Recensioni per
The London shop of Horrors
di meiousetsuna
Capitolo, quest’ultimo, ahimè, letto tutto d’un fiato, assaporandone i momenti, tanti, in cui sia l’aspetto narrativo che quello puramente descrittivo, intrecciati al gioco dialogico, curatissimo, hanno raggiunto un perfetto equilibrio. |
Ciao, l'ho letta stamattina prestissimo e mi sono detta che sarei riuscita a lasciarti una recensione prima delle dieci, quindi eccomi qui. Mi fa piacere che tu abbia aggiornato, non preoccuparti per il ritardo per quel che mi riguarda non è affatto un problema. |
RECENSIONE PREMIO "KISS FLASH CONTEST": |
Già il titolo, che è suggestivo e ricco d’implicazioni senza connotarlo con riferimenti cinematografici, pure validi, m’incuriosisce e lo trovo coerente con quello che succede in questo capitolo. |
Hai messo in evidenza l'ambiguitá di Mycroft che, evidentemente, nasconde un segreto. E quanto mi piace la voce della "coscienza" di John che suggerisce attacchi subitanei, senza tanti fronzoli o indugi, come quel desiderio di saltare subito addosso a Sh o, qui appunto, la travolgente voglia di costringere repentinamente Mycroft al muro. |
Il capitolo si apre con un bel contrasto tra la normalità un po’ piatta ed incolore di Molly (“…preferiva i colori spenti e le maglie comode…”), supportata da un John che mi sta già molto simpatico, ed il mondo di Sh, il Safarà: è sufficiente che tu evochi dei particolari preziosi come il cristallo nero, i dragoni, gli ornamenti di ceralacca rossa, per creare, appunto, uno stridente accostamento tra il mondo “là fuori”, condensato nell’immagine un po’ sbiadita della Hooper, e ciò che anima il negozio misterioso, caratterizzato da un’atmosfera raffinata e dalle suggestioni orientali. |
In questo capitolo emerge la tridimensionalità con cui hai arricchito il personaggio di John, primi "ingredienti" in assoluto la sua empatia e la sua umanità così spiazzante, rispetto alle Serie la tua bravura è stata nel mantenerlo IC, in tutte le sue sfaccettature, nonostante l'AU in cui ci troviamo. Riferimenti alle Serie, la mitica ASIP, in particolare, ci restituiscono quel gusto intrigante di scoperta che l'incontro al Bart's é stato davvero fatidico per tutti e due. Solo che, dal ristorante di Angelo, si passa al misterioso negozio Safarà. |
Conosco solo di nome Dylan Dog, quindi mi manca il raffronto più approfondito con il mondo cui fai riferimento, però voglio tentare lo stesso di leggere e capire ciò che vuoi trasmetterci. Mi fido di te. |
Ciao, continuo imperterrita a farmi delle domande e soprattutto riguardo alla parte finale, che è quella dove vengono rivelate più cose. In pratica, se non ho capito male, se Sherlock si innamora e dona il suo amore alla persona che ama, perde la magia? O meglio, perde il vincolo che ha con lei, ciò che lo tiene legato? Se non ho capito male dovrebbe essere più o meno così. Naturalmente questo, secondo Sherlock, porterà a delle immediate conseguenze come il dolore dato dalla magia che si ribella. Spero di aver capito giusto. Sono un po' lenta in queste cose perché non sono troppo ferrata col fantasy. Anzi è l'esatto contrario. |
Ah nonono. Molly non può portarsi a casa James Morarty sotto forma di carpa! Povera... e poi, non la porterebbe nemmeno a casa Sua, ma da John! Che Sherlock voglia eliminare il suo mortale nemico facendolo affogare in acqua pur di non sentire più John che suona Il trillo del Diavolo? Sarebbe una fine crudele anche per il perfido James! Ovviamente sto scherzando. Nessuna fine è troppo crudele per il consulente criminale più famoso al mondo. |
Ciao, continuo a essere un po' confusa lo ammetto. Ma al contrario dei capitoli precedenti, ora ho la consapevolezza più forte che la colpa sia della mia ignoranza in materia. Sta diventando evidente che Sherlock ha un segreto che non può rivelare, che c'è un qualcosa che non può dire proprio come Mycroft, che non può svelare i dettagli del suo contratto perché vincolato con un patto di sangue. E che tutto questo c'entra con la parte più fantasy del racconto. Se conoscessi il manga da cui trai ispirazione sono certa che avrei capito molte più cose di quante in realtà non sto capendo al momento. Come il ruolo all'interno della storia di Soo Lyn Yao, per esempio, che non mi è ancora del tutto chiaro. Qualche capitolo fa hai detto che è l'assistente di Sherlock, ma sembra quasi che sia lei a controllarlo. O che comunque abbia potere su di lui in qualche modo. Ma nemmeno di questo sono sicura lo ammetto, per ora è semplicemente una mia impressione. |
Ciao, beh, dire che sono un po' confusa è limitativo. C'è qualcosa che mi sfugge in questa storia e che non riesco ad afferrare per bene. Sherlock sta nascondendo qualcosa, e ciò che ha raccontato non è che una minima parte di quello che fa, ma non riesco ancora bene a capire che cosa sia o perché sia necessario nascondersi in questa maniera. Naturalmente non poteva fidarsi di John fin dal primo incontro, ma adesso la situazione è leggermente cambiata. Soo Lin Yao (o donna rettile che sia) gli ha fatto bere quel tè drogato e Sherlock ha capito che il suo cuore è diverso da quello di Culverton Smith (e vorrei ben vedere!), quindi perché non raccontargli tutto? Perché dirgli una sorta di mezza verità? Come dicevo, ci sono molte cose che non capisco e che sono certa c'entrino con la mia ignoranza del manga dal quale ti sei ispirata. |
Ma che cattivo!!!!! Parlo di Sherlock, ovviamente. Non perchè abbia indirettamente eliminato Culverton Smith, che se lo è indubbiamente meritato, ma per avere baciato John e avergli cancellato la memoria. Cattivo Sherlock, davvero. |
Per cominciare, grazie per la dedica. 🤗 |
Ciao, finalmente sono riuscita a leggere anche questo secondo capitolo, non trovavo mai un momento adatto per mettermici. Cosa dirti? Già sono successe diverse cose che non mi aspettavo, primo fra tutti l'interesse palese di John nei confronti di Sherlock. Non credevo che sarebbe stato tanto sfacciato da provarci in questo modo, ma a trarmi in inganno è stato il fatto che tu hai ricalcato, in alcuni tratti, alcune scene di A study in pink, questo mi aveva portato a pensare già fin dal primo capitolo, che anche i personaggi sarebbero stati più o meno simili. E invece abbiamo un John che è evidentemente interessato a Sherlock, il quale l'ha colpito come sembra nessun altro sia mai riuscito a fare. Quello che nella serie è un interesse anche e soprattutto mentale, qui diventa soprattutto una questione fisica. Come dicevo, John è piuttosto sfacciato. Ci prova spudoratamente e non fa nulla per tentare di nascondere i propri pensieri, anche dopo che si è convinto che Sherlock legga nel pensiero. Questo tipo di interpretazione del personaggio forse calza più con Dylan Dog che con John Watson, ma io sono dell'idea che nelle AU sia tutto concesso. Questo è un altro John Watson e per Sherlock e Mycroft è la stessa identica cosa. Hanno storie differenti, si conoscono in modi diversi. L'OOC è pienamente giustificato a mio avviso, e anche sensato. Come dicevo, non si può pensare che si comportino alla stessa identica maniera. Soprattutto perché se da una parte c'è un John ex soldato in pensione che ora fa l'investigatore dell'occulto, dall'altra parte c'è uno Sherlock Holmes che ha delle differenze anche fisiche con quello canonico. Questa è una delle caratteristiche che mi piace ritrovare nelle tue storie, assieme ad altri piccoli dettagli come la scelta del tè (che in ogni tua fic non manca mai), la scelta di Soo Lin Yao come assistente (un tocco di classe davvero) e la collocazione storica. Per certi versi mi ricorda il tuo AU Masala Chai, c'è la stessa cura dei particolari e lo stesso spirito orientaleggiante. |