Era da settimane ormai che non mi prendevo un po' di tempo per recensire qualcosa - o eventualmente scrivere, ma la testa parte e va per conto suo.
Così oggi mi sono imbattuta in questa Flashfic, con un titolo così promettente e semplice, finalmente un titolo semplice, che mi sono detta che era giunto il momento di mettere sul sito un mio parere, pur piccolo che sia.
Mi sono avvicinata molto al personaggio di Draco quest'anno, forse perché mi sono convinta a leggere più storie su di lui e ti devo dire che la tua versione mi è piaciuta tanto: ci da quel ritratto quasi mai visto di Draco, ci mostra la sua vera fragilità, dietro al paparino e alla ricchezza. Tu ci mostri che dietro quel cognome c'è solo un ragazzo impaurito, che ha bisogno di credere che sia un sogno, che lui non stia per fare nulla di male.
Ecco perché urla Draco, perché ha bisogno di credere che quella vita sia tutta una baggianata, che sia ridicola come dici tu, che sia inutile.
E alla fine, dopo aver gridato " Riddikulus " al nulla, me lo sono immaginato a sorridere tristemente, a ricadere piano - molto piano - in quella voragine che è la sua vita, a sentire il braccio bruciare, magari insieme agli occhi.
Sorride Draco nella mia mente, urlando parole al vento, parole che nessuno può sentire, ma che in un certo senso lo colmano e questa storia mi ha fatto venire voglia di abbracciarlo. Molto bella, scritta molto bene.
Complimenti,
Sia ❤ |