.
Nel finale, anziché canticchiare Space Oddity, ho virato su “Dio è morto” di italica memoria, dove, soprattutto nella strofa finale, emerge chiaramente finalmente la speranza che ritorna e il concetto di nuovo inizio. Lo stile è, in una parola sola, meraviglioso, adulto, perfetto. Non cambierei una virgola a questa shot che è una perla vera all’interno del fandom e che è meglio di quanto abbia visto nel MCU. Stark ti appartiene in ogni riga e lo vedo così come deve essere e il finale, in cui rievoca ciò che ha saputo fare veramente in condizioni disperate (McGuyver gli spiccia casa) è una nota di speranza, un grido verso il cielo, una sfida al Titano.
Bravissima Light, sono deliziata e senza parole <3 *_______*
Un caro saluto,
Shilyss/Cla’ |